Myanmar, arrivano i nuovi giornali liberi

MYANMAR, 01 Aprile 2013 – Oggi è un giorno importante per la Birmania, che conosce, dopo cinquant’anni di censura, i primi giornali liberi. E’ stata infatti liberalizzata la pubblicazione dei primi quattro giornali privati. La censura preventiva era stata applicata dal regime militare nel 1964, con la contestuale nazionalizzazione della stampa, arrivata fino ad oggi.

I neo-giornali fanno parte delle sedici pubblicazioni autorizzate finora dal governo, rispetto alle 25 testate giornalistiche che ne avevano fatto richiesta. Ciò che è ancora più importante è che entro fine mese dovrebbe uscire il quotidiano di Aung San Suu Kyi, leader della Lega Nazionale per la Democrazia, il partito di opposizione al regime. 

I nuovi giornali saranno distribuiti solo nella capitale del paese, a causa delle difficoltà logistiche dei trasporti. Fino ad oggi tutte le pubblicazioni private erano settimanali e, per rispondere all’esigenza d’informazione dei 60 milioni di birmani, le testate si servivano dei siti internet. Ad ogni modo, il costo dei giornali (20 centesimi di euro circa) è molto elevato rispetto al reddito pro capite del paese, che si aggira sui mille euro all’anno.

Questa liberalizzazione, di fatto, è controllata sia dalla possibilità della popolazione di acquistare i nuovi giornali, sia dalla reperibilità degli stessi nelle edicole del paese. Si tratta tuttavia di un grande passo verso la democrazia, almeno a livello formale, dopo l’auto scioglimento della Giunta militare avvenuto 2 anni fa.

 

CLARISSA MARACCI 

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