Bovino solidale, acquirenti consapevoli

I DETTAGLI DEL PROGETTO AD ANCONA
  

 – ANCONA/SASSOFERRATO – Il progetto Bovino Solidale coinvolge piccole e medie aziende della parte alta della Provincia di Ancona, quelle più diffuse, fortemente legate al territorio, sensibili alle sue pressioni e responsabili verso di esso Il progetto, che verrà presentato alla Casa delle Culture, ad Ancona (via Vallemiano 46) il 16 ottobre alle 21,15, vuole offrire agli allevatori quei servizi necessari a metterli in grado di effettuare vendita diretta, lasciandoli protagonisti e facendo entrare nelle loro aziende i margini di trasformazione e commercializzazione che solitamente vanno in tasca ad altri. L’obiettvo è la creazione di un Centro presso il Mattatoio Comunale di Sassoferrato, gestito dalla coop Efedra. Gli allevatori che devono portare i loro bovini presso un centro autorizzato alla mattazione, a progetto funzionante, senza ulteriori trasporti della carne potranno sezionare il loro animale presso il laboratorio del Mattatoio di Sassoferrato e predisporre dei “pacchi” di carne da offrire agli acquirenti. Inoltre potranno usufruire dei servizi informatici di informazione-prenotazione offerti sempre all’interno del centro per vendere direttamente il loro bovino.

Nella alta valle dell’Esino sono concentrati allevamenti di pregio che fanno largo ricorso al pascolo libero. Già nel 2003 una indagine mostra in Italia come gli allevatori di questo tipo non riescono a remunerare dignitosamente il loro lavoro: sono stretti in un vortice che impone prezzi bassi, scarsa qualità, concorrenza da importazioni a scapito della salute dei consumatori e dell’ambiente (ricordate la mucca pazza?).

Gran parte del valore della carne bovina venduta ai consumatori passa in mano agli intermediari, a chi trasforma e a chi commercializza. Di conseguenza, nelle Marche, tra il 2003 e il 2005, le aziende con allevamento sono diminuite da 4000 a 2900. La cessazione dell’attività di allevamento in pascolo libero causa un impoverimento economico e culturale del nostro territorio, si viene e a perdere un modus operandi e capacità di gestionali non facili da rimpiazzare. Ma con la crisi e la globalizzazione molti acquirenti (non semplici consumatori) iniziano ad aprire gli occhi, e con la realizzazione del Centro a Sassoferrato si crea una nuova possibilità di vendita diretta dove l’allevatore diventa protagonista, utilizzando i mezzi informatici per vendita e logistica. E viene privilegiato l’acquirente, grazie alla trasparenza delle informazioni su un prodotto sempre più vicino al Km0

I promotori di “Bovino solidale” hanno organizzato

incontri tra gli allevatori bovini per spiegare il progetto e scambiare idee sui modi per svilupparlo. portarlo avanti.

Sono state raccolte le prime adesioni tra gli allevatori della sona di Sassoferrato ed è stata coinvolta l’Amministrazione comunale locale proprietaria del Mattatoio. Che ha realizzato il progetto per il laboratorio, lo ha sottoposto al parere dell’Asur ed ha previsto lo stanziamento dei fondi per la realizzazione della struttura (lavori non ancora iniziati).

E’ in allestimento presso il sito della coop Efedra una sezione dedicata al progetto Bovino Solidale, che presenterà gli allevatori aderenti, darà informazioni su ogni bovino che sarà venduto, permetterà agli acquirenti di prenotare on-line i “pacchi” e raccoglierà idee, suggerimenti, dubbi e critiche.

Con gli allevatori aderenti si sta sperimentando “in piccolo” il sistema, vendendo alcuni capi bovini sezionati presso il laboratorio di un allevatore locale, che può lavorare soltanto pochi capi l’anno.

Al variegato mondo degli acquirenti consapevoli, che comprende chiunque desideri carne selezionata e di ottima qualità’, si propone la creazione di relazioni con gli allevatori, tramite visite, comunicazioni ed anche acquisti calibrati; queste “spinte” aiuteranno gli allevatori ad avere aziende ben dimensionate, autonome per l’alimentazione del bestiame, rispettose dell’ambiente, della salute dei bovini e di quella degli acquirenti

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