Film omaggio a Roberto Cimetta

IN SALA “LA LEGGENDA DI BOB WIND”

La locandina del film di Dario Bardi ispirata al personaggio di Cimetta, regista fondatore del Festival Internazionale Inteatro
La locandina del film di Dario Bardi ispirata al personaggio di Cimetta, regista fondatore del Festival Internazionale Inteatro

ANCONA – Attore, regista, autore e produttore che la lasciato un personalissimo e innovativo segno nel teatro e nella relativa scena nazionale e d’oltre confine, Roberto Cimetta può essere una figura mitica, tale quindi da essere omaggiato con un film dai tratti leggendari. Ed eccolo in arrivo “La leggenda di Bob Wind”, che per la regia Dario Bardi è uscito nelle sale di tutta Italia il prossimo 10 novembre. “Voi marchigiani non siete consapevoli del grande potenziale che questa regione può esprimere. E’ un teatro a cielo aperto”. Così Baldi, quando un anno fa presentò ad Ancona questo lungometraggio sul viaggio esistenziale e creativo di Cimetta, deceduto nel 1988 appena 39enne, e nel 1989 celebrato a Parigi con la creazione dell’omonimo Fondo internazionale per la mobilità degli artisti nel Mediterraneo. Per dirla con Bardi, nel capoluogo marchigiano – nonostante il Comune gli abbia subito conferito una medaglia d’argento alla memoria e dedicato una via nel 1991 – è presente la sorta di oblio che ha colto la figura di questo grande personaggio. Merito particolarmente virtuoso quindi, quello dell’anconetana “Guasco srl”, per aver prodotto quest’opera, che ad Ancona – dove Cimetta, nato ad Udine, si era trasferito ad appena 7 anni di età – sarà proiettata per due settimane al cinema Italia, che è stato anche la “location” di alcune scene. Un omaggio a Cimetta, e anche ad Ancona e alle Marche, dove le scene de “La leggenda di Bob Wind” sono state prevalentemente girate.

Le vicende sono raccontate dal punto di vista di Anna, l’attrice Lavinia Longhi, una giornalista italo-francese di successo, che abbandona il suo lavoro per mettersi sulle tracce di una storia, quella di Roberto-Bob, interpretato da Corrado Fortuna, che potrebbe far luce sul suo passato. Le sue ricerche partono da Ancona per muoversi tra Offagna, Polverigi e arrivare in Trentino, dove la protagonista incontrerà il figlio di Roberto, interpretato da Paolo Briguglia, scoprendo un altro pezzo di verità che darà senso alla sua storia.

Percorrendo le strade marchigiane e andando a ritroso nel tempo, Anna ci accompagna negli anni ’60, ’70, e ’80, mostrandoci momenti della vita di Roberto e alcune tappe del suo percorso artistico. Il film mostra anche e soprattutto alcune delle zone più belle del capoluogo dorico, dall’area del porto storico in cui s’innalza l’arco di Traiano a Piazza del Papa, dalla Mole Vanvitelliana allo scalo diportistico di Marina Dorica, passando per il mercato coperto di corso Mazzini, la Biblioteca Benincasa fino ai fantastici panorami marittimi della scoscesa costa al Passetto.

Una delle scene del film girate ad Ancona nella redazione del mensile Urlo
Una delle scene del film girate ad Ancona nella redazione del mensile Urlo

Le riprese hanno consentito di scoprire anche molti interni di abitazioni private, versatili e capaci di raccontare i vari periodi storici attraversati dal film. Per l’abitazione del protagonista nella sua fase di vita negli anni ’70 a Roma – dove Cimetta collaborò con varie compagnie teatrali di avanguardia e sperimentazione e diversi artisti, fra cui Luca Ronconi, Roberto Benigni e Lucia Poli – è stata utilizzata la sede del nostro mensile Urlo, concessa con entusiasmo dal giornalista Giampaolo Milzi: uno spazio magico e fuori dal tempo, dove ogni oggetto è rigorosamente vintage, tanto da ridurre al minimo l’intervento dello scenografo. Il percorso nel tempo continua anche con l’auto d’epoca di Cimetta, un’Audi 100 di oltre 40 anni fa, e poi una Mercedes, che porteranno Anna in Trentino, al Mart di Rovereto e poi nel museo a cielo aperto di Arte Sella in Val Sugana dove arriverà il “the end”.

Il film mescola realtà e finzione senza voler essere un “biopic”. E racconta il desiderio di emergere della provincia, oltre alla visione artistica di un uomo che ha vissuto di viaggi instancabili, contatti, festival, reti di artisti in continua crescita, sperimentazione e movimento. Dal teatro popolare di Offagna alla creazione nel 1977 del festival “Inteatro” di Polverigi (An), nata dall’incontro fra Cimetta e Velia Papa, fino ad altri festival internazionali da lui diretti, come quello che forgiò a Lisbona nel 1987. Una scelta coraggiosa come tante altre di questo artista estroso, quella di creare un festival internazionale nella piccola Polverigi, dove si sono esibite grandi compagnie americane, giapponesi, canadesi e dove giornalisti di tanti Paesi e un pubblico non solo di settore hanno reso Inteatro una manifestazione di culto.

Il film è stato co-finanziato con risorse dell’Unione Europea-Fondo Europeo di Sviluppo Regionale della Regione Marche e realizzato in collaborazione con Fondazione Marche Cinema Multimedia, Marche Film Commission, Provincia autonoma di Trento, Trentino Film Commission, in associazione con Fondazione Marche e Frog & Roll, ed è promosso da Marche Teatro – Teatro di Rilevante Interesse Culturale e Inteatro.

Infoweb: http://www.guascosrl.it/ – tel. 338/8480147

(articolo tratto da Urlo-mensile di resistenza giovanile)

 

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