La settimana mondiale delle vaccinazioni

OMS E UNICEF PER RICORDARE CHE I VACCINI SALVANO LA VITA

del dottor Giorgio Rossi

unknownNella Settimana Mondiale delle Vaccinazioni, celebrata dal 24 al 30 aprile scorso e voluta dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), l’UNICEF (United Nations Children’s Fund) sottolinea che i vaccini proteggono la vita e la salute di miliardi di bambini, ma che tuttora circa 1,4 milioni di bambini sotto i cinque anni muoiono ogni anno ( dato 2016) per malattie che si potrebbero evitare grazie a un vaccino esistente.

Circa un quarto della mortalità infantile globale ( decessi nella fascia di età 0-5 anni) è causata da polmonite, diarrea e morbillo, malattie che nella maggior parte dei casi si sarebbero potute prevenire con i vaccini.

A livello globale, un bambino su 7 – oltre 19 milioni in tutto – non riceve le vaccinazioni di routine.

Tredici milioni di bambini non hanno mai ricevuto neppure un vaccino, esponendo se stessi e le loro comunità al rischio di malattie infettive potenzialmente mortali ed erodendo i progressi conquistati anche in altri ambiti della salute pubblica.

 

A non ricevere le vaccinazioni sono soprattutto i bambini più poveri e vulnerabili, esattamente coloro che ne avrebbero bisogno più di tutti gli altri. A cominciare da coloro che soffrono per guerre, calamità naturali o movimenti di popolazione forzati.

 

Nonostante tutte queste difficoltà, i vaccini non sono mai stati efficaci come oggi nel proteggere la vita dei bambini. Uno dei principali meriti di questi fenomenali successi va tributato al duro lavoro di tanti operatori sanitari che si recano di villaggio in villaggio per immunizzare i bambini, spesso superando timori e sospetti.

 

“Si stima che i vaccini abbiano salvato le vite di circa 3 milioni di bambini solamente l’anno scorso. Tre milioni di futuri medici, insegnanti, artisti, leader di comunità, madri e padri che oggi sono vivi grazie a milioni di operatori e volontari che hanno percorso centinaia di miglia per raggiungere le comunità remote, attraversando giungle e superando mari pur di raggiungere ogni bambino” spiega Robin Nandy, capo dei programmi dell’UNICEF per le vaccinazioni.

 

“Continueremo a collaborare con i governi, anche nei luoghi afflitti dalle guerre, per sostenere questi eroi mai abbastanza celebrati, che svolgono la loro preziosa missione per salvare vite umane”.

 

 

L’UNICEF indica 12 fatti da sapere sulle vaccinazioni.

 

  • 1) Due terzi dei bambini che non sono mai stati vaccinati vivono in paesi estremamente fragili o colpiti da guerre. La Siria è lo Stato che ha sperimentato il più drastico crollo nella copertura vaccinale : – 38% in soli 6 anni, tra il 2010 e il 2016. Il secondo paese che ha visto il più rapido peggioramento è l’Ucraina (-33%). In Siria la polio è ricomparsa già nel 2013, 14 anni dopo essere scomparsa.
  • 2) Numerosi Stati hanno fatto registrare un significativo incremento nel numero dei bambini vaccinati dal 2010 ad oggi, contribuendo in modo essenziale ai progressi globali dell’ultimo decennio. Tra questi vanno menzionati India, Etiopia,Repubblica Democratica del Congo, Balgladesh, Filippine, Messico, Tanzania, Vietnam, Turchia e Sudan. In particolare in India il numero di bambini non vaccinati è stato ridotto del 45% scendendo dai 5,3 milioni del 2010 ai 2,9 milioni del 2016.
  • 3) Metà dei bambini non vaccinati del mondo è concentrata in 6 Stati ( dato 2016): Nigeria(18%), India (15%), Pakistan (7%), Indonesia (5%), Etiopia (4%), Repubblica Democratica del Congo(3%).
  • 4) I dieci Paesi nei quali la copertura vaccinale è aumentata di più tra il 2010 e il 2016 sono : Repubblica di Palau (+29%), Malta (21%), Repubblica Democratica del Congo (19%), Isole Comore (17%), Azerbaigian (16%), Etiopia (16%), Timor Leste (13%), Barbados (11%), Costa Rica (9%) e India.
  • 5) Nel 2017 nello Yemen è avvenuta una delle più gravi epidemie di colera della storia recente, con oltre un milione di casi, 29% dei quali hanno colpito bambini sotto i 5 anni. Circa 5,2 milioni di persone hanno ricevuto 2 dosi di vaccino orale contro il colera in Sud Sudan, Somalia, Mozambico, Malawi, Sierra Leone, Filippine, Nigeria, Ciad, Haiti, Camerun, Zambia e Balgladesh durante focolai o epidemie di colera o in occasione di campagne per la prevenzione del colera.
  • 6) La difterite, una malattia che viene riscontrata ormai raramente grazie alle vaccinazioni, sta avendo un ritorno di fiamma. Per rispondere a un’epidemia esplosa tra i rifugiati Rohingya in fuga dalle persecuzioni nel vicino Myanmar – e che ha visto tre quarti dei contagi avvenire fra i bambini – l’UNICEF ha promosso diverse campagne di vaccinazione di massa in Bangladesh meridionale, raggiungendo circa mezzo milione di bambini.
  • 7) Nel 1988 si registravano ogni anno circa 350.000 casi di poliomielite. Da allora, oltre 2,5 miliardi di bambini sono stati vaccinati contro questa malattia. Oggi, il mondo è più che mai vicino all’eradicazione della polio, con appena 22 casi in 2 Stati nel 2017. Quest’anno saranno vaccinati contro la polio 400 milioni di bambini.
  • 8) Tra il 2000 e il 2016 sono state salvate le vite di circa 20 milioni di bambini attraverso le vaccinazioni contro il morbillo.
  • 9) Entro il 2026 un miliardo di persone – metà delle quali bambini e ragazzi sotto i 15 anni – saranno vaccinati contro la febbre gialla in Africa. Dal 2001 a oggi la produzione del vaccino contro la febbre gialla è quadruplicata, passando da 20 a 80 milioni di dosi annue, e ci si attende un ulteriore incremento nei prossimi anni.
  • 10) Nel 2016 è stato stimato che circa l’86% dei bambini con meno di un anno di età era completamente vaccinato contro difterite, tetano e pertosse, rispetto al 52% di 30 anni fa.
  • 11) Nel 2017, l’UNICEF ha acquistato 2,4 miliardi di dosi di vaccino per un valore di 1,3 miliardi di dollari, che hanno raggiunto il 45% dei bambini del mondo.
  • 12) Grazie alle vaccinazioni, il tetano materno e neonatale, malattia estremamente letale tra i neonati, è stato eliminato in tutti gli Stati del mondo tranne 15. Nel 2017 la malattia è stata eliminata in Etiopia, Haiti e Filippine.

 

Straordinari progressi nella lotta contro polio, morbillo, tetano e altre malattie grazie ai vaccini, di cui l’UNICEF è massimo distributore mondiale. Ma resta ancora molto da fare.

 

 

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