Martin Scorsese in mostra al Museo del Cinema di Torino

FINO AL 15 SETTEMBRE LA MOSTRA DEDICATA AL GENIO SCORSESE ALLA MOLE ANTONELLIANA

-di Sabina Loizzo

scorseseSi chiama semplicemente Scorsese la mostra dedicata al regista italo americano che potrete visitare fino al 15 settembre presso il Museo Nazionale del Cinema di Torino. Un semplice nome capace di portare con sé una moltitudine di suggestioni e scenari legati al mondo del cinema ed entrati a far parte di un immaginario collettivo di cui è geloso custode chiunque abbia visto almeno uno dei lavori del regista. Esponente di quella corrente di rinnovamento della cinematografia che va sotto il nome di Nuova Hollywood e tra i protagonisti del cinema mondiale, Martin Scorsese è al centro di una mostra che è un percorso attraverso la sua lunga e prolifica carriera, un itinerario lungo il viale dei ricordi ma anche un viaggio nell’universo del regista, nel tentativo di comprenderne i paradigmi e i caratteri essenziali. La mostra fa parte di un progetto internazionale, una coproduzione con il DeutscheKinemathek di Berlino che raccoglie oltre 600 oggetti testimoni del cinema di Scorsese dagli esordi a oggi, e dopo la sua permanenza presso la capitale tedesca nella prima parte dell’anno, è finalmente approdata alla Mole Antonelliana, che ospita al suo interno il Museo del Cinema.

Il biglietto, in effetti, oltre alla mostra include anche la visita la museo. Se non ci siete mai stati, questa sarà di sicuro un’ottima opportunità per tuffarvi in un interessante spedizione nella storia del cinema, dalla preistoria delle lanterne magiche ottocentesche fino ad arrivare al 3D del presente, ricco di stimoli uditivi e visivi, in una molteplicità di percorsi creati per esplorare ogni anfratto della settima arte. E dopo una lunga carrellata di grandi glorie e straordinarie pellicole che hanno fatto la storia, si giunge a una galleria sopraelevata che corre lungo tutta l’Aula del Tempio, la sala centrale e cuore del museo, dove è stata allestita la mostra. Si tratta di un percorso diviso in nove sezioni che rappresentano i temi cardine del cinema di Scorsese e l’universo racchiuso in esso – “La famiglia”, “Fratelli”, “Uomini e Donne”, “Eroi solitari”, “New York”, “Il cinema”, “Le riprese”, “Il montaggio”, “La musica” – introdotti tutti da un pannello esplicativo, che fornisce alcune delle chiavi di lettura per comprendere ciascuna sezione e il materiale in esse proposto. Il resto è un viaggio ricco di emozioni, attraverso monitor che proiettano sequenza dei film più importanti del regista –Mean Streets, Toro scatenato, Quei bravi ragazzi, Casinò, Taxi Driver, solo per citarne alcuni – fotografiescattate sui vari set, alcune bellissime e suggestive come quelle sul set di Shutter Island, ma anche prese dall’album personale di Scorsese, che raccontano la sua storia personale, il passato dai sapori tipici della Little Italy della sua infanzia, la sua New York, gli inizi nel cinema negli anni Settanta fino all’affermazione e il riconoscimento internazionale. E ancora,screenplay con appunti di Scorsese o Robert De Niro, l’amico di una vita, sceneggiature e note di produzione, bozzetti, lettere e riconoscimenti, materiale e costumi di scena, come il bellissimo abito indossato da CateBlachett in The Aviator o l’abito rosso di Michelle Pfeiffer in L’età dell’innocenza e la gonna di Cameron Diaz in Gangs of New York, i disegni dei tatuaggi del protagonista di Cape Fear e una mappa luminosa che localizza i vari film in altrettanti luoghi di New York, forse la vera grande protagonista dell’opera di Scorsese. Infine, non mancano oggetti provenienti dall’archivio personale di Scorsese,a testimoniare una passione per il cinema lunga una vita, che tanto ha determinato il suo modo di essere regista.

Scorsese è una mostra che non solo celebra il genio e il talento di uno dei più importanti registi del secondo Novecento, ma è anche un percorso stimolante che spinge il visitatore a immergersi in una grande storia d’amore, quella tra Scorsese e il cinema, nonché in una emozionante avventura a spasso nel “suo” cinema, nel tentativo, forse effimero ma sempre allettante, di carpine tutto il fascino e la magia.

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