Un libro su 30 anni di lotta per la “ricostruzione rossa”

DA UNA PARTE DELLA BARRICATA” DI FOSCO GIANNINI

– Ancona – “Da una parte della barricata” è un’opera che mette al centro del suo interesse la lotta trentennale delle comuniste e dei comunisti, in Italia, volta al rilancio e alla ricostruzione del Pci. Una lotta dipanatasi lungo molte tappe: la battaglia contro la scelta di Achille Occhetto, e dei suoi subordinati colonnelli, diretta alla cancellazione del partito e proseguita contro le scelte “bertinottiane” volte al superamento dell’identità e dell’autonomia comunista del Partito della Rifondazione Comunista. Il libro è stato presentato il 20 settembre scorso ad Ancona, nell’accogliente locale della Libreria del Benessere, con l’intervento dell’autore Fosco Giannini, ex senatore, saggista, originario di S.Agata Feltria (RM) ma da tanti anni residente ad Ancona. L’incontro ha evidenziato come la lotta dei comunisti italiani sia ancora in atto. Volta a costruire l’unità dei comunisti e a riproporre, in questa fase e per il futuro, un unico e unito partito, di carattere internazionalista, antimperialista, anticapitalista, rivoluzionario, che si propone di essere all’altezza dei tempi e dell’odierno scontro di classe.

Nella serata alla “Libreria del benessere” si è parlato anche di un compagno molto amato dai comunisti di Ancona (e non solo) e troppo presto scomparso, Giancarlo Del Guerra. Di fronte ad un foltissimo pubblico, dopo l’introduzione di Rossella Sbarbati, moglie di Giancarlo, è stato Fosco Giannini a ricordare il compagno scomparso: “Era un uomo, un comunista, un compagno, caratterizzato da una profonda tenerezza, sensibilità, solidarietà e soprattutto da una grande gentilezza d’animo, oltreché da una severa e intransigente difesa dei propri valori, del proprio pensiero rivoluzionario”. “ Valori – ha proseguito Giannini – che quando segnano un uomo, una donna, trasformano quell’uomo, quella donna, in una sorta di anticipazione dell’umanità che vorremmo, quella del socialismo, della fine della ferocia, della concorrenza spietata tra uomini, quella dell’avvento della solidarietà e della fine dello sfruttamento. Quella dell’umanesimo comunista”. “Voglio dedicare a Giancarlo e a tutti voi – ha continuato Giannini – una poesia di Bertolt Brecht, una poesia che è propriamente la poesia per Giancarlo e che dovrebbe raccontare tutti gli uomini e le donne attraversati dalla rivoluzione, dal pensiero rivoluzionario. La poesia è questa: Piaceri: Il primo sguardo dalla finestra, al mattino / il vecchio libro ritrovato/ volti entusiasti/ neve/ il mutare delle stagioni/ il giornale/ il cane/ la dialettica/ fare la doccia/ nuotare/ musica moderna/ scarpe comode/ musica antica/ capire/ scrivere/ viaggiare/ cantare/ essere gentili ”. “ Essere gentili – ha detto ancora Giannini –, ciò che dovremmo e vorremmo essere sempre e, per citare ancora Brecht, non sempre abbiamo potuto essere e non sempre potremo essere, poiché durissimo e feroce è il nemico di classe, il nemico dell’uguaglianza e dei popoli: il fascismo, l’imperialismo, il colonialismo, il profitto, la spietatezza dei padroni, dei diversi padroni”. “ Giancarlo – ha sottolineato Giannini – è stato gentile e, insieme, si è battuto con determinazione per l’unità dei comunisti e per la riaffermazione di un pensiero e di una prassi comunista in Italia, nella fase più difficile per condurre questa battaglia”.L’autore di “Da una parte della barricata” ha proseguito descrivendo il suo libro, le lotte contro i “liquidazionisti del Pci” e, successivamente, del movimento comunista italiano. Soffermandosi poi, con forza, sull’esigenza centrale dell’oggi: “Riunire in un solo partito le comuniste e i comunisti del nostro Paese, costruendo una forza in grado di battersi contro le guerre imperialiste e il riarmo, contro le politiche iperliberiste dell’Unione europea (“La Grecia è vicina”) e contro il nanocapitalismo italiano, tanto straccione, tanto incapace di investire e competere con gli altri poli capitalistici europei e internazionali, quanto volto a mantenere il proprio saggio di profitto attraverso un’unica via: un giro di vite continuo contro la classe operaia e i lavoratori, abbattendo salari, diritti e stato sociale”.

L‘incontro alla “Libreria del benessere” è proseguito con due letture dal libro di Giannini (Laura Baldelli e Licia Fiordarancio, dell’ “Associazione Leggio”, le magnifiche lettrici), due letture di storie vere, storie di donne perdute e sfruttate, dal capitalismo internazionale e marchigiano.La bella serata si è conclusa alzando i bicchieri per un brindisi “a chi è sempre con noi”, il compagno Giancarlo Del Guerra, toscano, poi anconetano, internazionalista, pacifista, comunista.

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