Diritto alla cultura: Kandinsky, i colori come strumenti musicali

kandinsky“Il colore è un mezzo di esercitare sull’anima un’influenza diretta. Il colore è un tasto, l’occhio il martelletto che lo colpisce, l’anima lo strumento dalle mille corde”

Vassilly Kandisky, conosciuto come il fondatore dell’arte astratta,  nasce a Mosca il 4 dicembre  1866 e dopo l’infanzia trascorsa ad Odessa, si trasferisce a Mosca per frequentare corsi di diritto ed economia. Nel 1895 a Mosca si trova esposto un  meraviglioso quadro di Monet, “I covoni”, e Kandinsky ne rimane talmente impressionato che spesso, anche in futuro, ricorderà quel quadro come fonte della sua ispirazione. Nel 1910 la sua prima opera astratta in cui dominano il rosso (colore caldo) e l’azzurro (colore freddo) che il pittore usa sempre in coppia come se avessero un legame inscindibile, quel legame che spesso esiste tra opposti. Ben presto la vita artistica di questo straordinario pittore si intreccia con la musica che diventa la musa ispiratrice delle sue opere, quasi un cammino intrecciato, arte e musica che si incontrano dando vita a qualcosa di veramente unico che può nascere soltanto quando due grandi espressioni dell’Arte si incontrano. Sin da piccolo impara a suonare il pianoforte ed il violoncello e nel 1911 assiste ad un concerto di Schonberg  con il quale inizia anche un lungo rapporto di amicizia.

Kandinsky è pittura e musica, ma anche poesia. Le sue opere nel tempo cambiano, si passa dall’ espressionismo figurativo a quello astratto e lui stesso le suddivide in tre categorie: Impressioni (1911), Improvvisazioni (dipinte dal 1909 al 1914) e Composizioni. Nel 1911 fonda con Franz Marc il movimento chiamato  “Il Cavaliere azzurro” (Der Blaue Reiter). Lui stessa spiega che “il nome, Der Blaue Reiter, lo trovammo davanti a una tazza di caffè sotto il pergolato di Sindelsdorf: a tutti e due piaceva il blu. A Marc i cavalli, a me i cavalieri. E così venne fuori da solo” Si tratta di un movimento pittorico d’avanguardia che si propone  con una mostra a Monaco e con la pubblicazione dell’almanacco Der Blaue Reite. Senza un programma preciso ma con uno spiritualismo di fondo unico che raramente si era trovato in passato e di ritroverà nel futuro dell’arte. Uno dei tratti che più mi hanno affascinato di questo grande artista è la compenetrazione consapevole e voluta tra varie forme di arti, soprattutto tra pittura e musica.

Sentivo a volte il chiacchiericcio sommesso dei colori che si mescolavano: era un’esperienza misteriosa; sorpresa nella misteriosa cucina di un alchimista

Si racconta che Kandinsky, dopo aver assistito al “Lohengrin” di Wagner, ne rimane talmente scosso nel profondo da farne una guida alla propria concezione dell’arte. D’altra parte non a caso  Wagner considera poesia, pittura, musica, componenti di un unicum espressivo. Kandinsky pensa che dipingere sia un’arte molto simile alla musica e quindi capace di trasmettere emozioni in maniera astratta, senza rappresentare la realtà. I musicisti possono usare le note per comporre la musica, gli artisti allo stesso modo possono usare i colori e le forme.Nelle sue opere parte sempre dalla realtà per poi però allontanarsene poco a poco, gli oggetti che sceglie di rappresentare  sembrano dissolversi in macchie colorate che ne diventano protagoniste assolute. Il colore è la chiave di volino dei suoi quadri, ad ogni colore corrisponde un significato, mai casuale. Bellissimo il significato che nell’opera “Lo spirituale dell’arte” attribuisce ad ogni colore che descrive in base alle sensazioni e alle emozioni che suscitano nello spettatore, paragonandoli a strumenti musicali

Il giallo: dotato di una follia ricca di vitalità viene paragonato al suono di una tromba, di una fanfara. Il giallo indica anche eccitazione quindi può essere accostato spesso al rosso.

L’azzurro: è il blu che tende ai toni più chiari, è indifferente, distante ed è paragonabile al suono di un flauto.

Il rosso: è caldo, vitale, vivace, irrequieto ma diverso dal giallo, perché non ha la sua superficialità. L’energia del rosso è controllabile, quella del giallo più libera. Il rosso medio è profondo, il rosso scuro è più meditativo. È paragonato al suono di una tuba.

L’arancione: esprime energia, movimento. Paragonato al suono di una campana o di un contralto.

Il verde: è mobilità in una assoluta quiete, soltanto verso il giallo acquista energia.. Paragonato ai suoni di un violino.

Il viola:  è instabile ed è molto difficile utilizzarlo nella fascia intermedia tra rosso e blu. È paragonabile al corno inglese, alla zampogna, al fagotto.

Il blu: è il colore del cielo, è profondo; quando è intenso suggerisce quiete, quando tende al nero è drammatico, quando tende ai toni più chiari le sue qualità sono simili a quelle dell’azzurro, se viene mischiato con il giallo lo rende malto. E’ associato al suono del violoncello.

Il grigio: è l’equivalente del verde che rappresenta la quiete, ma mentre il verde racchiude l’energia del giallo, nel grigio c’è mancanza di movimento.

Il marrone: si ottiene mischiando il nero con il rosso ma l’energia di quest’ultimo è soffocata.

Il bianco è dato dalla somma di tutti i colori, ma una somma  in cui tutti i colori scompaiono.

Il nero è mancanza di luce, è un non-colore.

kandinsky 2Voglio concludere questo ricordo di un grande artista con una sua poesia intitolata “Vuoto

Sinistra, in alto nell’angolo, un puntolino.

destra, nell’angolo in basso, altro puntolino.

E al centro niente di niente.

E niente di niente è tanto, tantissimo.

In ogni caso assai più di qualcosa

2 thoughts on “Diritto alla cultura: Kandinsky, i colori come strumenti musicali

  1. Complimenti per la presentazione della vita e del pensiero di questo grande artista. Avete posto l’accento sul legame tra musica e pittura, che definiremmo il nodo fondamentale dell’arte di Kandinsky.
    C’è una piccola opera che vorremmo segnalarvi sull’argomento, un racconto che accende i riflettori proprio su Kandinsky e sullo “Spirituale nell’arte” attraverso il mezzo del gioco e del coinvolgimento diretto del lettore; scritto da una nostra socia, l’abbiamo messo a disposizione gratuitamente nel nostro spazio web.
    Certi che vi possa interessare, vi lasciamo il link diretto: http://www.portodarti.it/ilrisveglio_kandinsky.html
    e quello alla pagina Facebook dove scambiare commenti sul tema: https://www.facebook.com/kandinskyconspiracy

    Provate e… fateci sapere la vostra opinione!
    Grazie mille e buon proseguimento col vostro ottimo lavoro divulgativo.

    Porto d’Arti – Associazione Culturale

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