Giornata Mondiale senza tabacco

PER RIFLETTERE SUI DANNI INDOTTI DAL FUMO DI SIGARETTA

21222184-31-maggio-giornata-mondiale-senza-tabacco-illustrazionedel dottor Giorgio Rossi

Anche quest’anno il 31 maggio si celebra la Giornata Mondiale contro il Fumo istituita nel 1987 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per incentivare la diffusione di leggi severe che possano scongiurare che le nuove generazioni si avvicinino ad un vizio così diffuso e per la prima volta quest’anno anche con l’obiettivo di contrastare a livello mondiale il traffico illegale dei prodotti del tabacco.

Infatti una sigaretta su 10 e molti altri prodotti del tabacco consumati in tutto il mondo, sono illegali

rendendo il commercio illecito dei prodotti del tabacco una delle principali minacce a livello mondiale in tema di salute, legalità, economia.

 

La prima dichiarazione di guerra al fumo risale al 1963 quando negli Stati Uniti fu riportato per la prima volta con chiarezza il danno indotto dal fumo di sigaretta .Negli anni successivi entrarono in vigore sia negli USA che in Canada precise leggi che tendevano a limitarne l’uso e la pubblicizzazione .

Nel febbraio del 2005 l’OMS emana una convenzione quadro per la lotta contro il tabacco e nello stesso anno molti Paesi scelgono di vietare il fumo nei locali chiusi pubblici e privati . L’Italia è stata tra i primi con la legge Sirchia . Nonostante i molti passi avanti che sono stati fatti , il fumo resta ancora oggi un big-killer . Ogni hanno si contano in tutto il mondo circa sei milioni di morti causati dal fumo , di questi 83 mila nel nostro Paese.

Il fumo di sigarette incrementa il rischio di molti tipi di cancro : primo tra tutti il cancro del polmone , ma anche della laringe e faringe , dell’esofago , delle vie urinarie specie quando è associato all’abuso di alcol. Il rischio di morire di cancro ai polmoni è 22 volte maggiore negli uomini che fumano sigarette e 12 volte nelle donne fumatrici , rispetto ai non fumatori . Ben il 90% dei casi di tumore al polmone è dovuto al tabagismo .

Oltre al cancro il fumo provoca malattie cardiovascolari , arteriosclerosi,ictus e aneurismi , senza contare i danni agli apparati di riproduzione sia maschile che femminile .

Le sostanze contenute nel tabacco maggiormente incriminate sono gli idrocarburi che durante la combustione diventano dei potenti cancerogeni ; la nicotina invece, è responsabile dell’assuefazione.

 

Nel 2015, per la prima volta, il tasso di mortalità per tumore polmonare nelle donne europee sarà superiore a quello del tumore al seno . E’ quanto riportato da uno studio italo-svizzero pubblicato sulla rivista scientifica Annals of Oncology, condotto dal Dipartimento di Epidemiologia “Mario Negre” di Milano in collaborazione con l’Università di Losanna. Secondo i dati raccolti dal date-base dell’Organizzazione Mondiale della Sanità aggiornato al 2014 e riguardante 28 paesi dell’UE, dal 2009 ad oggi il tasso di mortalità femminile per cancro del polmone è cresciuto del 9%, arrivando al 14,24 per 100.000 donne, quello per cancro al seno ha raggiunto il 14,22 per 100.000, ridotto del 10,2 % sempre dal 2009.

Gli esperti dicono che un tale dato per le donne era atteso e va messo in relazione all’abitudine tabagica iniziata più tardi che nell’uomo. La mortalità maggiore (21 per 100.000) è stata registrata in Gran Bretagna ove le donne hanno iniziato a fumare durante la seconda guerra mondiale. In Italia il sorpasso non si è avuto, il tasso di mortalità femminile si attesta ancora sul 10,4/100.000 dovuto al fatto che le italiane hanno iniziato a fumare nel 68′ e comunque sempre meno delle coetanee europee . Per Francia e Spagna, che pure nel 2015 non avranno il sorpasso sul cancro al seno, il tasso di mortalità per tumore polmonare è in rapida ascesa; diversamente a ciò che si vede nel nostro Paese ove verosimilmente il sorpasso non avverrà mai. Comunque per le donne europee il tasso di mortalità non raggiungerà mai quello degli uomini e si attesterà intorno al 20 per100.000, sensibilmente lontano da quello delle donne americane che ha già raggiunto il 30 per 100.000. Per quanto riguarda l’inizio della tendenza alla discesa del tasso per le donne europee bisognerà aspettare il 2020; viceversa per le americane l’inversione è già iniziata.

Non iniziare mai di fumare rappresenta ovviamente un grande vantaggio per la salute , ma anche smettere di fumare porta a dei sensibili vantaggi : è stato stimato che per un fumatore di circa 20 sigarette al dì occorrono 10 anni per ritornare ad avere lo stesso rischio di malattia di un non fumatore .

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