Musica & Diritto- Il ricordo del nostro Caruso Lucio Dalla

MARZO E’ IL MESE DELLA SCOMPARSA MA ANCHE DEL COMPLEANNO DI LUCIO DALLA

di Valentina Copparoni

 Marzo è il mese della scomparsa ma anche del compleanno di Lucio che nasce il 4 marzo 1943 a Bologna pur essendo di origini pugliesi.

Lo spirito artistico di ampio respiro di Dalla è vivo e vitale sin da piccolo quando appassionato di musica a soli quattordici anni passa dalla fisarmonica al clarino. Decide si trasferirsi a Roma  e qui la prima esperienza con un complesso, la Second Roman New Orleans Jazz Band ma forse il primo palcoscenico in cui riesce a farsi conoscere è quello del Cantagiro nel 1963 grazie all’interessamento di Gino Paoli.
Nel 1966 partecipa al suo primo Festival di Sanremo con “Paff…Bum”, in coppia con i “Yardbirds” di Jeff Beck e nel 1967 è la spalla di Jimi Hendrix nel concerto al Piper di Milano. Esce il suo primo album “1999” , poi  “Terra di Gaibola” e “Storie di casa mia”.
Nel corso degli anni la vena artistica  di Dalla si arricchisce anche  grazie alla collaborazione con il poeta bolognese Roberto Roversi, dando  alla sua produzione un timbro dai toni diversi, più politici e forse più impegnati. Insieme danno vita a tre album “Il giorno aveva cinque teste”, “Anidride solforosa” e “Automobili”.

Il sodalizio professionale con Roversi però finisce e Lucio Dalla inizia a scrivere da solo  i  testi delle sue canzoni, è il periodo di “Com’è profondo il mare” e “Lucio Dalla”.
Il pubblico più vasto però forse scopre il grande Lucio Dalla nel corso degli anni ottanta quando per l’artista bolognese si susseguono importanti consensi popolari e commerciali. Dal vivo si esibisce con Francesco De Gregori nel tour Banana Republic (da cui l’omonimo “live”), seguono nel 1980 “Dalla”, con le indimenticabili “La sera dei miracoli”, “Cara” e “Futura”. Incide poi “Lucio Dalla”, “1983” e “Viaggi organizzati”. Arriviamo a metà degli anni ‘ 80 quando esce l’album “Bugie” ma soprattutto nel 1986 “Dallamericaruso” con lo straordinario  brano “Caruso”, per molti il capolavoro assoluto di Dalla  che vende oltre otto milioni di copie, viene incisa in trenta versioni, tra cui la versione di Luciano Pavarotti.

La vena poetica ed artistica del nostro Caruso non si ferma mai e dall’incontro con un altro artista, Gianni Morandi,   nasce l’album “Dalla/Morandi”, cui segue una tournée di grande successo attraverso i più affascinanti luoghi d’arte d’Italia
Nel 1990 approda anche in televisione, presenta il suo nuovo brano “Attenti al lupo” e il seguente album “Cambio”. Il disco totalizza quasi 1.400.000 copie vendute, un successo commerciale incredibile che prosegue con un tour, documentato nel live “Amen” e ancora successi, uno dietro l’altro, anche quando decide di dare alle sue canzoni un vestito nuovo in chiave sinfonica accompagnandosi con l’ orchestra di musica sinfonica di 76 elementi diretti dal Maestro Beppe D’Onghia.
Il 9 settembre 1999 pubblica “Ciao”, dopo esattamente trentatré anni di distanza dal suo primo album che si intitolava “1999”. La tiltle-track “Ciao” diventa il brano radiofonico dell’estate 1999 che fa conquistare  all’album il doppio disco di platino.

Lucio Dalla non è solo uno straordinario artista ma è anche un talent scout. A Bologna si trova la sua etichetta discografica Pressing S.r.l. ponte di lancio di tanti altri artisti come gli Stadio, Ron, Luca Carboni, Samuele Bersani. E’ anche  autore di colonne sonore per i film di Mario Monicelli, Michelangelo Antonioni, Carlo Verdone, Giacomo Campiotti e Michele Placido.
Si affianca anche musica classica in “Pierino e il lupo” di Prokofiev nel 1997 e realizza programmi televisivi di successo.
Nel 2008 Dalla mette in scena “L’opera del Mendicante” di John Gay, interpretata dalla cantante e attrice Angela Baraldi e Peppe Servillo degli Avion Travel. E’ suo l’inno ufficiale della squadra olimpica italiana intitolato “Un uomo solo può vincere il mondo”composto per i Giochi Olimpici di Pechino. Il 2010 si apre con la notizia di un concerto insieme di Dalla con Francesco De Gregori, a trent’anni da “Banana Republica”.

Purtroppo il nostro Caruso non è riuscito a concludere il suo tour nel 2012 perché un improvviso infarto spegne la sua luce e la sua voce.

Un uomo ed un artista davvero versatile che ha saputo passare da brani più struggenti e romantici a canzoni dal respiro più impegnato, quasi politico, che ha saputo accompagnarci in tanti anni anche in quest’anno che è venuto a mancare.
Ci è mancato e ci manca ma basta ascoltare una sua canzone per sentirlo e sentirci vivi.

“Caruso”

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