Scarcerato l’ex primario della “clinica degli orrori” Brega Massone

CONDANNATO A 15 ANNI E MEZZO, HA LASCIATO IL CARCERE PER UNA COMPLESSA QUESTIONE GIURIDICA

di Alessia Rondelli (praticante avvocato presso lo studio legale RPC)

MILANO, 19 GENNAIO 2014- E’ tornato in libertà Pier Paolo Brega Massone, l’ex primario della chirurgia toracica della casa di cura Santa Rita di Milano, dal 2008 tragicamente nota come la ‘clinica degli orrori’ a causa dello sconvolgente scandalo che l’ha travolta. Una vicenda quasi surreale, difficile da credere per la sua crudeltà, ha visto protagonista il medico chirurgo assieme ad alcuni suoi collaboratori che per anni hanno eseguito interventi chirurgici assolutamente inutili. Lo scopo era ovviamente quello di ottenere il profitto dei rimborsi regionali riconosciuti in base agli interventi effettuati, il più delle volte assolutamente inutili o comunque con ‘ritocco’ ad hoc delle cartelle cliniche. L’iter giudiziario è stato piuttosto lungo e complesso, concluso nella prima fase con una condanna a 15 anni e 6 mesi di reclusione per i reati di truffa al sistema sanitario nazionale, falso e una novantina di lesioni dolose. Poi con l’approdo in Cassazione i legali del medico, Oreste Dominioni e Luigi Fornari, sono riusciti ad ottenere una sentenza di rinvio ad un’altra sezione della Corte di Appello di Milano per la rideterminazione della pena in virtù della prescrizioni maturata di  alcuni dei reati commessi fino al dicembre 2005. A seguito di questa decisione si è instaurato il cd ‘appello bis’ contemporaneamente al quale però la procura di Milano, per la parte di condanna non oggetto di rinvio, ha emesso l’ordine di carcerazione ritenendola passata in giudicato. Ma i difensori hanno proposto incidente di esecuzione sostenendo che invece si trattava di capi strettamente interdipendenti a quelli oggetto di rinvio per i quali ancora non si era formato il giudicato. La Corte di Appello ha ritenuto però la questione infondata, invece la Cassazione, a seguito di ricorso, ha dato ragione agli avvocati arrivando quindi alla revoca dell’ordine di carcerazione. Nel mentre l’iter giudiziario dell’appello bis è andato avanti e concluso il novembre scorso con una sentenza di conferma della precedente condanna, pur riconoscendo la prescrizione probabilmente con un calcolo sulla continuazione tra i reati ‘rimasti in piedi’. Ma anche qui per avere la risposta definitiva bisognerà aspettare di nuovo la decisione della Cassazione alla quale spetterà mettere la parola definitiva su questa parte della vicenda. Infatti parallelamente a questo procedimento è già pendente un altro per l’omicidio volontario aggravato dalla crudeltà di 4 pazienti ed alcune lesioni dove il medico rischia decisamente di più. La lista di vittime è davvero lunga, pazienti che si sono rivolti a medici considerati grandi professionisti per necessità di salute, ma che invece si sono trovati nel mezzo di un ‘gioco al massacro’. Pena sicuramente pesante che riflette la brutalità della vicenda ed il forte sdegno morale ed umano che scaturisce, in cui si è giocato con la vita e la salute di persone, considerandole solo mezzi per ottenere soldi, calpestando ogni principio umano essenziale. Brega Massone è uscito dal carcere di Opera dopo aver scontato circa 4 anni e mezzo, questo vorrà dire che attenderà a casa la parola definitiva sulla vicenda e potrà anche preparare al meglio con i suoi legali la difesa nell’altro processo in corso. Confermati invece già definitivamente gli effetti civili della sentenza, che stabiliscono alle circa 40 parti civili risarcimenti tra i 20mila e gli 80mila euro, che mai comunque potranno compensare ciò che hanno subito inutilmente.

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