Siria, sequestrati 4 giornalisti italiani

DAMASCO, 6 APRILE ’13 – L’inviato della Rai, Amedeo Ricucci, il fotografo Elio Colavolpe, e i free lance Andrea Vignali e Susan Dabous, italo-siriana, collaboratrice del “Foglio” e di “Avvenire”, sono stati sequestrati nel nord della Siria, vicino al confine con la Turchia. La Farnesina ha fatto sapere di aver attivato l’unità di crisi e di essere in contatto con i familiare dei quattro giornalisti, precisando che “l’incolumità dei connazionali è la priorità assoluta”. Dei quattro non si hanno più notizie dal 4 aprile scorso, sarebbero stati traditi dai loro accompagnatori appena passato il confine. Stavano lavorando su un reportage dal titolo “Silenzio, si muore” per il programma “La storia siamo noi”. Ogni sera sarebbero dovuti rientrare in territorio turco, in modo da rimanere sempre vicino alla frontiera tra i due Paesi. Fonti siriane hanno detto che i quattro venerdì erano nel villaggio di Yaqubiya in stato di fermo. Sembrerebbe che abbiano ripreso e fotografato postazioni militari sensibili e per questo sono stati arrestati. In Siria, numeri alla mano, sono stati 28 i giornalisti uccisi nel 2012. Dati che dimostrano come sia il Paese più pericoloso per i giornalisti. Nei giorni scorsi un imprenditore avrebbe annunciato alla tv siriana di offrire una generosa ricompensa a chi catturerà giornalisti stranieri delle reti Al-Jazeera e Al-Arabiya.

ELEONORA DOTTORI

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