Clean Clinique, eclettici e poliedrici

ECCO “EROI”, NUOVO CD DELLA BAND

foto-clean-clinique-urla-cantine- ANCONA – di Andrea Mastromarco – Attivi da quasi tre lustri, i Clean Clinique sono uno di quei gruppi che probabilmente, se fossero britannici o scandinavi o americani, sarebbero da un pezzo sotto contratto per qualche etichetta di una certa importanza. Invece, purtroppo per loro, sono italiani, della provincia di Ancona per l’esattezza. E si ritrovano a fare i conti con tutti i problemi che chi propone musica propria e, appunto, proveniente dalla “provincia”, deve affrontare nel Paese più bello del mondo.

Dal 2003, anno della loro fondazione, Fabio Della Rocca (voce, chitarra e tastiere), Massi Catena (chitarra, cori e tastiere), Carlo Sturari (l’ultimo dei bassisti della formazione, che partecipa anche cori) e Daniele Bolognini (batteria) hanno pubblicato un album, “Semilunar”, nel 2008, e tre anni dopo il promo “Ego Schism”. Nel maggio scorso è arrivato “Eroi”, autoprodotto e distribuito dal gruppo, uscito prima in versione digitale e poi su Cd. Nel frattempo, segnata da cambi di formazione, la band si è fatta notare a livello nazionale, prima partecipando a concorsi minori ad Ancona e dintorni, poi a concorsi nazionali quali l’Italian Wave, arrivando alla finale regionale tenutasi al Mamamia di Senigallia, ed al Sonic Waft Contest, giungendo alla finale nazionale nella storica Villa Adele di Anzio nel luglio 2010. Un disco, questo “Eroi”, che ha avuto una genesi tormentata, dato che alla vigilia delle registrazioni il gruppo si è trovato senza batterista (ruolo ricoperto, in studio, da Andrea Massetti, bassista di Riciclato Circo Musicale, Kurnalcool e Deltabeat). In ogni caso i Clean Clinique sono riusciti a confezionare un album assolutamente valido sotto ogni punto di vista, e che si avvale di importanti collaborazioni (Luca Guercio dei Meganoidi alla tromba e Beatrice Giuliani alla voce in un paio di pezzi).

Eroi” prosegue stoicamente il discorso intrapreso dalla band fin dai suoi esordi. Nove brani di difficile contestualizzazione, impossibili da etichettare, che spaziano dal post-grunge alla psichedelica, passando per l’indie rock e l’elettronica, fino ad arrivare – grazie ai testi in italiano (molto belli e per nulla banali) – alla musica cantautorale più ricercata. Si inizia con “Ciò che ignoro”, pezzo articolato tra riff arcigni ed arpeggi eterei, quasi un manifesto del suono dei “clinici”. “L’equilibrio” è più ritmato e intenso, mentre “Eroi” è quasi epico nell’incedere dell’arpeggio portante. La breve traccia strumentale “Congetture” fa da preludio al notevole brano “Quel che resta”, dall’articolata struttura progressive. “Gioco assurdo”, impreziosito dalla voce di Beatrice Giuliani, elettronico e razionale, introduce “Chiedilo a me”, il pezzo più sfacciatamente rock dell’intero lotto. “Abbraccio elettrico”, evocativo dai toni dark, e la arcigna canzone “Rivoluzioni”, in cui emergono influenze più o meno metal nell’alternanza dei riff, chiudono un disco complesso, maturo, magari non immediatamente digeribile, ma che non mancherà di stupire l’ascoltatore con le sue infinite sfaccettature.

Meritano i complimenti Fabio e soci, e gli auguri di trovare un batterista fisso per poter proseguire la loro fantastica avventura. Si spera che qualcuno dia il giusto spazio a loro ed alla validissima proposta musicale di cui si fanno latori. Nel frattempo consiglio ai lettori di Urlo di dedicare un po’ di tempo a questa fantastica band.

Per contatti e per ascoltare il disco: semiluna@infinito.ithttps://cleanclinique.bandcamp.com – https://www.facebook.com/CleanCliniqueBand – https://www.reverbnation.com/cleanclinique/albums

(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)

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