Una meditazione a “Cuore nudo”

SAGGIO DI ROBERTO BOLDRINI

copertina-a-cuore-nudoANCONA – di Veronica Mercatali – Un lungo racconto in cui l’autore accompagna e rende partecipe il lettore del suo percorso di vita, dei dubbi e dei conflitti giovanili, e della necessità di trovare una via più profonda che risponda alle proprie esigenze interiori. Fino alla scoperta un po’ casuale di un libro sul Buddismo che dispiega piano piano innanzi ai suoi occhi un orizzonte più ampio, e un nuovo modo di percepire sé stesso e il mondo. Fino all’inizio e al pieno compimento di un cammino interiore e spirituale concretizzatosi nella pratica dello Zen presso ilmonastero di Camaldoli, approfondita in India con il maestro Mooji, e in un continuo impegno di meditazione. Un racconto, una indagine su di sé che Roberto Boldrini, psicologo e psicoterapeuta originario di Senigallia, propone con efficacia, coinvolgendolo nel profondo il lettore, in “Cuore Nudo”, edito da “La parola”. “Ricordo che una volta, mentre andavo dal barbiere, guardando i cartelli stradali improvvisamente scoppiai a ridere, con un profondo senso di leggerezza, perché quei cartelli non indicavano più niente. La segnaletica stradale mi appariva come un gioco per bambini!”, scrive Boldrini.Spiegando come quella circostanza gli consentì un’inattesa apertura percettiva: la rivelazione di un certo non senso delle cose alle quali solitamente appiccichiamo un determinato significato. Ovvero, gli oggetti deconcettualizzati vengono spogliati rivelando la loro reale natura; ciò che Castaneda definisce “Fermare il mondo”. Esperto psicoterapeuta, Boldrini, ma critico nei confronti della psicoterapia. Che secondo lui, pur essendo un importante strumento di conoscenza,è unascienza frammentaria, insufficiente nel risolvere i disagi e i conflitti interiori personali ed esistenziali, poiché confinata nel ristretto ambito dello psichico e del mentale, sede dei condizionamenti e di ciò che assorbiamo dall’ambiente. Per Boldrini, la psicoterapia, basandosi essenzialmente sul verbale, a volte non fa altro che rinforzare il mentale, mantenendo inalterate le difese attraverso le quali evitiamo di entrare in contatto con noi stessi, col nostro vero “Sé”. Secondo le convinzioni maturate dall’autore, noi non siamo quello che pensiamo, la nostra essenza profonda va oltre i nostri pensieri e le nostre convinzioni che rimangono in superficie, ai margini di noi stessi. La nostra intima e autentica essenza va oltre le nostre opinioni, oltre il nostro limitato “Io”, causa della gran parte delle umane sofferenze. Mentre gli ideali e le opinioni cambiano, nonostante il susseguirsi delle vicende della nostra vita, il nostro “Sè profondo” rimane fermo, calmo e sereno come il centro di un ciclone. Occorre entrare dunque in contatto con il centro nostro cuore, metterlo a nudo, per diventare sorgente d’amore, un amore impersonale e senza oggetto che va oltre il rapporto tra due persone. In tal modo anche le relazioni personali diventano più autentiche e soddisfacenti, acquisiscono un significato più profondo, liberandosi dalle false aspettative e dagli egoismi personali. Durante il suo cammino spirituale l’autore fa la scoperta di quello che potremmo definire il proprio lato “femminile”. Acquisisce la consapevolezza che l’esperienza spirituale spesso ha a che fare con uno stato interiore di accoglienza e percettività, qualità tendenzialmente “femminili”. Pensiamo a Papa Luciani, quando disse che “Dio è mamma”, suscitando forti perplessità nel mondo cattolico. Per Boldrini Dio è l’unicità che trascende la dualità, è sia padre che madre. La spiritualità non è un concetto astratto, né una questione di fede, ma uno stato interiore di cui fare esperienza e da incarnare nella vita quotidiana. E’ questo il cuore nudo a cui Boldrini fa riferimento; l’essenza pura che si cela in noi stessi – soffocato dai tanti strati della nostra personalità “mondana” – a cui dobbiamo ritornare come alla nostra unica vera dimora. “Cuore nudo” ci ricorda che lo Zen, lungi dall’essere una pratica ascetica che allontana dal reale, improntata alla rinuncia è alla mortificazione del corpo, è uno stile di vita da portare nel quotidiano, nelle relazioni e nelle piccole cose di ogni giorno, con semplicità e apertura d’animo: perché quando si entra in contatto col proprio cuore ogni piccola cosa si ammanta di una luce nuova; ogni giorno, anche se apparentemente uguale all’altro, diventa una scoperta e un’avventura.Questo saggio profondo e piacevolissimo da leggere è un invito a ricordarci chi siamo. A ritornare nel nostro cuore, sorgente primaria ed unicavera dimora. “Cuore nudo” è acquistabile presso la libreria “Feltrinelli” di Ancona e nel sito web www.ilgiardinodeilibri.it

(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Back To Top