“Field Fest”, campa live rock che l’erba cresce…

MEGAPARTY IL 19 LUGLIO NELLA CAMPAGNA JESINA

– Jesi (AN) – di Giampaolo Milzi –

F&D image Field FestRock live sferzante, coinvolgente e molto festaiolo e liberatorio, reso ancora più suggestivo dalla splendida eco-cornice che lo inquadra nel verde campagnolo della zona Montegranale, a un tiro di schioppo chitarristico da Jesi. Intende mantenere la promessa di emanare buone e selvagge vibrazioni, rilanciando la sua migliore tradizione, l’edizione 2014 del “Field Fest, in programma il prossimo 19 luglio. Appuntamento a partire dalle 18 e fino a tarda notte nei prati di fronte all’Osteria del Ciliegio (via Bagnatora 22bis), e non solo e specialmente concerti: musica dalla consolle, servizio drink & food, nutrimento per le orecchie, corpo, anima-cuore e mente anche grazie a stand associazionisti. Un festival che ha come comune denominatore le atmosfere conturbanti create da psychrock, stoner, doom, post rock, sludge e generi affini. Su due palchi si alterneranno gruppi e artisti di rilevanza nazionale e internazionale e ottimi djs: dalle 18 i Lucusta (blues core da Roma), Terenzio Tacchini (desperate-punk/blues-onemanband da Fano); dalle 22 il turno di Ornaments (spiritual drone-core da Bologna), Palmer Generator (psych post stoner da Jesi), The Whirlings (psych stoner & post rock da L’Aquila) e Spirale (funeral sludge grunge da Civitanova); a curare le selezioni in consolle, Valiu Voodoo (brani rock’ ’60,’70 stoner) e Spaghetti Noise (trash’n’roll). Da sottolineare poi col pennarello giallo fosforescente la maxi grigliata di mezzanotte e il gran light show.

Il festival è ad ingresso rigorosamente gratuito e mette a disposizione bar all’aperto e al coperto, possibilità di cenare, free camping, parcheggio gratuito. Free space anche per bancarelle di distribuzioni, artigianato e autoproduzioni: dischi, libri, fanzine, poster, magliette, oggettistica.

Una storia relativamente breve, ma intensa, calamitante e sempre più in crescendo, quella del Field Fest. Nasce nel 2011 come festival, diciamo così, un po’ abusivo tra le campagne dell’anconetano – spiegano i giovani che l’hanno tenuto a battesimo – ad opera di Tommaso Palmieri (Palmer Generator, 0099) ed Emanuele Aquilanti (0099, Betty’s Back) e più in generale dalla collaborazione di musicisti appartenenti a band quali A.N.O. Palmer Generator e 0099, le quali infatti partecipano alla prima e più selvaggia edizione”. Dopo la “pausa” del 2012 si ritorna nel 2013 con ben 2 atti (il primo a giugno ed il secondo ad agosto) entrambi presso lo Zen, Moie di Maiolati (AN), con Tommaso ed Emanuele sempre all’organizzazione accompagnati dal fondamentale supporto di Alessandro Fiordelmondo (ANO). La “formula abusiva” questa volta è abbandonata ma lo spirito DIY rimane vivo, le band invitate crescono di numero e la qualità si impone come fattore determinante, così il festival aumenta di portata riscuotendo in entrambi gli atti un gran successo. Si arriva così al 2014 più carichi che mai, con una nuova edizione da sfornare, questa volta ancor più in grande stile. Il nucleo organizzativo fondamentale si appoggia ora ai Palmer Generator con la determinante collaborazione di Marco Papini, Andrea Sopranzi e Daniela Carboni.

Per informazioni varie: tel. 327/5890075 (Michele) , 348/9337818 (Tommaso)

 

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