Diritto alla Salute – Arriva la primavera e le allergie sono in agguato

CON L’ARRIVO DELLA NUOVA STAGIONE ARRIVANO LE ALLERGIE: CONOSCIAMOLE MEGLIO

del dottor Giorgio Rossi

allergie-bambini-pollineInizia la Primavera, ma per molte persone non rappresenta la bella stagione del risveglio che tutti amiamo; per molte persone inizia una stagione difficile a causa delle allergie. Sempre più persone soffrono di allergia,nel nostro Paese più di 2 milioni, e a tutte le età comprese le fasce anagrafiche sopra i 40 anni, comunemente ritenute esenti, mentre bambini e ragazzi sotto i 18 anni sono da sempre i più colpiti.

 L’allergia è dovuta ad una anomala attivazione, in senso iperfunzionante, del sistema immunitario. Quello che rappresenta la valida difesa dell’organismo agli “attacchi” di varia natura, diventa causa di malattia. L’ingresso nell’organismo o il semplice contatto di una sostanza genericamente di natura proteica, chiamata allergene, del tutto innocua per una persona normale, provoca nell’allergico una iperproduzione dell’anticorpo specifico, rappresentato da immunoglobuline IgE, che si legano alla superficie cellulare liberando sostanze come istamina, bradichinina e serotonina responsabili dei vari sintomi con cui la reazione allergica si manifesta in base alla sede dei tessuti interessati. Così se l’allergene viene inalato si configureranno segni clinici definiti come allergie di tipo respiratorio, se l’allergene viene in contatto con i tessuti dell’apparato digerente si manifesteranno allergie alimentari, mentre se il contatto avviene attraverso la cute si manifesteranno allergie cutanee.

L’allergia è una malattia influenzata dai fattori genetici nel senso che si eredita la generica predisposizione; il rischio di sviluppare un’allergia aumenta con l’aumentare del numero dei parenti affetti dalla patologia, anche se si può cambiare tipo di sostanza a cui si è allergici.

Anche i fattori ambientali rivestono un ruolo importante nell’insorgenza della malattia e si può affermare che siano più colpiti da allergie coloro che appartengono a ceti alti, sono figli unici, vivono in aree urbane e mantengono alti standard igienici.

In primavera le sostanze maggiormente coinvolte nel causare allergie sono i pollini soprattutto quelli provenienti da graminacee, nocciolo, pioppo, salice, betulla, cipresso, olmo, quercia faggio,ortica e tarassaco. I sintomi sono quelli a carico dell’apparato respiratorio con la rinite allergica o febbre da fieno caratterizzata da naso chiuso e che cola, respiro dalla bocca, prurito al naso, arrossamento oculare e lacrimazione con palpebre gonfie ( congiuntivite allergica), starnuti spesso ripetuti più numerosi nei giorni di fioritura e soprattutto mattutini, che possono presentarsi in tutte le condizioni in cui la persona allergica respira i pollini. In tali condizioni si può arrivare all’asma con tosse, mancanza di fiato, dispnea e respiro sibilante.

Oltre ai pollini a scatenare questo tipo di allergia concorrono anche altri fattori indipendenti dalla stagione primaverile, come gli acari della polvere domestica, animali da compagnia (cani e gatti, porcellini d’India, conigli, ma anche volatili e cavalli). Altri tipi di allergia non strettamente legati alle stagioni sono le allergie alimentari caratterizzate da disturbi gastrointestinali come diarrea, dolore di stomaco, nausea e vomito, perdita di peso, associati all’assunzione di particolari cibi come uova, latte, grano,semi di soia,crostacei, arachidi, nocciole ed altra frutta secca, alcune verdure e frutta come fragole,pesche, susine, albicocche, kiwi. Possono colpire sia i neonati e bambini, sia gli adulti e non sempre sono di facile diagnosi, in quanto esistono numerose altre cause possibili di disturbi gastrointestinali simili, come ad esempio la celiachia o intolleranza al lattosio.Se le manifestazioni allergiche si manifestano a livello della pelle abbiamo l’allergia cutanea con l’eczema e l’orticaria. Il primo si manifesta più frequentemente per contatto diretto dell’allergene sulla cute e provoca pelle secca, prurito ed eruzioni cutanee. Fattori scatenanti sono gli acari della polvere domestica,animali da compagnia, ma anche alcuni cibi come uova, latte,pesce, grano, arachidi, semi di soia, nocciole; nei bambini l”eczema è legato ad un maggior rischio di sviluppare riniti o asma nell’età adulta.

