L’emergenza ambientale causata dall’eccessiva cementificazione: una corsa verso l’autodistruzione

di Avv. Tommaso Rossi (avvocato esperto in Diritto Ambientale)

unknownNegli ultimi anni, le nostre città e le zone di campagna hanno assistito a un rapido aumento della cementificazione. Questa frenetica corsa verso lo sviluppo e la modernizzazione ha portato ad una cementificazione esagerata, con conseguenze disastrose sull’ambiente e che mettono in pericolo l’ecosistema terrestre.I drammi delle esondazioni di questi giorni nell’Emilia Romagna, e solo di pochi mesi fa nelle Marche, sono solo un piccolo e drammatico esempio, piuttosto sempre più frequente, di quello che ci aspetta nei prossimi anni, se non si inverte il trend in maniera drastica e veloce. In questo articolo, esploreremo i gravi danni ambientali derivanti dalla cementificazione e la necessità urgente di adottare approcci sostenibili per proteggere il nostro pianeta.

Il significato della cementificazione. La cementificazione è il processo di copertura del suolo con superfici cementate, come strade, edifici, parcheggi e infrastrutture. Questa pratica ha raggiunto proporzioni allarmanti negli ultimi anni, poiché la crescita delle città e l’aumento della popolazione hanno portato a una crescente domanda di spazio edilizio. Le amministrazioni, improvvidamente, hanno pensato che fosse meglio (più semplice, più conveniente per le imprese, etc.) autorizzare nuove edificazioni piuttosto che “constringere” a ristrutturare e riqualificare l’esistente. Senza capire, tuttavia, con un po’ di lungimiranza di vedute,  le conseguenze disastrose per l’ambiente che sarebbero “esplose” nel giro di un lasso di tempo breve.

Distruzione degli ecosistemi naturali: L’espansione delle aree urbane e delle infrastrutture richiede l’abbattimento di ampie porzioni di foreste, prati e zone umide. Questi ecosistemi naturali sono fondamentali per la biodiversità e svolgono un ruolo chiave nella regolazione del clima e nell’assorbimento di anidride carbonica. La cementificazione indiscriminata ha portato alla distruzione di habitat critici per numerose specie, aumentando il rischio di estinzione e interrompendo gli equilibri ecologici.

Perdita di biodiversità La cementificazione comporta la distruzione degli habitat naturali, sostituendoli con superfici artificiali. Questo provoca la perdita di biodiversità, poiché molte specie vegetali e animali non riescono ad adattarsi a questi nuovi ambienti. L’urbanizzazione accelera l’estinzione di molte specie, interrompendo gli ecosistemi locali e riducendo la varietà biologica.

Cambiamenti climatici. La cementificazione contribuisce in modo significativo ai cambiamenti climatici. Le aree cementificate assorbono più calore rispetto alle aree verdi, creando cosiddotte “isole di calore” nelle città. Questo fenomeno porta ad un aumento delle temperature locali e favorisce la formazione di smog. Inoltre, l’industria del cemento è responsabile di una notevole quantità di emissioni di anidride carbonica, un gas serra che contribuisce all’effetto serra e all’aumento della temperatura globale.

Inondazioni e dissesti idrogeologici. La cementificazione e la conseguente urbanizzazione comportano una significativa impermeabilizzazione del suolo. Ciò significa che l’acqua piovana non può più essere assorbita dal terreno, ma scorre rapidamente sulla superficie, portando a inondazioni e all’erosione del suolo. In assenza di terreni naturali che possano assorbire l’acqua piovana, le piogge intense provocano deflussi rapidi, inondando le strade e sovraccaricando i sistemi di drenaggio. Inoltre, la cementificazione compromette l’equilibrio idrogeologico, con il risultato di frane e dissesti che possono causare danni alle persone e alle infrastrutture.  Da ultimo, la cementificazione intensiva comporta la costruzione di dighe e canali per il drenaggio delle acque, alterando gli ecosistemi acquatici e riducendo la disponibilità di acqua dolce per gli esseri viventi.

Perdita di terreni agricoli. La cementificazione comporta la perdita di terreni agricoli fertili, che sono fondamentali per la produzione di cibo. L’aumento della domanda di terreni per la costruzione di edifici e infrastrutture ha portato alla distruzione di terreni agricoli vitali, contribuendo alla crisi alimentare globale e all’insicurezza alimentare.

Inquinamento atmosferico. L’industria del cemento è una delle principali fonti di emissioni di anidride carbonica, un gas responsabile del cambiamento climatico. Durante la produzione del cemento, viene rilasciata una grande quantità di CO2, sia a causa del consumo di combustibili fossili che del processo chimico di decarbonatazione del calcare. Inoltre, l’uso di attrezzature pesanti per la costruzione e il trasporto di materiali da costruzione aumenta ulteriormente l’inquinamento atmosferico, con emissioni di ossidi di azoto e particolato fine.

Impatto sull’aria e sulla qualità della vita. La cementificazione contribuisce alla riduzione della qualità dell’aria, poiché le superfici cementate generano polveri sottili e inquinanti.

Soluzioni sostenibili. È urgente adottare approcci sostenibili per affrontare la cementificazione esagerata e mitigarne i danni ambientali. Alcune possibili soluzioni includono:

  1. Riduzione della domanda di cemento: Promuovere la riduzione del consumo di materiali da costruzione e la riconversione di edifici esistenti, piuttosto che la costruzione di nuove strutture.
  2. Sviluppo urbano sostenibile: Favorire la pianificazione urbana che incoraggi l’uso efficiente del suolo e la creazione di spazi verdi nelle aree urbane per mitigare l’effetto dell’impermeabilizzazione.
  3. Utilizzo di materiali alternativi: Investire nella ricerca e nello sviluppo di materiali da costruzione sostenibili, come il legno, che ha una minor impronta ambientale rispetto al cemento.
  4. Promuovere la riqualificazione delle aree urbane: Riutilizzare e riqualificare le aree urbane degradate anziché espandere verso nuove aree.
  5. Incentivare l’energia rinnovabile: Ridurre l’utilizzo di combustibili fossili nell’industria del cemento attraverso l’adozione di fonti energetiche rinnovabili, come l’energia solare o eolica.

Conclusioni. La cementificazione eccessiva ha avuto un impatto devastante sull’ambiente, distruggendo ecosistemi, inquinando l’aria e contribuendo al cambiamento climatico. È fondamentale agire con urgenza per adottare pratiche sostenibili nel settore delle costruzioni e promuovere l’adozione di alternative al cemento che siano meno dannose per l’ambiente. Solo attraverso un’impostazione più responsabile e consapevole potremo proteggere il nostro pianeta e costruire un futuro sostenibile.

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