Manning confessa alla Corte Marziale: era una talpa Wikileaks

VENERDì , 1° Marzo 2013 – Una delle talpe di Wikileaks ha deciso di confessare. Si tratta dell’ex-militare Bradley Manning, il quale si trova in carcere da più di tre anni per lo spinoso caso Wikileaks. Secondo quanto dichiarato da Manninga al giudice militare Denise Lind, egli avrebbe fornito informazioni confidenziali alla famosa piattaforma di Julian Assange, dopo aver provato con diversi quotidiani statunitensi come il Washington Post e il New York Times.

Manning si è in tal modo dichiarato “guilty” per i dieci capi d’accusa presentati alla corte marziale, avendo volontariamente cominunicato i cablo diplomatici sulle guerre degli Stati Uniti in Iraq e in Afghanistan. Le informazioni e i filmati consegnati a Wikileaks fanno parte dei documenti top secret gli Stati Uniti: il video di un attacco aereo Apache contro dei civili in Iraq, la lista dei nomi dei soldati americani presenti in Iraq, le armi possedute in campo e le strategie militari adottate contro Al-qaida.

Tuttavia, Manning respinge con fermezza il capo d’accusa che gli imputa di aver pubblicato le informazioni confidenziali al fine di aiutare il nemico. In sostanza, egli non aveva “ragioni per credere che tali informazioni potessero essere sfruttate per colpire gli Stati Uniti a vantaggio di qualsiasi paese estero”. Quest’accusa, per altro, costerebbe la pena capitale all’ex-militare.

Manning ha chiesto di essere giudicato dal colonnello Denise Lind, senza alcuna giuria. La sentenza è prevista per il prossimo Giugno.
CLARISSA MARACCI

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