Intermodal, “bici-wall panting” al capolinea bus

MURALES ANCHE IN VIA G.BRUNO

ANCONA – di Giampaolo Milzi –

1 e 2: due immagini dei “waal painting” realizzati da Iuri, in arte “Hopnn”, sulle strutture di servizio dell’area capolinea bus di piazza Ugo Bassi (foto di Silvia Breschi)
1 e 2: due immagini dei “waal painting” realizzati da Iuri, in arte “Hopnn”, sulle strutture di servizio dell’area capolinea bus di piazza Ugo Bassi (foto di Silvia Breschi)

Il potere concreto e potenziale della biciletta, e magari anche dei pattini a rotelle, rafforzato dalle ali artistiche della fantasia. Speranze da tradurre in applicazioni guidate dalle istituzioni, come vorrebbero tutti quelli che sperano in una città e in una viabilità più ecologiche e a misura di cittadino. Ha chiuso con un trionfo di intriganti visioni su muro, nel cuore del quartiere piano di Ancona, il progetto Intermodal, partito nell’ottobre 2012 e finanziato coi fondi europei del programma di cooperazione IPA-Adriatico, che ha visto l’azienda Conerobus del capoluogo marchigiano capofila di una folta rete di enti e istituzioni operanti nei settori del trasporto e del turismo di Italia, Albania e Croazia, toccando anche la città di Jesi. Protagonisti assoluti di questo progetto “work in progress”, nelle giornate conclusive del 30 e 31 marzo volte a tirarne le somme in prospettive future, la “street art nella sua forma più classica dei “wall painting” e la mostra fotografica realizzata dalla comunità degli Instagramers. Il tutto incentrato sul trasporto pubblico in link con intermodalità e sostenibilità ambientale, tema filo conduttore del progetto internazionale. La moderna area di capolinea bus di piazza Ugo Bassi e un lungo tratto di via Giordano Bruno hanno cambiato volto, ispirando allegria e tanta voglia di nuove pratiche di mobilità dolce – ad Ancona allestimento di vere e funzionali piste ciclabili, possibilità di salire a bordo dei bus con le bici, solo per fare due esempi – grazie alle opere realizzate dai “writers” coinvolti da “ancona Crea” (in programma dal 21 al 28 aprile) e finanziati da Conerobus.

2 murales piazza Ugo BassiFOTOI murales di piazza Ugo Bassi sono frutto del rinomato estro di Iuri, in arte “Hopnn”, giovane originario di Chiaravalle, attivo come graffitista da anni anche all’estero (Parigi e non solo), ad Ancona artefice di altre opere, molte legato alle “mission” della locale Ciclofficina. Raccontano, dalle pareti delle due grandi strutture di servizio del capolinea (una ospita la mostra di foto), di biciclette di vario tipo e operative oltre ogni limite: in sella uomini e donne, grandi, giovani e bambini, soggetti a volte strambi, quasi circensi, a volte ordinari; un alato marchingegno a pedali si libra nell’aria, mentre arriva un autobus carico di bici; il duomo di San Ciriaco e il colle Guasco, assediati da una catasta di veicoli a motore, attendono che sopraggiunga un salvifico personaggio in tandem; e ancora, una vettura fracassata fa da contraltare a un ciclo-ragazzo che, a distanza e in senso opposto, sfreccia sicuro reggendo un libertario bandierone; e lungo un marciapiede spuntano le sbarre “ad u” dove parcheggia tra gli altri la sua bici una signora reduce dalla spesa al mercato (quanto ce ne sarebbe bisogno di quelle sbarre ad Ancona…). “Street art” dove domina un rosso tenue, accanto al bianco sfumato, dall’effetto realistico quanto onirico, fiabesco quanto metropolitano.

Diverso il tocco stilistico dell’anconetano William Vecchietti, in arte “Yapwilli”, pittore a tutto tondo, che ha spazzato via il grigio del lunghissimo muro che corre di fronte alla sede Enel in via Giordano Bruno. Un trionfo di colori e grandi figure stilizzate, pupazzi con rotelline sotto piedi, due cuori, una stella, faccioni multietnici dalle grandi labbra, un’esaltazione dei valori del muoversi in città in modo gioioso, solidale, con amore.

 

3. Uno dei murales firmati da William Vecchietti, in arte “Yapwilli”,in via Giordano Bruno (foto di Silvia Breschi)
3. Uno dei murales firmati da William Vecchietti, in arte “Yapwilli”,in via Giordano Bruno (foto di Silvia Breschi)

Più bus e più bici, insieme. Politiche per favorire una mobilità intermodale anche e soprattutto perché a pedali. Limiti e alternative all’uso dell’automobile. “Queste ed altre le tematiche che Intermodal ci ha concesso e ci concede di portare all’attenzione del grande pubblco”, ha commentato il presidente di Conerobus Muzio Papaveri. Nel documento finale firmato da tutti i partner del progetto “grazie al confronto, sono state elencate soluzioni nuove di mobilità che abbiamo studiato, appreso e che potranno ora essere adottate e sperimentate in futuro”. Un paio di esempi per Ancona? La possibilità di riattivare la linea bus a chiamata per e da Massignano già rodata con successo l’anno scorso: buono il bilancio per riduzione di km percorsi, costi e impatto ambientale. La volontà di Conerobus, in un futuro piuttosto prossimo, di utilizzare le espressioni della “street art”, esposizioni, installazioni, per abbellire fermate, pensiline, capolinea bus in altre zone nell’ottica di un generale ridisegno di riqualificazione aperto anche all’arredo urbano, in collaborazione con Comune e altre istituzioni.

(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)

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