“Temprati dal destino”, Medioevo e avventure

NUOVO ROMANZO DI GIOVANNI MELAPPIONI

copertina-temprati-dal-destinoCIVITANOVA MARCHE (MC) – di Mascia Antonelli – Bertram e Aalis sono circondati da cavalieri sadici, non hanno via di scampo. Reinar è alla ricerca di un posto dove nascondersi: anche a lui spetta un’imminente aggressione. Guibert e i suoi uomini catturano due ragazzini intenti a tradirlo.Dinamici scontri, terribili minacce di morte, fughe e tradimenti sin dalle prime pagine di questo secondo capitolo dell’avvincente saga di Giovanni Melappioni, scrittore di Civitanova Marche. Dopo il successo di “Forgiati dalla spada”,lo scrittore torna a narrare le vicende di Guibert, Reinar e Bertram avvalendosi dell’intreccio dei personaggi da cui sono accompagnati.

Le avventure, “sulla scena” del Medioevo, sono piene di descrizioni accurate e realistiche dell’ambiente, dei modi e costumi del XII secolo: l’autore ne è infatti appassionato; basta cliccare sul suo blog (https://ilmedievalista.blogspot.it/) per documentarsi in modo approfondito e vedere che dietro a questo romanzo c’è uno studio veritiero e competente sulla cultura di 1000 anni fa.

Se da una parte troviamo uomini disumani, con la sola sete di potere e di sangue, dall’altra spicca (a volte) l’animo buono dei protagonisti, come Guibert, il quale, nonostante la bieca moralità dominante in quell’epoca, deciderà di non spargere il sangue che appartiene al carbonaio che ha tentato di tradirlo.

Il figlio illegittimo di Ademar, continua nella riconquista delle terre usurpate del padre da Guillaume: quest’ultimo, nonostante abbia realizzato il suo sogno, si è ritrovato in un incubo: nei suoi possedimenti regna il disordine e nessuno sembra poterlo aiutare.

Bertram ha fatto una promessa: proteggere Aalis. I due fuggiranno e rischieranno la morte, ma incontreranno spesso persone pronte ad aiutarli, e tra i due nascerà un legame inaspettato…Storie violente e senza sentimenti tra cavalieri e donne schiavizzate circondano Reinar: temuto da tutti dopo aver ucciso il proprio sire, troverà riparo da Fernàn, un chierico folle.

Un romanzo ricco di dialoghi, che quasi non fa respirare il lettore, il quale ne viene immediatamente rapito, immergendosi nei pensieri e nei ragionamenti di ciascuno dei personaggi –Bertram sentì le gambe vacillare, assalito dal terrore di essere fatto a pezzi, di soffrire dolori indicibili” , in unatmosfera che permea l’intero il romanzo.

Consigliato a chi vuole tornare indietro nel tempo attraverso una lettura tutta d’un fiato.

(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)

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