“Voci” di danni al palazzo Coop e beghe tra condomini

 PARROCCHIA, POLEMICHE TRA RESIDENTI DELLA ZONA

foto Sacro CuoreFED 2 okjpg– ANCONA – di Giampaolo Milzi – Si dice che il cratere dell’ex campetto della Chiesa del Sacro Cuore abbia prodotto come effetto collaterale una sorta di piccola e confusionaria guerra di pianerottolo. Protagonisti alcuni dei residenti di via Maratta, via Fiume e via Rismondo che abitano nel palazzo Coop. All’origine c’è un ok, una convenzione-servitù avallata nel 2007 alla fine di un’accesa riunione del condominio unico di questi residenti (una settantina), presieduta dall’allora amministratore Flaviano Solustri (il verbale è all’ufficio urbanistica del Comune negli atti del permesso di costruire n°233). Su fronti contrapposti, i condomini “pro” e quelli “contro” il progetto parrocchiale per l’adiacente, nuova struttura sportiva ecclesiastica. All’inizio, ed è ciò che conta, hanno vinto i pro.

Moreno Miccini, via Fiume 3: “E’ vero, anche io fui favorevole. Ma ci si disse che si sarebbe trattato della necessaria sostituzione del pallone geodetico fatiscente con un nuovo, si parlò di un progetto ad uso parrocchia, da 1 milione e 200mila euro… Solo dopo un po’ venimmo a sapere che la cosa s’era ingigantita: una struttura su due piani, addirittura col parcheggio sul tetto per 30 auto! E che la parrocchia aveva a disposizione solo i due terzi dei fondi necessari. Che si dovettero mettere i tiranti, che i costi lievitavano. Altrimenti non me lo sarei nemmeno sognato di fare il mio appoggio”. E come è andata a finire? “Sta di fatto che nel garage del palazzo ci sono infiltrazioni d’acqua. Sono andato in Comune, dai vigili urbani, al Comune gli ho anche scritto nel 2011. Mi chiedo come mai le istituzioni abbiamo approvato una mega progetto edilizio tale, così vicino a un edificio civile… edificio che presenterebbe delle fessure proprio nella parete che dà sul cantiere-cratere”. Già, “fessure strane”, secondo il ginecologo Mauro Tiriduzzi, che della questione si è occupato per conto della madre condomina.

“Si tratta di fessure, tanto che sono stati posizionate delle strumentazioni elettroniche per il rilievo distanziometrico tra area cantiere e parete del palazzo – spiega – Ma non conosciamo i risultati di tali rilievi”. Né è certo un nesso di casualità fra cantiere e fessure. Non è preoccupata, invece, e benedice il parroco Filipponi, la signora Adriana Polzonetti, proprietaria di due appartamenti, in via Fiume 1 e 3, residente al civico 3, che affaccia proprio sul cratere-cantiere. “E’ vero, hanno dovuto mettere i tiranti. Ma qui a casa mia, mai avuto problemi”. E le infiltrazioni d’acqua nel garage del palazzo? “Ci sono sempre state, si allagava anche prima dei lavori di cantiere, forse adesso sono un po’ aumentate…”.

Infine, una commessa della Coop, dice che la parete del supermercato lato cantiere presenta macchie d’umidità.

Tutto il resto sono chiacchiere, voci non confermate: un fantomatico comitato anti-cantiere, perizie, contro-perizie, proteste più o meno formali e richieste di risarcimenti danni attuate da singoli residenti-condomini. Altre assemblee, col nuovo amministratore di condominio, Giulio De Carlo. Del cratere del Sacro Cuore, in via Maratta, che sembra prodotto da un meteorite, certamente si parlerà ancora a lungo.

(tratto da Urlo mensile di resistenza giovanile)

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