Il peperoncino allunga la vita

IL PARERE DEL MEDICO

del dottor Giorgio Rossi

imagesSul numero del mese di maggio della rivista scientifica internazionale Cell è stato pubblicato un lavoro, condotto da ricercatori dell’Università della California che hanno verificato sui topi di laboratorio che bloccando il recettore TRPV1 non solo si riduce drasticamente la percezione del dolore,ma si allunga la vita. Il recettore TRPV1 è localizzato sulle fibre nervose sensoriali ed è deputato a trasmettere il dolore proveniente da focolai infiammatori come dolore “bruciante”, urente. I ricercatori hanno bloccato l’attività di tale recettore mediante un procedimento di ingegneria genetica ed hanno osservato che il topo non aveva più la percezione del dolore. Continuando l’osservazione hanno anche evidenziato che i topi così trattati vivevano meglio, senza dolore e più a lungo rispetto ai loro simili non sottoposti allo stesso trattamento. Gli scienziati aggiungono che lo stesso recettore è presente anche nell’uomo e che per bloccarne l’attività non è necessario ricorre all’ingegneria genetica, ma basta mangiare peperoncino ed altre spezie. Infatti queste sono ricche di capsaicina , una sostanza, dal sapore piccante, contenuta in grande quantità nelle spezie ed in particolar modo nel peperoncino. Il blocco del recettore TRPV1 è in grado di prevenire diversi problemi metabolici legati all’età contribuendo ad allungare le aspettative di vita. Inoltre il peperoncino è dotato di numerosi benefici sull’organismo: da rimedio rapido contro le distorsioni se usato localmente , agli effetti benefici contro la depressione, inoltre abbassa il livello di colesterolo, aiuta il cuore, è un vaso dilatatore, contrasta tutti i processi patologici legati all’invecchiamento.

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