Francia approva nozze gay: Putin minaccia stop alle adozioni

Mosca, 27.04.2013 Che la Russia sia un paese non particolarmente aperto all’omosessualità si deduce dal fatto che fino al ’93 l’essere gay era considerato reato, e fino al ‘99 si riteneva che fosse una malattia mentale. Mosca è già stata sanzionata nel 2010 da parte della Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo perché ha sempre vietato lo svolgersi del Gay-Pride, ciò nonostante ha recentemente approvato, seppure manca ancora la firma di Putin, una legge che vieta e punisce con salate multe le manifestazioni gay e la diffusione di informazioni sulla comunità gay ai minorenni: ciò per proteggere i giovani “dalla propaganda omosessuale”.
E sempre per proteggerli dall’omosessualità, e nel caso specifico, dall’essere adottati da due genitori dello stesso sesso,  Mosca minaccia ora gli aspiranti genitori francesi e di tutti quei Paesi in cui le unioni gay sono una realtà, di vietare loro la possibilità di accogliere nella propria famiglia orfani russi.  L’annuncio di Putin segue all’approvazione delle nozze gay in Francia: secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa russe, il Cremlino potrebbe rivedere gli accordi presi con Parigi relativamente alle adozioni di bambini russi.

 

Questo per salvaguardare i valori tradizionali e l’identità dei piccoli: “Dobbiamo reagire a quello che succede vicino a noi, rispettiamo i nostri vicini ma chiediamo il rispetto verso le nostre tradizioni culturali, etiche, legislative e verso le nostre norme morali”- ha dichiarato il Presidente russo. Putin minaccia che il sì di Parigi alle nozze e alle adozioni gay porterà a una revisione degli accordi sulle adozioni di bambini russi da parte della Francia: “Ritengo che abbiamo il diritto di apportare cambiamenti nell’accordo bilaterale sulle adozioni”- ha detto.

La preoccupazione che la decisione francese sulle unioni gay possa portare all’adozione di bambini russi da parte di coppie omosessuali è stata sollevata dalla deputata Marina Orgiyeva, la quale ha proposto di modificare gli accordi per garantire che ciò non possa accadere. Preoccupazione condivisa da Putin, che sostiene la revisione degli accordi anche se non sono ancora ben chiari i termini in cui questa sarà attuata.

La Francia è il 14° Paese al mondo a pronunciarsi per “le mariage pour tous”, ovvero il matrimonio per tutti, che, come dichiarato dal Ministro della Giustizia Christiane Taubira, tra le promotrici della legge, “non toglie diritti a nessuno” e rappresenta “una cosa bella” e “un vento di gioia”. Dallo scorso 23 Aprile anche le coppie formate da persone dello stesso sesso possono sposarsi e adottare bambini: manca solo la firma di Hollande, che però aveva incluso il provvedimento tra i 60 punti del suo programma elettorale e la cui approvazione è dunque scontata.  L’approvazione di questa legge non è stata esente da contestazioni e manifestazioni di dissenso, tuttavia è l’estensione del diritto all’adozione che sembra star creando i maggiori spaccamenti anche all’interno della Francia.

Michela Romagnoli

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