Focus- Le Unioni Civili: in Italia e nel mondo

ANALIZZIAMO COME NEI VARI PAESI SI TUTELINO LE COPPIE DI FATTO, OMO E ETERO

di avv. Fabiana Latte

imagesIn Italia, ultimante, è molto sentito il dibattito dell’approvazione di una legge che riconosca le cd. coppie di fatto. In effetti all’oggi, non esiste una legge che disciplini i diritti di tali coppie, sia esse eterosessuali che omosessuali. Vediamo le grandi differenze. Le unioni civili sono forme di riconoscimento della coppia ma che non equiparano il rito civile delle coppie eterosessuali. Quando si parla di unioni civili non si può escludere il collegato argomento: riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso. Il cambiamento della realtà sociale ha messo in discussione tutti gli orientamenti precedenti e attualmente la questione non è mai stata né definita né affrontata.

Il disegno di legge che dovrà essere approvato in Italia estenderà alle cd. coppie di fatto quei diritti e doveri reciproci sostanziali contenuti nel matrimonio, come quelli relativi ai fondamentali ambiti della vita quotidiana, quali l’assistenza sanitaria, il regime patrimoniale e l’eredità. Rimarrano fuori dal disegno di legge l’adozione congiunta ma verrà consentito al genitore non biologico di adottare il minore nato all’interno del nucleo famigliare (cd. stepchild adoption).

Sembra uno stravolgimento in un Paese che è dal 1988 che attende una legge sulle unioni civili. Nel tempo abbiamo assistito ad innumerevoli diciture per indicare la stessa cosa: famiglie di fatto, coppie di fatto, i Pacs, Dico e persino i Didore. Ma all’oggi non vi sono diritti al di fuori del matrimonio. Quindi, ad esempio, in tema di successione se il “compagno convivente” non abbia disposto alcunché nel testamento, non esiste alcun diritto all’eredità per il compagno superstite, né diritto a percepire TFR o pensione di reversibilità.
Pertanto non si parla solamente di unioni omosessuali ma di diritti che spettano a tutte le coppie che per scelta o necessità non possono sposarsi. Poi, il riflesso e le conseguenze inevitabilmente si spostano anche per quelle coppie che sono composte da partner dello stesso sesso.
In ogni caso l’Italia sta rimanendo ai margini non soltanto dell’Europa ma del resto del mondo. Gli altri stati che si trovano nella stessa situazione italiana e che, pertanto, non hanno ancora approvato una legge per garantire diritti alle coppie conviventi sono la Slovacchia, Russia e Turchia.

Vediamo, infatti, come negli altri stati del mondo non soltanto sono riconosciute le unioni civili, ma si arriva anche a riconoscere i cd. matrimoni gay e vi è la possibilità di adottare. Ebbene l’elenco qui riportato potrà stupire ma dovrà anche far riflettere sul quanto è necessario progredire e avanzare con la riforma.

A trovare il primato del riconoscimento delle unioni civili tra persone dello stesso sesso è la Danimarca, nel 1989. Dal 2012, coppie omosessuali possono anche sposarsi con rito religioso nella Chiesa Luterana.

Al secondo posto troviamo la Groenlandia. Infatti, nella nazione costitutiva della Danimarca, le unioni civili sono legali già dal 1996. E’ legale anche la cd. stepchild adoption, l’adozione del figlio biologico del partner.

Proseguendo con l’elenco, vediamo nel dettaglio come:

