In letargo la Consulta Giovanile di Numana

L’ASSESSORE CALDUCCI: “INTERVERRO’”

x Fed foto letargo Consulta giovane dormeNUMANA (AN) – di Teresa Pompili – Organismo Consulta Giovanile di Numana (CGN), della serie “Chi l’ha visto?”. No, scherzi a parte, non c’è bisogno di scomodare la TV e rivolgersi alla nota trasmissione di RAI3. Fatto sta che dopo i primi due anni di attività, della Consulta si sono perse le tracce. Una specie di fantasma istituzionale. Dispiace, perché Numana – per usare un eufemismo – non sembra proprio “La città dei ragazzi”, quanto ad opportunità di svago, socio-ricreative e culturali. Dispiace, perché la Consulta è stata creata “per essere la voce di rappresentanza dei giovani, dando loro la possibilità di incontrarsi e proporre idee al fine di creare, sotto il diretto patrocinio del Comune, nuove iniziative volte a migliorare e rendere più partecipativa la vita comunitaria”. Così annuciava nel 2013 l’Amministrazione comunale allora guidata dal sindaco Carletti. Dalla fine del 2014 il nuovo Consiglio direttivo, composto come il precedente da giovani volontari, ha dato segni concreti di vitalità, ma solo fino ai primi mesi dell’anno scorso. Poi il “giallo-stallo”, durante l’attuale Amministrazione del sindaco Tombolini.

Un passo indietro. A quei primi mesi del 2015. I ragazzi del direttivo della Consulta – otto, tra presidente, vice presidente, segretario e consiglieri – hanno lavorato, organizzato eventi particolari e stimolanti, tali da richiamare l’attenzione e l’interesse della new generation locale. Alcuni esempi? Un incontro di sensibilizzazione sul tema abuso e dipendenza da droghe, ospite un ex tossicodipendente; un altro con una psicologa-sessuologa, per confrontarsi sui temi legati appunto alla sessualità, nel corso del quale sono emerse esperienze e punti di vista. Incontri, svoltisi in Biblioteca, che hanno riscosso un buon successo di pubblico. Poi il mezzo flop di alcune cineproiezioni. Infine lo stato letargico della Consulta. In realtà, il presidente del consiglio direttivo CGN, Fillippo Santinelli, e un altro membro del consiglio “son desti”, hanno risposto alle telefonate di Urlo. Ma non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, senza spiegare il perché del loro sostanziale mutismo sui motivi del Consulta-letargo. E a questo punto il giallo diventa più giallo. E’ un giallo anche per l’assessore comunale alle Politiche giovanili, Gabriele Calducci, nonché responsabile della CGN. “La realtà della Consulta Giovanile è in situazione di stallo, nonostante alcune attività che i ragazzi hanno proposto all’inizio dell’anno scorso siano andate molto bene”, ci ha confermato. E poi cos’è successo? “Probabilmente gli impegni personali dei membri del consiglio direttivo, vuoi il classico lavoretto estivo, vuoi l’università, hanno loro impedito di procedere con altre iniziative. E ammetto che non ho provato ad insistere per farli uscire da questo stato, come dite voi, letargico”. Uno stato di letargo cronico, non ci stupiremmo se qualcuno chiedesse al direttivo della Consulta di dimettersi… “Non mi piace parlare di dimissioni. Ma io e l’Amministrazione ci impegneremo ad indire un incontro con il consiglio direttivo entro breve, per far riflettere i ragazzi sulla loro inattività ed invitarli a proseguire. Sicuramente tra qualche mese riprenderanno l’attività”.

Meglio tardi che mai. Ottimista, l’assessore. Le riunioni del direttivo si svolgono nei locali del Centro di Aggregazione Giovanile (CAG) di Marcelli di Numana, un altro organismo voluto dal Comune, che pare funzioni molto bene. Speriamo che l’aria frizzante che tira al CAG spinga finalmente la Consulta Giovanile verso un progressivo e propositivo risveglio.

(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)

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