IL COMITATO PER LA SPERIMENTAZIONE SCIENTIFICA NOMINATO DAL MINISTERO RITIENE IL “METODO” STAMINA PRIVO DI CONSISTENZA SCIENTIFICA
del dott. Giorgio Rossi (medico oncologo)
Il metodo Stamina utilizzato nella cura di alcune malattie neurodegenerative , consiste nel prelevare cellule staminali dal midollo osseo del paziente stesso e condizionarle in laboratorio verso la formazione di neuroni normali ( cellule nervose ) per poi reinfonderle al paziente ove andrebbero a sostituire le analoghe cellule malate .
Il Comitato per la Sperimentazione scientifica nominato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzion e presieduto da Fabrizio Oleari , presidente dell’Istituto Superiore di Sanità , affinché esprimesse un parere tecnico sul protocollo di trattamento a base di cellule staminali messo a punto da Stamina Foundation , ha affermato che il metodo Stamina non ha consistenza scientifica.
In realtà per il mondo scientifico la bocciatura è stata una conclusione attesa . Al metodo Stamina viene innanzitutto contestata la mancanza assoluta di pubblicazioni riguardanti la procedura ed i risultati raggiunti .Uno dei fondamenti della validità scientifica è la riproducibilità di metodiche e risultati terapeutici anche da parte di altri ricercatori . Con il metodo Stamina ciò non è stato mai realizzabile proprio perchè nessuno lo conosce in modo dettagliato e preciso a parte quanto viene detto dal suo ideatore , Davide Vannoni , il quale afferma anche di aver fino ad ora trattato 40 pazienti presso l’Ospedale Pubblico di Brescia senza alcun effetto collaterale e con benefici sull’andamento della malattia .
Il particolare diversi scienziati di fama internazionale , italiani e stranieri , come Elena Cattaneo la ricercatrice dell’Università di Milano , fresca di nomina a senatrice a vita , criticano la fase del condizionamento delle cellule staminale che avverrebbe in tempi troppo brevi ed in un terreno di coltura differenti dagli standard .
Anche la prestigiosa rivista scientifica Nature si è recentemente espressa il modo negativo giudicando i risultati del metodo Stamina senza evidenza scientifica
Infatti non solo la procedura preparatoria viene contestata ma anche i risultati sui pazienti ritenuti non adeguatamente dimostrati in considerazione soprattutto del fatto che, trattandosi di malattie ad andamento cronico , possono spontaneamente andare incontro a periodi di miglioramento .
Ma ora cosa ne sarà dei 40 pazienti in trattamento tra cui diversi bambini ? Fortunatamente nel nostro Paese esiste il così detto “ uso compassionevole “ con il quale ,attraverso specifiche procedure di richiesta, non sempre semplici , si possono usare farmaci o metodiche terapeutiche anche non approvati dagli organismi competenti , al fine di tutelare anche certi malati incurabili.
Comunque al mondo scientifico spetta il compito di dimostrare sempre in modo inequivocabile la validità di un metodo di cura affinchè sempre più raramente nascano speranze sulle “cure miracolose” .