  • la Norvegia si colloca al terzo posto. Anche se le unioni civili tra persone dello stesso sesso sono legali dal 1993, soltanto nel 2009 il parlamento di Oslo ha approvato i matrimoni gay e ha consentito le adozioni dei figli biologici del partner.
  • Svezia e Finlandia: rispettivamente dal 2009 le coppie omosessuali in Svezia possono sposarsi con matrimonio civile o religioso dal 2009 e l’adozione è legale dal 2003. Per quanto riguarda la Finlandia, invece, dal 2002 sono state legalizzate le unioni civili e la stepchild adoption e solamente un anno fa (novembre 2014) i matrimoni e le adozioni.
  • Islanda: il matrimonio tra persone del medesimo sesso viene introdotto nel giugno 2010. Unioni civili e adozioni erano già consentite sin dal 2006.
  • Irlanda: dal gennaio 2011 le coppie dello stesso sesso possono unirsi nel vincolo civile. Il matrimonio è stato approvato con referendum popolare il 23 maggio 2015.
  • Regno Unito, Francia, Paesi Bassi, Spagna e Portogallo: in Inghilterra le unioni civili sono legali dal 2005, in Scozia dal febbraio 2014 mentre la legge che autorizza il matrimonio è stata introdotta nel 2013. In Francia le nozze gay sono state approvate nel 2013 e sono altresì legali le adozioni e le stepchild adoption. In Spagna le nozze gay sono state legalizzate nel 2005 e si preve che sia le coppie omosessuali che i single possano adottare. Infine, in Portogallo soltanto nel 2010 è stata data l’opportunità alle coppie omosessuali di potersi unire in matrimonio pur restando ancora preclusa la possibilità di adottare.
  • In Germania: dal 2001 le unioni civili, ammesse solo per le coppie omosessuali, sono legali. E’ altresì consentita l’adozione del figlio biologico del partner.
  • Svizzera, Austria e Ungheria: le unioni civili sono legali in Svizzera dal 2007, mentre in Austria e in Ungheria, rispettivamente, dal 2010 e dal 2009. A decorrere dal 14 gennaio 2015 la Corte Costituzionale austriaca ha revocato il divieto di adozione per le coppie omosessuali.
  • Croazia: unioni civili riconosciute dal 2013, mediante una legge che garantisce alle coppie gay tutti i diritti delle coppie sposate e definendo queste unioni come una sorta di vita famigliare. Manca ancora un provvedimento in merito alle adozioni.
  • Slovenia e Repubblica Ceca: nel 2015 il Parlamento sloveno ha detto sì a matrimoni e adozioni, mentre le unioni civili erano già riconosciute nel 2007. Nella Repubblica Ceca, invece, dal 2006 anno di approvazione delle unioni civili, null’altra riforma è intervenuta.
  • Unico paese ex sovietico che il 9 ottobre 2014 ha approvato la legge che regola le unioni tra le coppie dello stesso sesso è l’Estonia.
  • Colombia, Ecuador e Cile: in questi tre Stati sono dal 2007, le unioni civili sono legali.
  • Brasile: la legge sui matrimoni omosessuali non è stata ancora approvata. Tuttavia il 14 maggio 2013 il Consiglio Nazionale di Giustizia ha dato formalmente il via libera alle nozze gay, stabilendo che le istituzioni pubbliche autorizzate a celebrare il rito civile non possono più rifiutarsi di accettare questo tipo di unioni.
  • Argentina: ha il primato nell’aver legalizzato, nel 2010, il matrimonio tra persone omosessuali.
  • Uruguay: le unioni civili erano già legali nel 2007, a distanza di due anni a trovare legittimazione,
  • Canada: i matrimoi tra persone dello stesso sesso sono legali dal 2005. E’ altresì ammessa l’adozione e la stepchild adotpion.
  • Messico: le coppie dello stesso sesso possono sposarsi nella capitale e in due stati della Federazione dal 2010.
  • Sudafrica: già dal novembre 2006 il Paese africano ha legalizzato le unioni tra persone dello stesso sesso.
  • Stati Uniti D’America: i matrimoni tra persone dello stesso sesso sono legali in tutti e 50 gli Stati e nel distretto della Columbia. Lo ha stabilito la Corte Suprema il 26 giugno 2015.

 

Tornando al panorama italiano notiamo come al momento, il testo della legge sulle unioni civili è alla commissione Giustizia del Senato ed è bloccato da sei mesi da una quantità indefinita di emendamenti. Staremo a vedere quanto tempo si dovrà ancora attendere per giungere ad una parificazione dei diritti tra coppie (sia esse omosessuali che eterosessuali) sposate e non.

 

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