Un libro per scoprire la regione al plurale

FORSE NON TUTTI SANNO CHE NELLE MARCHE

– ANCONA – di Alessandra Milzi –

Se siete assetati di curiosità sulle Marche, lasciatevi tentare, come fosse un bicchiere d’acqua fresca, dall’ultimo libro di Chiara Giacobelli, scrittrice e giornalista anconetana, che con il suo “Forse non tutti sanno che nelle Marche…”, edito da Newton Compton, tenta un viaggio avventuroso  nel passato e nel presente della sua regione, che tanto ama, portandone alla ribalta particolari, storie inedite, misteri, aneddoti storici e luoghi sconosciuti. Piacevolissima è la prefazione di Cesare Catà, compagno di viaggio della Giacobelli durante la stesura del libro, il quale evidenzia una spiccata caratteristica del marchigiano “desideroso, per destino, di fuga, di trascendenza, di assoluto eppur così telluricamente ancorato alle cose, alla concretezza della terra”. Il marchigiano, si strugge perché nel “recinto lieve e lieto di monti-colline-mari soffoca, ma poi crepa di nostalgia non appena da quel recinto evade”. A chi non è successo almeno una volta, in questa nostra piccola regione, di sentirsi escluso dal mondo perché la vita sembrava si stesse svolgendo altrove, per poi scoprire lucidamente, una volta varcato il confine, che la vera vita se l’era lasciata alle spalle? Forse su questo fa leva l’autrice, che col suo libro ci racconta, come scrive Catà, “cose straordinarie che, timide si ritraggono allo sguardo, per poi schiudersi all’attenzione di chi, l’anima complice di quella timidezza, sia in grado di riconoscerle”.  La Giacobelli indaga in profondità e con precisione tematiche culturali, artistiche, ambientali e storiche. Ci racconta le vicissitudini delle famiglie più celebri del passato, quelle dei personaggi che hanno saputo in qualche modo distinguersi, i luoghi meno noti e gli itinerari più insoliti, le visite ai musei da non perdere, come pure opere d’arte di grande valore, seppur non sempre citate dalle guide tradizionali. E così molti di noi scopriranno fra le righe l’esistenza della particolarissima e gustosa mela rosa dei Sibillini, della casciotta di Urbino (’il formaggio preferito da Michelangelo), dell’ottimo vino prodotto nell’antichissima cittadina di Falerone (FM). Alcuni ricorderanno che a Pesaro nacque la diva del Bel Canto del Novecento, Renata Tibaldi, la “voce d’angelo”, così come la definì il maestro Arturo Toscanini. O si compiaceranno nell’apprendere che Federico da Montefeltro realizzò la più importante biblioteca del Rinascimento, il cui patrimonio (purtroppo solo in parte salvato) costituisce ancora oggi il nucleo di maggiore interesse di tutta la Biblioteca Apostolica Vaticana. Nel libro potremo anche trovare lo stimolo per visitare borghi e cittadine incantevoli come Offida (AP) e Smerillo (MC), o il particolarissimo ed unico al mondo museo dei colori naturali “Delio Bischi”, situato  all’interno dell’Abbazia di San Michele Arcangelo a Lamoli, piccolo paese al confine fra Marche ed Umbria.

Un buono ed originale lavoro di ricerca, questo della Giacobelli, che segue alle sue due precedenti pubblicazioni “101 cose da fare nelle Marche almeno una volta nella vita” e “1001 monasteri e santuari in Italia da visitare almeno una volta nella vita”.

(articolo tratto da Urlo-mensile di resistenza giovanile)

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