Due settimane per realizzare un sogno. La storia di Jack, 7 anni, commuove l’America

ATKINSON (NEBRASKA), 10 APRILE ’13 – Jack Hoffman è un bambino di 7 anni di Atkinson, nel Nebraska. Il 22 aprile dello scorso anno gli viene diagnosticato un tumore al cervello, da allora la sua vita e quella della sua famiglia non è più la stessa. C’è un mostro da combattere, un bambino che deve continuare a sorridere. Jack ha già subito due operazioni ma di fronte a lui c’è il periodo più duro, dovrà affrontare una cura lunga sessanta settimane e il suo corpo è già debilitato dalla malattia. Gli vengono concesse due settimane per riposarsi, quattordici giorni in cui può tornare a casa e in cui decide di realizzare il suo sogno, quello di scendere in campo con la sua squadra del cuore i Nebraska Cornhuskers. La squadra della University of Nebraska–Lincoln lo ha convocato sabato scorso nell’amichevole di primavera e nell’ultimo quarto il coach Bo Pelini ha deciso di farlo entrare. Era il suo momento. Jack con il numero 22 sulle spalle, quello del suo idolo Rex Burkhead, scende in campo. La divisa è più grande di qualche misura ma quel sogno non è troppo grande, è lì a portata di mano. Dagli spalti i sessantamila tifosi lo sostengono, Jack prende la palla dal quarterback Taylor Martinez e comincia a correre. All’inizio prende la direzione sbagliata poi i compagni di squadra lo guidano e difendono nella corsa. Percorre sessantanove yard e arriva al touchdown. Il pubblico del Memorial Stadium è in delirio. C.J. Zimmerer lo prende sulle spalle, la storia di Jack ha commosso l’America che ha visto quel touchdown in tv. Il video di quei 23 secondo di corsa spopola su internet. Jack ha realizzato il suo sogno, quelle emozioni non le dimenticherà mai.

ELEONORA DOTTORI

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