Progetto “Scholanova” a Varano di Ancona

UN CENTRO POLIFUNZIONALE ALLE EX ELEMENTARI

– Ancona – di Emanuele Garofalo –

F&D scholanocavaranoI banchi degli alunni si trasformano in banchi artigiani, le aule didattiche diventano classi dove imparare nuovi e vecchi mestieri. Lavori “giovani”, professioni del campo della cultura e amiche dell’ambiente. È il progetto “Scholanova” che il Comune di Ancona accoglie e rilancia per far rinascere le ex elementari di Varano. L’idea è partita dal basso, dai residenti della frazione, adesso Palazzo del Popolo punta ad ottenere i finanziamenti ministeriali per ristrutturare l’edificio abbandonato, immerso nel verde del Parco del Conero. E viene così scongiurata l’ipotesi di metterlo in vendita. Dopo tre aste andate deserte, senza che siano arrivate offerte d’acquisto, la Giunta ha tolto la scuola in disuso dall’elenco del patrimonio municipale alienabile. Una vittoria per gli abitanti della zona, che da oltre due anni si battono contro la speculazione immobiliare, contro la costruzione di nuove case al posto delle vecchie aule e per ottenere invece il recupero ad uso istruttivo, ricreativo e pubblico dell’ex scuola, candidandosi a cogestirne in concessione gli spazi. I residenti hanno dovuto far sentire la propria voce anche con una petizione firmata da quasi un migliaio di anconetani.

Ma come finanziare la “Scholanova”? Il Comune bussa alla porta del Ministero dei Beni Culturali e lo fa insieme ad altre 12 città. Con una delibera approvata il 25 marzo, la Giunta ha deciso di partecipare al progetto nazionale promosso dai Comuni associati al circuito dei Giovani Artisti italiani, un’idea che vede capofila Ferrara e Padova. Il progetto Giovani Artisti si propone di recuperare edifici abbandonati per farne incubatori di imprese culturali, ovvero luoghi di socialità dove sperimentare la nascita di nuove aziende. E qui si riallaccia il discorso con “Scholanova”, il progetto sponsorizzato dai residenti di Varano. “Scholanova” davvero, in prospettiva, perché scelta e designata dalla Giunta come l’immobile da ristrutturare coi finanziamenti statali. L’ex elementare può diventare dunque un laboratorio di piccole imprese artigiane, artistiche e culturali, dove imparare e mettere in pratica mestieri sostenibili economicamente ed ecologicamente, per dare un futuro ai giovani senza occupazione e valorizzare l’ambiente naturale, in linea con quanto chiesto a gran voce da chi quell’ambiente lo vive tutti i giorni. Adesso si aspetta la risposta dal Governo nazionale, che dovrà decidere se e quanto finanziare la proposta, poi il budget dovrà essere diviso tra le 12 città partner.

E se dovesse andàr male? Il circuito dei Giovani Artisti non si arrenderà: conta di riproporre l’idea anche in vista dell’Expo 2015 e del programma Europa Creativa della Comunità Europea. Il progetto di recupero della scuola di Varano sarà partecipato, gestito e condiviso con i residenti, perché l’idea è partita da loro”, assicura l’assessore alla Partecipazione democratica Stefano Foresi. A seguire da vicino l’operazione del circuito Giovani Artisti è stato l’assessore alla Cultura e alle Politiche giovanili Paolo Marasca: “Abbiamo pensato alla scuola di Varano perché vogliamo proporre qualcosa di fattibile e concreto. Se avessimo chiesto 20 milioni di euro per l’ex Mattatoio comunale sarebbe stato più difficile ottenere un risultato”. Ma per l’assessore, il merito della proposta non è solo quello di ristrutturare un immobile pubblico dismesso conservandone le finalità pubbliche, culturali e formative. Il progetto è pensato per essere un modello, replicabile anche da altre città”, spiega Marasca.

Insomma, chissà che “Scholanova” non possa “fare scuola” in tutta Italia, insegnando una storia di partecipazione e di riuso degli edifici pubblici per nuove, giovani e creative opportunità di lavoro.

(tratto da Urlo-mensile di resistenza giovanile)

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Back To Top