L’orticaria pur manifestandosi con sintomi cutanei, come ponfi localizzati su qualsiasi parte della pelle, di color rasa, intensamente pruriginosi, non è un’allergia da contatto, ma le cause sono varie e sono da ricercare tra alcuni cibi del tipo noccioline, crostacei, uova, latte , tra alcuni farmaci, specie antibiotici, ma può essere scatenata anche da stimoli fisici diretti quale temperature estreme, acqua, sole, esercizio fisico ed anche dallo stress.

Una particolarmente grave forma di allergia è rappresentato dalla reazione anafilattica rappresentata da una reazione acuta che si manifesta rapidamente entro 5-15 minuti dopo l’ingestione di un cibo,l’assunzione di un farmaco, l’infusione di un mezzo di contrasto radiologico, in genere a base di iodio, a scopo diagnostico o dopo la puntura di api o vespe. Può presentarsi con sintomi lievi come prurito e formicolio intorno la bocca, eruzioni cutanee tipo orticaria che poi rapidamente si aggravano con la comparsa di gonfiore in bocca e gola, difficoltà respiratoria, mancanza di fiato fino allo shock che richiede un intervento terapeutico d’urgenza.

Oltre ai sintomi sopra brevemente riportati che fanno sospettare la presenza di allergia, la diagnosi di certezza si ha con l’esecuzione di alcuni tests che permettono anche di individuare l’allergene responsabile. I più utilizzati sono il PRIST (Paper Radio Immuno Sorbent Test) e il RAST (Radio Allergo Sorbent Test) che sono semplici esami di sangue; con il primo si evidenzia la presenza di immunoglobuline IgE (anticorpi), un aumento del valore significa presenza di allergia; con il secondo invece si cerca l’anticorpo specifico verso gli allergeni ritenuti probabili responsabili, pertanto può identificare il fattore scatenante la malattia. Poi ci sono i test cutanei rappresentati sopratutto dal Prick test e Patch test. Il primo consiste nell’iniettare sottocute sull’avambraccio una goccia dell’estratto allergenico; in caso di allergia verso quella determinata sostanza compare un ponfo rosso pruriginoso. Il secondo, utilizzato in caso si sospetti una allergia da contatto, consiste nell’applicazione sulla cute del dorso di un cerotto contenente vari dischetti di cellulosa ove vengono deposte le sostanze allergeniche e dopo 24-48 ore il cerotto viene rimosso e si controlla la presenza di rossore, papule e vescicole che stanno a significare allergia.

Il trattamento terapeutico consiste, qualora individuato l’agente responsabile dell’allergia, nella desensibilizzazione tramite vaccino specifico a dosi progressivamente maggiori. Questo vale soprattutto per le allergie inalatorie, ma in Centri particolarmente specializzati vene usato anche per le allergie alimentari.

Per controllare i sintomi sono indicati gli antistaminici che inibiscono i recettori H1 dell’istamina, i cortisonici sia per via sistemica , ad esempio nell’asma, sia anche per uso locale come spray nasali e bronchiali e anche come pomate o creme associato a unguenti negli eczemi, il solbutamolo come spray nasale.

Adottare anche norme di prevenzione, specie per i pollini, come evitare di uscire in giornate secche e ventose, in cui la concentrazione di pollini nell’aria è maggiore,evitare di far arieggiare gli ambianti durante le ore più calde della giornata , evitare l’asciugatura di panni all’aperto perché si possono riempire di granuli pollinici, fare docce e lavare quotidianamente i capelli perché tra questi restano intrappolati i granuli pollinici, in auto viaggiare con finestrini chiusi e preferire i climatizzatori con filtri antiallergici,evitare le zone di campagna o montagna preferendo il mare ove la concentrazione dei pollini è minore, comunque consultare nei vari siti web il “meteo del pollini” ove vengono indicate le concentrazione nelle vaie aree geografiche.

 

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