(contributo di Federica Bellini)

A tutte le persone di buona volontà. Non serve appartenere ad alcuna religione  per leggerli ma se vi appartenete va bene ugualmente. Sono 16 fogli, se vi sembrano molti scorrete e leggete cosa vi ispira. Sono scritti in un modo dannatamente o beatamente schematico, chiaro, scorrevole.

Non sembrano scritti da un Papa questi 16 fogli. Ma che invece lo siano è ciò che più da forza alle parole che ci son dentro. Tra tutti svettano i riferimenti bibliografici all’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), al National Oceanic and Atmospheric Administration, e all’Earth System Research Laboratories.

Non importa che non sappiate esattamente che fonti siano. L’importante è che sappiate che siano fonti scientifiche. Un riassunto perfetto di quello che gli studiosi, spesso inascoltati, dicono da anni unito a riflessioni umanistiche e filosofiche. Sono parole piene di amorevole preoccupazione, come quella di un genitore o degli innumerevoli volontari di diverse associazioni che hanno tutte lo stesso fine: tutelarci.

La questione ambientale è enormemente grande e richiede una virata di abitudini e di politica. E che neseccariamente deve essere preceduta da un cambiamento di peniero.nque prima di pensiero. Se si volesse provare a riassumere quanto scritto in quelle 16 pagine: quello che dovevamo sapere, la Scienza ce lo ha già detto, le istruzioni le abbiamo, la volontà è il nostro carburante grezzo.

Per raffinarlo dobbiamo farlo passare nelle strette maglie della consapevolezza e dobbiamo agire per Amore nostro e dei nostri simili, oltre che di tutti gli altri esseri viventi. Potrete trovare questi spunti, di un essere umano che può chiamarsi Papa oppure no, forse solo e soprattutto Francesco.

Si colga la fortuna di avere le sue parole finché c’è. Nessuno è eterno. Nemmeno Lui. Francesco, anche in opposizione a una porzione delle Chiesa, sta lottando per lo stesso obiettivo.

Quelle che seguono sono alcuni estretti dell’Esortazione Apostolica:

“Cura della nostra casa comune”

“la nostra cura per l’altro e la nostra cura per la terra sono intimamente legate”

“Negli ultimi anni non sono mancate le persone che hanno cercato di minimizzare questa osservazione”

“Come al solito, sembrerebbe che la colpa sia dei poveri”

“Sono costretto a fare queste precisazioni, che possono sembrare ovvie, a causa di certe opinioni sprezzanti e irragionevoli che trovo anche all’interno della Chiesa cattolica”

“…si passa facilmente all’idea di una crescita infinita o illimitata, che ha tanto entusiasmato gli economisti, i teorici della finanza e della tecnologia”

“Non possiamo nemmeno dire che la natura sia una mera “cornice” in cui sviluppare la nostra vita e i nostri progetti, perché «siamo inclusi in essa, siamo parte di essa e ne siamo compenetrati», così che «il mondo non si contempla dal di fuori ma dal di dentro”

E altro ancora…da leggere ad alta voce. Vi è venuta voglia?