Farmacannabinoidi, legge scatola vuota

REGIONE MARCHE NON EMANA ATTI DI INDIRIZZO

F&Dfoto farmacannabisjpgANCONA – “L’uso terapeutico della cannabis, consentito in Italia per alcune specifiche patologie, è stato regolamentato dalla Regione Marche con la legge 1 del 2013. L’impegno conseguente all’attuazione della normativa è stato demandato a un successivo atto di Giunta per dare concreta attuazione alla legge. Attuazione che allo stato non c’è e che vede moltissimi cittadini incontrare svariate criticità nel momento di accedere al trattamento terapeutico.” Queste le motivazioni contenute nell’interrogazione che Adriano Cardogna, capo gruppo dei Verdi nel Consiglio regionale delle Marche, ha presentato il 24 marzo scorso al presidente del massimo ente locale, Gianluigi Spacca. Cardogna preme per conoscere, anche alla luce delle recenti aperture del Governo nazionale, quanto si dovrà ancora attendere perché siano emanati gli indirizzi attuativi della legge marchigiana.

Il 7 marzo scorso il Consiglio dei Ministri, al contrario di quanto avvenuto con le normative emanate dalle Regioni Liguria e Veneto, ha deciso di non proporre impugnativa nei confronti della recente legge regionale con cui anche l’Abruzzo ha regolamentato l’erogazione dei farmaci e dei preparati galenici magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche. E si tratta di una buona notizia. Perché la mancata impugnativa della legge abruzzese rappresenta una radicale inversione di rotta da parte del Governo nazionale, tale da assumere valenza di nulla osta ad un trattamento considerato tra i più liberali tra quelli ad oggi previsti in ambito regionale.

Va evidenziato inoltre che è stato presentato alla Camera un disegno di legge per estendere in tutta Italia la possibilità di utilizzo di farmaci a base di cannabinoidi come ausilio terapeutico, prevedendo procedure semplificate per la loro prescrizione. Questo anche per colmare il vuoto normativo delle Regioni italiane.

Risulta quindi ancora più importante e impellente che la Giunta regionale delle Marche concretizzi quanto deciso con legge e ponga rimedio ai molti problemi che cittadini malati e in attesa di cure incontrano nel richiedere ed ottenere i farmaci cannabinoidi.

(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)

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