Pronto il ddl omofobia, slitta la discussione

DOPO VARIE POLEMICHE, IL DDL OMOFOBIA ERA PRONTO PER LA DISCUSSIONE IN PARLAMENTO IL 26 LUGLIO, MA SI DOVRA’ ANCORA ASPETTARE

di Mosè Tinti

omofobia– Roma 28 luglio 2013 – Il testo originale, voluto dagli esponenti Pd Franceschini e Scalfarotto, è stato modificato a seguito delle solite polemiche e di vari emendamenti, tuttavia la commissione lo aveva approvato lunedì scorso, 22 luglio e avrebbe dovuto già essere cominciata la discussione che avrebbe portato alla stesura definitiva delle nuove norme, il cui contenuto sarebbe poi stato votato dal Parlamento.  A causa dell’ostruzionismo 5 Stelle sul decreto del fare, invece, il momento della discussione e dell’ approvazione del disegno di legge sull’omofobia è rinviato a data da destinarsi, non prima della seconda metà di settembre.

Al di là di questo, il contenuto del disegno di legge appare scarno, di una magrezza legata ai diversi orientamenti sul punto che coesistono all’interno del largo governo dalle larghe intese ed all’interno degli stessi partiti dove vivono più correnti di pensiero, come nel Pd.

Già ad inizio luglio il testo era pronto per la discussione, ma i vari emendamenti proposti, oltre quattrocento, hanno fatto slittare la preparazione della bozza ultimata. Inizialmente, il ddl consisteva di quattro articoli: l’introduzione del reato di omofobia e quello di transfobia, la definizione di orientamento sessuale e identità di genere e l’estensione anche all’omofobia e alla transfobia  dell’articolo 3 della legge Reale – Mancino del 1993 che prevede un’aggravante della pena per i reati penali commessi sulla base di “discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”. Il nuovo testo, invece, introduce solo i nuovi reati di omofobia e di transfobia, senza prendere in considerazione l’ipotesi dell’aggravante, suscitando le aspre critiche di Sel, che però spera che l’articolo 3 della legge Reale – Mancino del 1993 venga reintrodotto nel corso della discussione, una volta che questa sarà aperta.

Non manca chi cerca di strumentalizzare ed evidenziare parossistiche conclusioni della portata del disegno di legge, come il senatore Giovanardi del Pdl: “La legge sull’omofobia per come è scritta è una follia illiberale: chi è contrario al matrimonio omosessuale potrebbe andare in carcere”. Ovviamente non appare corretto il tentativo di gettare disinformazione e paura su quella parte dell’elettorato che si oppone alle unioni omosessuali, perchè ovviamente questo ddl non dice nulla a riguardo, nè introduce un reato di opinione, ma semplicemente punta ad aggravare le pene a coloro che subiscono violenze o altri tipi di persecuzione sulla base dei loro orientamenti sessuali. Quello che sarà punito, o almeno l’intenzione embrionale per ora è quella di punire, oltre ai comportamenti più gravi, anche le offese legate all’essere gay o trans, così come oggi sono punite le offese alle persone di colore per la loro pelle o per la loro origine.

Ad ogni modo, se ne riparlerà più avanti.

 

 

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