“Mastro Lindo blitz” per l’antico vicolo discarica

RIPULITO NEL CENTRO STORICO DI ANCONA

– ANCONA – di Giampaolo Milzi –

Com’era ridotto il vicolo vicino alla Mensa di Padre Guido ad aprile (foto di Giulia Tenenti)
Com’era ridotto il vicolo vicino alla Mensa di Padre Guido ad aprile (foto di Giulia Tenenti)

Un segreto di Pulcinella da anni. Ma non c’era nulla da ridere. C’era da tapparsi il naso per il fetore. La buona notizia è che la nauseabonda odissea urbanistica del vicolo-discarica nel pieno centro storico di Ancona ha registrato un brillante e lindo epilogo, grazie all’azione congiunta di “cittadini in movimento” e uomini delle istituzioni, con relativa bonifica della storica stradina in estremo degrado. Una volta tanto, si dirà, è andata alla grande. Il felice colpo di scena il 16 aprile scorso. Il segreto di Pulcinella riguardava il vicolo che unisce via Della Beccheria e via Padre Guido, scorrendo parallelamente a via Boncompagno, a due passi da Museo della Città e piazza del Papa. Ci si arriva percorrendo quasi fino in fondo corso Mazzini e svoltando a destra, appunto, per via Padre Guido. Subito dopo l’ingresso dell’omonima Mensa del povero, ecco il primo accesso al vicolo di origine tardo medievale. Oltre la sbarra, per anni, lungo un centinaio di metri hanno stazionato vecchi tavolini, sedie, arredi di bar e di esercizi commerciali, assi e travi di legno e di altri materiali, bidoni di vernice, immondizia. Talvolta qualcuno, tra quel luridume nauseabondo, riusciva perfino a parcheggiare degli scooter.
Uno scenario da terzo mondo. Scandaloso. Noto ai residenti e ai negozianti della zona. Molti i cittadini e gli esercenti che lo avevano segnalato più volte, ma senza esito, ad autorità e istituzioni. Uno scenario che non è sfuggito all’occhio dei redattori del nostro Urlo e di un paio di componenti del gruppo “Recuperankona”. I quali, dopo alcuni sopralluoghi e fotoreportage all’interno del vicolo senza nome  (sono entrati varcando il cancello d’ingresso lato via Della Beccheria, dato la serratura era già stata forzata da ignoti) si sono rivolti al comandante della polizia municipale Massimo Fiorelli e ad Anconambiente. Il capo dei vigili urbani, insediatosi da pochi mesi, ha preso la questione a cuore s’è dato subito da fare. Il 16 aprile la soluzione del caso, un caso nero spruzzato di giallo.

Il vicolo dopo la bonifica di Anconambiente e vigili urbani (foto di Alessandro Sternini)
Il vicolo dopo la bonifica di Anconambiente e vigili urbani (foto di Alessandro Sternini)

Di buon ora operatori di Anconambiente, coordinati da Fiorelli, hanno iniziato a ripulire tutto il vicolo, hanno caricato “di tutto-di più” (compreso il contenuto di alcuni bidoni per la raccolta differenziata di rifiuti) su veicoli e li hanno trasportati in depositi finalizzati al corretto smaltimento. Inoltre, muniti di pompe d’acqua, hanno lavato il manto stradale.
Un caso nero con sfumature da giallo, va sottolineato. I colpevoli? Non hanno tutti un volto. “Certo, la burocrazia, le sovrapposizioni di competenze tra istituzioni che talvolta non comunicano bene tra loro”, ha commentato il comandante della polizia municipale. Per il resto, le chiavi per entrare nel vicolo si erano “magicamente” moltiplicate, erano passate (piratescamente?) di mano in mano. Mica ce l’avevano solo i responsabili della Mensa del Povero e i residenti che proprio nel vicolo hanno i contatori per i servizi di acqua-luce-gas… E poi, quella cancellata su via della Beccheria forzata da ignoti! Insomma, una zona franca, non trasformata solo in una lingua di discarica abusiva. Tanto che in passato, ha “confessato” il comandante Fiorelli, i suoi agenti vi avevano rinvenuto perfino un motorino risultato rubato.
Resta ancora irrisolto il problema del tombino – fuori uso dal 2011 – presente davanti alla cancellata lato via della Beccheria, con conseguente formazione di una stabile pozzanghera maleodorante. Previsto, in questo caso, un intervento dell’Ufficio tecnico del Comune per riportare la situazione alla normalità. La polizia municipale provvederà a sostituire le serrature dei due cancelli di ingresso del vicolo e a consegnarne le nuove chiavi solo ad Anconambiente, ai responsabili della Mensa di Padre Guido e ai residenti che ne hanno diritto.

(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)

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