La disciplina del gioco d’azzardo è in contrasto con principi fondamentali della nostra Costituzione

AZZARDO E PRINCIPI COSTITUZIONALI:L’ANALISI

di Avv. Osvaldo Asteriti **

unknownLa nostra Costituzione fissa alcuni principi che devono essere realizzati nell’ordinamento, attraverso previsioni di legge ordinaria e grazie alla azione complessiva, anche amministrativa, dello Stato. 

Per il gioco d’azzardo questo non accade e alcuni principi posti dalla Carta vengono vulnerati e disattesi, in nome di interessi economici speculativi e di settore.

Anzitutto, il principio contenuto nell’articolo 41 della Costituzione, che fissa la libertà di iniziativa economica privata, spesso citato in maniera parziale e strumentale dagli operatori del gioco, per respingere con l’accusa di “proibizionismo” qualunque tentativo regolatorio in materia.

In realtà, l’articolo citato fissa il principio della libertà di iniziativa economica, ma ponendo al suo esercizio stringenti limiti. Il secondo comma, infatti, precisa che la stessa “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.

Secondo l’articolo 47, lo Stato “incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme”. La misura della raccolta di gioco d’azzardo, cioè l’insieme delle puntate effettuate, che nel 2016 ha raggiuto 96 miliardi di euro, dimostra in maniera evidente come il principio di incoraggiare il risparmio venga completamente disatteso nei fatti.

La cifra esorbitate del 2016, presumibilmente superata nel 2017, ma i monopoli non forniscono questo dato, è stata infatti raggiunta grazie ad una offerta ossessiva e capillare, contraria, opposta alla realizzazione del principio costituzionale in materia di risparmio. 

Il principio posto dal secondo comma del citato articolo, che “favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione” è stato realizzato in maniera davvero singolare: attraverso un gioco d’azzardo che mette in palio una casa per il vincitore.

Come dimenticare, poi, il principio fondamentale della tutela della salute, posto in maniera risoluta dall’articolo 32, secondo il quale “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” e rendersi conto della sua sostanziale inosservanza, posto a confronto con il grave rischio di danno alla salute che la pratica del gioco d’azzardo comporta.

 

** Il contributo dell’avv. Osvaldo Asteriti è tratto- su espresso consenso dello stesso- dal suo blog “WIN FOR LIFE, GRATTA & VINCI ED ALTRI INGANNI”

Il contenuto dell’articolo è espressamente verificato dal suo autore che ne è interamente responsabile, sollevando Fatto&Diritto da ogni responsabilità.

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