Il decreto antiviolenza negli stadi diventa legge

MARTEDI’ IL SENATO APPROVERA’ IL TESTO CHE INASPRISCE LE PENE E AUMENTA I POTERI DELLE AUTORITA’ DI SICUREZZA

di Mosè Tinti (Avvocato)

ROMA, 4 OTTOBRE 2014. downloadDopo gli incresciosi episodi della finale di Coppa Italia della scorsa stagione calcistica, il Consiglio dei Ministri h discusso ed approvato ad agosto un decreto legge relativamente al quale il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Del Rio, aveva sottolineato “il lavoro utile per riportare le famiglie negli stadi”.
Tra gli altri provvedimenti, è previsto l’allungamento fino ad otto anni per il DASPO individuale, l’ applicazione del divieto di accesso alle manifestazioni sportive ad un numero maggiore di reati, il potere per il Ministro dell’Interno di vietare le trasferte ad un’intera tifoseria fino a due stagioni, l’estensione dell’arresto differito fino a 48 ore, l’obbligo di firma e di sorveglianza speciale per i recidivi, il “DASPO al branco” o di gruppo, che si può estendere fino a a tre anni.
Un’altra novità è l’introduzione in via sperimentale della pistola elettrica Taser, che verrà data in dotazione alla Polizia, in seguito all’emendamento di Gregorio Fontana (Forza Italia). I Taser sono dati in dotazione a molte polizie nel mondo, ma sono stati spesso oggetto di critiche in quanto immobilizzano il soggetto grazie ad una scarica elettrica.  E preoccupazione è stata espressa in questo senso da Amnesty International, che ha sottolineato come, tramite il portavoce Riccardo Noury, che “dal 2001, data di acquisizione dei taser in USA e Canada, i morti sono stati 864, ed il 90 % di questi era disarmato. Studi medici dimostrano come persone che soffrono di disturbi cardiaci, o in particolari stati di alterazione emotiva e sotto sforzo, possono perdere la vita o riportare gravissime conseguenze se colpiti da quest’arma”.
Ulteriori critiche sono sorte dopo il tweet del Presidente Renzi sulla necessità, da parte delle società di calcio, di contribuire in modo diretto alle spese per la sicurezza. Il testo, infatti, prevede che una piccola percentuale degli incassi delle partite venga impiegata per contribuire al pagamento degli straordinari delle forze dell’ordine impegnate negli stadi pù caldi. 
Il premier ha fatto presente che è ingiusto il meccanismo per cui attualmente ricade su tutti i contribuenti una spesa dovuta nella maggior parte dei casi a delle inadempienze clamorose da parte delle società stesse, le quali però hanno optato per una chiusura brutale, minacciando lo sciopero qualora l’esecutivo andasse fino in fondo. Tuttavia, questo problema meriterebbe di essere affrontato in maniera più approfondita, se solo si tiene conto di quanto accaduto poche settimane fa all’ Olimpico di Roma, quando è stato necessario l’intervento della polizia per contenere gli eccessi dei tifosi del CSKA Mosca in curva. E non si può parlare di problemi di bilancio per le società sportive, perchè la spesa cui si chiede loro di far fronte sarebbe quella di circa 20 milioni di euro da dividere tra tutte le società professionistiche.

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