Diritto alla Salute- La salute dell’intestino va in vacanza

del dottor Giorgio Rossi

 

intestinoLe vacanze sono il momento ideale per rilassarsi, vedere posti nuovi e fare esperienze, talvolta però capita che proprio durante le agognate ferie si manifestino spiacevoli disturbi, quali dolori addominali, diarrea e/o stipsi e problemi digestivi, legati proprio ai viaggi e al cambiamento di abitudini e alimentazione.

 

Per  prendersi cura del proprio microbioma intestinale (l’insieme di microrganismi simbiotici che si trova nel tubo digerente) ed evitare fastidiose sorprese in vacanza, gli specialisti  danno alcuni utili consigli.

Prima regola l’igiene; in vacanza, soprattutto durante il viaggio, si usano più spesso i servizi pubblici, oppure si consumano cibi conservati  in modo non idoneo, così è facile introdurre una carica batterica più alta rispetto alla norma. Ricordiamoci quindi di lavarci sempre bene le mani e di conservare adeguatamente gli alimenti.

Non meno importante è seguire una dieta corretta: non bisogna saltare i pasti, né cedere all’offerta spesso eccessiva di carboidrati e farinacei, al contrario consumare almeno due porzioni di frutta e due di verdura al giorno, utili per favorire la  flora fermentante positiva, a discapito di quella  putrefattiva, e di agevolare l’inserimento e il mantenimento di microorganismi adeguati.

Molto, poi, dipende dal ritmo di vita diverso e dal clima.

Un aiuto può venire dai probiotici che aiutano a mantenere o almeno mitigano gli effetti della disbiosi ( alterazione della flora intestinale). Per probiotici si intendono tutti i ceppi di microrganismi, come batteri, non patogeni e non tossici per il genere umano che se ingeriti produco effetti benefici sulla salute contribuendo all’equilibrio della cosiddetta “ flora intestinale”

Una particolare attenzione va riservata ai bambini perché il loro microbioma è in continua evoluzione. In vacanza i bambini sono più facilmente soggetti a disbiosi intestinale, sia perché maggiormente soggetti all’influenza di fattori esterni, sia perché in quel periodo vengono loro fatte più concessioni che li portano a seguire un’alimentazione più sregolata, povera di vegetali e frutta, ma ricca in dolciumi, grassi saturi e bevande zuccherate ipercaloriche. Anche nei bambini, comunque, l’equilibrio del microbioma può essere ristabilito con una dieta mediterranea, tanto movimento all’aria aperta e l’uso di probiotici.

Fondamentale è scegliere i probiotici giusti, in grado di agire correttamente sulla disbiosi e dalla efficacia e sicurezza dimostrata. Ad esempio è inutile pretendere che 3-4 giorni di somministrazione di probiotici siano sufficienti a restituire l’equilibrio intestinale. Sia per i bambini, sia per gli adulti  sono necessarie almeno 3-4 settimane di trattamento. E sempre associati a stile di vita e alimentazione corretti.

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