Franco Funky, un buon ballo-sballo!

SINTONIZZATI SU RADIO CASTELLARO

foto FFunkyANCONA – di Enrico Vianelli – Chi segue “Urlo” da un po’, sa che di solito non viene solitamente riservato spazio a cover o “tribute” band; salvo casi eccezionali, come per questo gruppo assolutamente atipico, che ha fatto del “coverare” una vera e propria arte.

Tutto, tranne che la solita cover band, i Franco Funky. Lo si evince da una serie di fattori. Per cominciare, il modo in cui vengono proposte le tracce del loro Cd: la simulazione di una fantomatica emittente, Radio Castellaro, il cui dj (la voce è di “Andy Salmoni”, alias Andrea Morandi, il batterista), presenta una dopo l’altra le 13 canzoni del cd; come in una vera rubrica radiofonica si sentono jingle, pubblicità deliranti, macchiettistici interventi telefonici e altri piccoli assurdi intermezzi. I pezzi, inoltre, scrupolosamente selezionati, sono stati quasi tutti completamente rivisti e riarrangiati, rispetto agli originali, secondo un criterio assolutamente personale, che unito ad un background tecnico molto raffinato, aumenta la godibilità dell’ensemble. Questo terzetto anconetano – composto oltre che da Morandi, da Vincenzo “Vinz di Tullio” Pertosa e Roberto “Robert de Tiro” Gazzani – per questo lavoro discografico si è avvalso, tra gli altri, della collaborazione di un gruppo di fiati, i “Quinto Brass”, dei “Vincisgrassi”, una band marchigiana demential-folk-rock, nonché di Ricky Tiger Big White e John Big George (“frontmen” del leggendario gruppo “vì-metal” anconetano Kurnalcool) per la cover “Acqua e limò”.

Lo stile della raccolta riprende a piene mani la tradizione disco-freak anni ’70 italiana e internazionale, con sostenute linee di basso e con la chitarra effettata in maniera particolare, abbandonandosi a contaminazioni funk-groove.

Apre “Radio Castellaro”, la titletrack, (dopo l’intro radiofonico), cover di “Mangio amore”, brano di una band celebre negli anni ’90, i Ridillo: realizzata in modo impeccabile e rifinita simpaticamente nei cori. Segue una versione riveduta e (s)corretta di “Bamboleo” dei Gipsy Kings, che nelle mani dei Franco Funky diventa “Bomboleira de medano”. Stupisce poi la cura nel reinterpretare “Ma quale idea” di Pino D’Angiò, con una base strumentale realizzata “ad hoc” e fedelissima all’originale. “Porta gente nel locale” è invece un originale dei Franco Funky, cantata dal chitarrista Vinz: solleva in maniera leggera ma sagace una piccola polemica che coinvolge tante band che si vedono chiedere dai gestori dei locali in cui vanno a suonare il numero di spettatori che sono in grado di far affluire alle esibizioni; e che vengono retribuite, dopo appassionati sforzi professionali, con modesti pasti o poche decine di euro. Si prosegue con “King Kong” di Jimmy Castor, abilmente italianizzato e trasformato in una storiella spassosa. Vera chicca (in particolare per i fans più accaniti dei Kurnalcool) la versione addirittura reggae di “Acqua e limò”! Si succedono poi “Dragon Ball Z”, sigla dell’omonimo cartone animato Giapponese e, cosa che sottolinea ancora una volta la poliedricità di questa band, e una sofisticata “Amarsi un po’” dell’indimenticato Lucio Battisti. Piede premuto forte sull’acceleratore del funk con “Play that funky music” di Wild Cherry. La decima traccia è una versione in italiano di “Willy il principe di Bel Air”, che diventa “Franco il principe di Montemarciano”: e automaticamente, al primo ascolto, scatta una risata! Si chiude in bellezza con “Ricchi e poveri suite”, mélange musicale dalle mille sfumature, e con una bella esecuzione di “More trouble every day”, firmata originariamente da Frank Zappa.

L’occasione migliore per ascoltare questo gioiellino potrebbe offrirsi quando ci si stanca delle solite radio o quando ci si ritrova bloccati nel traffico e si ha voglia di sghignazzare accompagnati dalle note eseguite da ottimi strumentisti. La prossima alternativa, il live dei Franco Funky il 23 dicembre al “White Lady” di Montemarciano (AN).

Il cd “Radio Castellaro” (uscito un anno fa, autoprodotto) e si può richiedere scrivendo a: thefrancofunkymusic@gmail.com

Per approfondimenti: www.facebook.com/thefrancofunky

www.thefrancofunky.comwww.youtube.com

 

(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)

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