“Giù le mani dal Concerto”, Osimo in movimento

INIZIATIVE CONTRO VENDITA DELL’EX CINEMA

– ANCONA – di Giampaolo Milzi –

fotoCinema CONcertoC’è un ideale e particolarissimo albero di Natale, di fronte all’ex cinema Concerto, nel pieno centro di Osimo. I suoi rami – che emanano scintille di mobilitazione civile e di democrazia allargata – sono costituti da semplici cittadini, associazioni e qualche rappresentante politico che si oppongono con tutte le loro forze (molti mesi fa avevano raccolto 700 firme) alla decisione adottata dalla Giunta municipale guidata dal sindaco Pugnaloni di vendere l’immobile, assieme ad alcuni piccoli locali annessi, a privati per battere cassa. Il sindaco considera tale vendita un ottimo e facile affare da concludere in fretta. “Macché, un brutto, pessimo affare – sostiene il fronte del no alla vendita –  in quanto l’ex Concerto (l’ultimo cinema a chiudere ad Osimo, nel 2010, ndr.) è per la cittadinanza un luogo dell’anima, un bene comune, in pieno centro storico. Che dovrebbe essere riqualificato come contenitore polifunzionale per varie attività culturali, artistiche, musicali, teatrali. Ripristinando un’attrezzatura per cineproiezioni, trasformandolo attraverso una co-progettazione dal basso in un polo di aggregazione sociale, ricreatività, conferenze, laboratori spettacoli ed altre iniziative”.

Un progetto in tal senso era già stato stilato da tempo dal gruppo Concertazione, che assieme ad Argenitna Severini, in passato consigliere PD, Sara Andreoli e David Monticelli, i due consiglieri del Movimento 5 Stelle in Comune, Alessandro Buccelli (ex membro della lista Forza Osimo) e altre persone dell’associazionismo, dal 29 novembre stanno dando vita ad un presidio-maratona  accanto all’ex cinema – che dovrebbe allungarsi fine al termine dell’anno – proprio per scongiurarne la sua immissione nel libero mercato. Dal 10 dicembre, è partito un altro presidio serale ad oltranza, con un banchetto informativo all’inizio di corso Mazzini (gli attivisti alternano giorno per giorno  le due iniziative e ne immettono altre in cantiere).

Una possibilità, quella della privatizzazione, che Pugnaloni aveva iniziato a caldeggiare all’indomani delle elezioni amministrative di maggio, dando prova di un clamoroso retromarcia, visto che in  campagna elettorale aveva dichiarato apertamente che partecipazione dei cittadini e trasparenza, in caso di sua elezione, sarebbero stati i suoi cavalli di battaglia anche per la difesa dei beni comuni. Lo stesso Pugnaloni, il 2 marzo scorso, era intervenuto all’evento-manifesto di co-progettazione degli spazi pubblici, complimentandosi coi cittadini che avevano espresso il desiderio che il Concerto diventasse una Casa delle Arti e delle Culture gestita dalle associazioni.

La clamorosa svolta il 31 luglio, quando il Consiglio comunale, su proposta della Giunta (composta dal Pd, dalla sua lista d’appoggio Energia nuova, dai Popolari per Osimo e da L’Altra Osimo per la Sinistra) aveva deliberato la messa all’asta dell’ex cinema (già inserito tra i beni municipali alienabili). Sostenuto dalle opposizioni delle varie liste civiche che fanno riferimento all’ex sindaco Dino Latini. Contro, con appassionati e motivatissimi interventi, avevano votato solo i due consiglieri di M5Stelle. Di più: il sindaco era uscito allo scoperto rendendo noto che da tempo era arrivata sulla sua scrivania una proposta d’acquisto da parte dei Frati Minori Conventuali di San Francesco, che intendono trasferire nel Concerto la Biblioteca Francescana attualmente con sede ad Ancona.  “Per indorare l’amara pillola”, sottolinea il  fronte del no alla vendita a privati, era stato approvato un emendamento proposto dal consigliere Pasquinelli (L’Altra Osimo con la Sinistra) che inserisce nell’atto di vendita una convenzione che obbliga i Frati a concedere un spazio del Concerto ad uso auditorium per le attività associazionistiche per qualche giorno al mese. Un contentino-garanzia che non basta certo ai “maratoneti del presidio”, in quanto lontano mille miglia dal loro progetto  Casa delle Culture e delle Arti “bene comune”. Ma l’amministrazione Pugnaloni tira dritto: ha affidato un incarico ad un consulente esterno, al fine di effettuare la valutazione dell’ex Cinema Concerto (si parla di un valore tra i 300mila e i 500mila euro) e di emettere il bando per la vendita.

Il M5S Osimo ribadisce con forza che il Concerto è un bene comune, simbolo della città, dal grande valore storico e sociale, che deve rimanere dei cittadini ed essere utilizzato come volano per contribuire a rilanciare il centro storico.

In definitiva, la battaglia civile continua, così come il presidio, sempre più attrattivo di passanti favorevoli al salvataggio dell’ex cinema. In alternativa alla vendita a privati in genere, e a quella “privilegiata ai frati”, il movimento per il salvataggio del Concerto come bene pubblico si propone di cercare fondi per la sua ristrutturazione partecipando a bandi nazionali ed europei. Naturalmente, a questi fondi, potrebbero, anzi dovrebbero  aggiungersi quelli frutto di una crescente partecipazione popolare alla causa e ad una sottoscrizione altrettanto popolare. Un movimento di opinione – sempre più vigoroso nei social network – che potrebbe essere favorito anche dalla recente idea di Daniele Pretini, dell’M5Stelle: un gruppo di associazioni in rete potrebbe tentare di accedere al bando nazionale “Culturability”, dal quale si potrebbero ottenere 60mila euro per la costituzione e la formazione di un nuovo soggetto giuridico, costituito soprattutto da giovani, votato alla nuova gestione del Concerto come bene comune. Ma soprattutto, occorrerebbe un corposo cofinanziamento del Comune e quindi il convincimento della Giunta sulla questione di fondo: il Concerto, in una città di 35mila abitanti come Osimo, già deprivata di tanti spazi pubblici, va considerato appunto un gioiello della “famiglia città” e quindi deve restare di proprietà municipale ed essere restituito in parte alla sua storica funzione di cinema e aperto alle attività culturali di cittadini e associazioni. Ciò in base a una nuova politica amministrativa di programmazione e sostenibilità finanziaria nel medio-lungo periodo.

Per maggiori informazioni: Argentina Severini, tel. 328/0552716 – www.osimo5stelle.it -https://www.facebook.com/concertazione.osimo?fref=ts

(tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)

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