Terremoto nell’Emilia: cinque morti, sessanta feriti, un operaio disperso

Un anno fa il terribile sisma che colpì l’Emilia. Ripubblichiamo la prima notizia con cui Fatto&Diritto ha raccontato ai suoi lettori una tragedia così vicina, così lontana finchè inaspettatamente non colpisce noi e i nostri familiari. Per  non dimenticare. Per dare il senso di quanto la ricostruzione sia ancora lontana. Spesso lo Stato se la cava con stanziamenti emergenziali per la ricostruzione, ma l’Emilia chiede aiuto per far ripartire il proprio tessuto economico e sociale.
Il ricordo della ricostruzione “in vitro” fatta all’Aquila è ancora vivido. Speriamo che dagli errori si colga la forza di migliorare. Questo vale anche per un Paese intero, oltre che per le persone che lo popolano.

T.R.

BOLOGNA, 20 MAGGIO ’12 – La terra trema intorno alle 4 del mattino. Una scossa di magnitudo 6, con epicentro nel Modenese, ha provocato morte, danni, crolli e una paura terribile che ancora pervade i residenti. La scossa è stata avvertita anche in Lombardia e in tutto il nordest. Drammatico il bilancio della tragedia. Cinque morti, un operaio disperso e almeno sessanta i feriti. Crolli e distruzione un po’ in tutto il Modenese. Sant’Agostino è il paese che ha pagato il prezzo più alto in termini di vite umane e di distruzione. Ma il bollettino è in continuo aggiornamento, il numero delle vittime e dei feriti potrebbe aumentare.

Le vittime. Nel crollo della fabbrica della Sant’Agostino Ceramiche, a causa del crollo del tetto, sono rimasti uccisi due operai che si trovavano al lavoro nel reparto cottura. Le vittime sono Nicola Cavicchi e Leonardo Ansaloni, avrebbero terminato il loro turno di lavoro alle 6. Un altro operaio, marocchino, di 29 anni, è morto a Ponte  Rodoni, località di Bondeno, nel crollo del tetto della fabbrica Ursa, azienda di polistirolo espanso. Il suo turno sarebbe terminato alle 5. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’uomo è stato colpito in testa da una trave. Il terremoto ha ucciso anche due donne; una di 37 anni tedesca a Sant’Alberto di San Pietro in Casale, nel Bolognese dove si trovava per lavoro, colta da un malore provocato dallo spavento che le è stato fatale. E un malore fulminante, probabilmente dovuto allo spavento, ha ucciso un’altra donna ultracentenaria a Sant’Agostino.

I feriti. Sessanta circa i feriti accertati, per fortuna non gravi: in particolare, due nel palazzo dei Veneziani e una bimba di cinque anni, che è rimasta sepolta sotto le macerie nella frazione Obici. Sepolta per alcune ore, con l’aiuto di tutti, è stata estratta dalle macerie. Ha riportato lievi ferite, ma sta bene. Gli altri un po’ in tutta la zona hanno ricorso alle cure dei sanitari per lievi contusioni e choc.  

I dispersi. I vigili del fuoco stanno cercando un operaio che lavorava alla Tecopress, fonderia a ciclo continuo di Dosso, una piccola frazione a meno di un chilometro da Sant’Agostino. L’uomo risulta disperso da alcune ore nel crollo del tetto della fabbrica causato dal terremoto. I carabinieri e i vigili del fuoco stanno rimuovendo le macerie nella speranza di ritrovarlo ancora vivo.

I crolli. Ingenti i danni di questo terremoto. A Finale Emilia è venuta parzialmente giù la torre dell’ Orologio, sede del Municipio; danni anche al mastio della Rocca cittadina, al campanile del cimitero monumentale che è praticamente raso al suolo; alla Torre dei Modenesi, di cui è rimasta in piedi solo una facciata. Macerie sono un po’ ovunque nelle strade di Finale. Una pioggia di comignoli crollati, di tegole, di macerie. Alcuni edifici sono stati transennati. Sono state allestite tende da campo pee accogliere le persone. Alcune zone sono vietate all’accesso. Anche l’ospedale di Finale è stato evacuato. A San Felice è crollata la chiesa. Gravemente lesionati molti edifici storici tra cui il municipio. Evacuati a scopo precauzionale i pazienti più gravi e i neonati anche dall’ospedale di Mirandola. Ingenti danni anche nel Ferrarese, dove sono stati segnalati numerosi crolli di edifici storici e case coloniche. Danni lievi a palazzi e ad alcune chiese nel Bolognese. A Crevalcore è crollata in strada la guglia con la croce posta in cima al campanile della chiesa parrocchiale del paese. Crepe evidenti in alcuni edifici di San Giovanni in Persiceto e Malalbergo, dove sono stati registrati anche piccoli crolli. Oggi alle 11 ci sarà un summit in Prefettura a Bologna, alla quale partecipano rappresentanti delle forze dell’ordine e degli enti locali per capire le conseguenze del terremoto di questa notte.

In Emilia Romagna sta arrivando anche il capo della protezione civile Franco Gabrielli, in arrivo a Ferrara. Poi dovrebbe spostarsi a Modena. Modena e Ferrara sono presidiate dall’alto da un elicottero dei vigili del fuoco.

TALITA FREZZI

One thought on “Terremoto nell’Emilia: cinque morti, sessanta feriti, un operaio disperso

  1. Purtroppo arriva in questi minuti la notizia che anche l’operaio disperso è stato ritrovato morto. Salgono a 6 le vittime del terremoto.

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