Ancona, ciak da Urlo per film su Cimetta

RIPRESE NELLA REDAZIONE DEL GIORNALE

xFed immagine film Cimetta da Urlo– ANCONA – di Elena Casaccia – Una lunga avventura, quella del film su Cimetta, iniziata più di un anno fa, subito dopo gli eventi realizzati, a 25 anni dalla sua scomparsa, per ricordarne carriera e i successi. Tanti gli attori sottoposti a provino, le maestranze coinvolte e le location esaminate. Tra queste non è sfuggita allo scenografo del film la redazione di Urlo-mensile di resistenza giovanile, una perfetta ambientazione vintage che lunedì 5 ottobre ha consentito di ricreare una scena con un Roberto Cimetta ventenne, interpretato da Corrado Fortuna, che fa le prove di teatro in casa. Un appartamento, quello al civico 61 di corso Amendola ad Ancona, messo a disposizione dal direttore di Urlo, Giampaolo Milzi, molto “vissuto”, straripante di libri, giornali, riviste, fanzine, volantini, cartoline, dischi in vinile e vecchi giradischi, soprammobili del formidabile, creativo e movimentista periodo a cavallo fra fine anni ’60 e inizio ’70 in cui è ambientata parte del film.

“La leggenda di Bob Wind” si ispira alla vita di Roberto Cimetta, attore, regista e ideatore di alcuni festival internazionali di teatro (Polverigi e Lisbona), scopritore di grandi artisti, scomparso nel 1988. A lui è dedicata la creazione del “Roberto Cimetta Fund” con sede a Parigi, un’organizzazione internazionale che sostiene la mobilità degli artisti nel Mediterraneo. Molti quelli che ancora lo ricordano e che sono stati intervistati nel corso di quest’anno di preparazione, tra tutti Roberto Benigni, che ha evocato gli esordi di Roberto, quando abitavano insieme a Roma in Vicolo del Cinque, entusiasta che qualcuno avesse deciso di ricordarlo e di raccontare un’epoca così piena di fermento.

Il film, diretto da Dario Baldi, ha inizio con la ricerca di una giornalista francese, interpretata da Lavinia Longhi, che si appassiona alle vicende di Cimetta e ripercorre alcuni momenti del passato tra gli anni ’60 e ’80, illuminando la dimensione privata del protagonista e la dimensione pubblica di una provincia quieta che vuole uscire dai propri schemi.

Il progetto, realizzato dalla società anconetana Guasco in coproduzione con la Frog & Roll S.r.l. di Roma, che curerà tutta la parte della postproduzione, è sostenuto, attraverso l’intervento di Marche Film Commission – Fondazione Marche Cinema Multimedia, dalla Regione Marche con risorse dell’Unione Europea – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale ed ha ottenuto anche il sostegno economico di Trentino Film Commission, Comune di Rovereto, Comune di Folgaria. Molti gli sponsor coinvolti: da La Marina Dorica, Autorità portuale, studio Carotti Rodriguez: Molti anche i partner, tra cui Hotel Seeport, Azienda del Carmine, Scolastica formazione cultura, Ki Art, Sida group/ TheHive, Bontà delle Marche, Conerobus, Bobeche, il Museo MART di Rovereto, l’APT Alpe Cimbra, APT Rovereto e Vallagarina, l’Hotel Alpino e l’Hotel Vittoria di Folgaria. Il film è patrocinato da Marche Teatro e festival INteatro, Comune di Ancona, Offagna, Polverigi e relative Proloco, Comune di Falconara.

Dopo le quattro settimane di riprese nelle Marche, tra Ancona, Polverigi e Offagna, cast e troupe si sposteranno per una settimana in Trentino, con splendide location come Rovereto, Folgaria, il Museo Mart e il percorso artistico di Arte Sella.

In primavera è prevista l’uscita nelle sale con una distribuzione della Mariposa Cinematografica di Roma. 

Un ringraziamento speciale a Giampaolo Milzi che ha aperto la sua casa e la redazione di Urlo per una giornata alla troupe e al cast del film.

(articolo tratto da Urlo-mensile di resistenza giovanile)

 

 

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