Si alle nozze gay in Francia

24 APRILE ’13, PARIGI – In Francia sono da ieri lecite le unioni omosessuali e le coppie formate da due persone dello stesso sesso potranno anche adottare bambini. Sono queste le due grandi novità che fanno della Francia la quattordicesima nazione al mondo (l’ultima era stata la Nuova Zelanda) a riconoscere le nozze gay.

La legge del mariage pour tous (matrimonio per tutti) è passata con una maggioranza corposa (331 voti favorevoli, 225 contrari e 10 astenuti) e, poco prima di questo successo, che era nell’aria da tempo ormai, la ministra della giustizia Christiane Taubira aveva detto che i primi matrimoni gay potranno essere celebrati già a giugno, tra poco più di un mese: “Crediamo che le prime nozze saranno una cosa bella e porteranno un vento di gioia e che coloro i quali oggi vi si oppongono saranno disorientati quando verranno sopraffatti dalla felicità dei neosposi e delle famiglie”. Dopo il voto, la Taubira era raggiante: “Sono sopraffatta dall’emozione. Avete votato un testo bellissimo, generoso, che non toglie niente a nessuno – rivolgendosi ai deputati -, adesso dobbiamo parlare a coloro che si sono sentiti feriti, in questi ultimi giorni. Penso soprattutto agli adolescenti, forse smarriti nel clima rabbioso in cui si è svolto il dibattito. Se siete presi dallo sconforto, spazzate via tutto. Restate con noi e tenete la testa alta, perché non avete niente di cui rimproverarvi”, per chiudere con Nietzsche: “Le verità uccidono, quelle che si tacciono diventano velenose”.

Con la riforma, viene modificato l’art. 143 del codice civile francese, che disciplinerà l’unione in matrimonio delle persone, senza distinzione di sesso: “Il matrimonio – così reciterà – è contratto tra due persone di sesso opposto o dello stesso sesso”. Gli impedimenti al matrimonio rimangono gli stessi e riguardano principalmente l’età ed il grado di parentela.

Non mancano gli oppositori a questa novità. Più che per le nozze gay (che creano ugualmente molte proteste), l’indignazione in Francia scatta per la possibilità di adozione per le coppie omosessuali. Infatti, molti dicono che la Francia non sia pronta per la legalizzazione dii questo tipo di adozioni e il paese si mostra spaccato sul punto: l’opposizione di destra, nella persona del capogruppo  Ump, Christian Jacob, uscito ieri infuriato dopo il voto, si è già mossa per un ricorso al Consiglio Costituzionale francese prima della promulgazione della legge da parte del Presidente Francòis Hollande.

Mentre gay brindavano con champagne di fronte al Parlamento che stava approvando la nuova legge, il neonato movimento degli Homen, che fa l’eco alle Femen ucraine, ho bloccato il traffico con una decina di militanti che si proclamavano “uomini veri”: torso nudo, maschere bianche sul volto, bandiere tricolori e grandi cartelli per chiedere di nuovo un referendum che non verrà concesso. Nella notte ci sono stati scontri nelle varie piazze di Parigi, ma questo era uno dei 60 punti del programma con cui Hollande ha vinto le elezioni e, come dice una fonte dell’ Eliseo, “ormai è andata, il nostro testo è legge e ci aspettiamo che i contrari si rassegnino, non possono fare altro”.

Il prossimo passo in Francia, per quel che riguarda la riforma della famiglia, sarà la procreazione medicalmente assistita: un nuovo campo dove cultura, etica e morale andranno a scontrarsi e a confrontarsi, coinvolgendo le diverse concezioni di famiglia, dove non ci sarà più la semplice distinzione tra etero ed omosessuali.

MOSE’ TINTI

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