Palestre informatiche per ciber-ninja

ARRIVA AD ANCONA IL CODERDOJO

ANCONA – di Alessandra Milzi – “Be cool”, ovvero “Prima di tutto sii in gamba! Fare il bullo, mentire e far perdere tempo agli altri non è da persone in gamba”. Questo il motto del “CoderDojo”, un movimento senza scopi di lucro nato nel 2011 a Cork, in Irlanda, rapidamente diffusosi in gran parte del mondo (Stati Uniti, Giappone, Regno Unito per fare alcuni esempi) è approdato anche ad Ancona. Ad oggi sono 104 i club CoderDojo che si contano in Italia sui 700 complessivi.

Ma cosa significa “CoderDojo”? “Coder” sta per programmatore e “Dojo” per palestra, più esattamente la palestra giapponese dove si praticano le arti marziali. Ed è infatti una sorta di palestra quella dove i partecipanti agli eventi organizzati dai club (bambini e adolescenti dai 6 ai 14 anni) si allenano e imparano ad utilizzare al meglio le basi della programmazione informatica per non essere passivi di fronte alla tecnologia che invade la loro vita (computer, tablet, smartphone…) bensì fantasiosi e creativi.

Lo scorso sabato 3 ottobre, presso l’aula didattica della Mole Vanvitelliana ad Ancona, si è tenuta l’inaugurazione del primo dojo anconetano. Alcuni “mentor”, ovvero adulti volontari selezionati dal club, hanno affiancato per tre ore i 32 bambini partecipanti, alla scoperta di “Scratch”, un software dalle molteplici applicazioni.  “Sono i bambini e i ragazzini i veri protagonisti dell’evento, i supereroi, i Ninja, appunto, come stampato sulle magliette rosse che abbiamo loro regalato per l’occasione”, ha sottolineato il mentor Cesare Spada. Infatti in ogni appuntamento CoderDojo, alla prima fase in cui i mentor spiegano e mostrano il software da utilizzare e all’inevitabile pausa merenda, segue la seconda fase dove i piccoli partecipanti danno libero sfogo alla loro intelligenza, curiosità e fantasia programmando con il loro computer. Al termine di ciascun incontro i Ninja jiunior riceveranno un attestato di partecipazione. Per partecipare al dojo è indispensabile portare il computer, la merenda ed essere accompagnati da un adulto, rigorosamente solo spettatore, che deve però trattenersi in sede per tutta la durata dell’evento. Il prossimo appuntamento ad Ancona? Il 7 novembre all’Informagiovani, in piazza Roma. Gli incontri, completamente gratuiti, avranno una cadenza mensile, per un anno, nel weekend. Dureranno 3 ore ciascuno e si svolgeranno ogni volta in una sede diversa, proprio per dare modo ai piccoli coder di conoscere più luoghi della nostra città. Queste sedi potranno essere biblioteche, scuole, facoltà universitàrie, musei, ma anche spazi di co-working, incubatori di impresa, fablab o markerspace, location che saranno rese note via via sul sito www.coderdojoancona.it. Chiunque sia interessato all’evento può iscriversi on line o telefonando al numero 366/6660100. Tutte le informazioni necessarie si possono attingere dal sito web o anche nella pagina Facebook “CoderDojo Ancona”. 

I CoderDojo sono anche rivolti alle scuole, con corsi gratuiti di coding per insegnanti ed alunni delle primarie e secondarie, corsi organizzati seguendo le indicazioni del progetto “Programma il Futuro” avviato dal MIUR in collaborazione con il CIN (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) nell’ambito del programma “La Buona Scuola”. Ad Ancona, le scuole che hanno aderito nell’anno scolastico 2014-2015 sono state le Faiani e le Donatello.

Se vuoi diventare anche tu mentor non serve che tu abbia particolari competenze informatiche ma solo dimestichezza con la tecnologia e voglia di fare. Sul sito troverai uno spazio per contattare l’organizzazione e candidarti.

(articolo tratto da Urlo-mensile di resistenza giovanile)

 

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