Chiude CircolOff, ma al via il cambio gestione

RESISTE IL LOCALE IN VIA BARILATTI AD ANCONA

x-fed-foto-circoloffANCONA – di Giampaolo Milzi – Non c’è più il tasto “on” per il CircolOff di Ancona. Il locale di circa 700 metri quadri ricavato nell’ex capannone commerciale di via Barilatti 8, ad Ancona, dopo due stagioni all’insegna di arte, food&drink, proposte con qualità, non ha riaperto ad inizio autunno. Ma il tasto per la “riaccensione” sarà con tutta probabilità premuto da un nuovo team, già attivo nel settore della ristorazione cittadina, pronto a costituire un’altra associazione. Perfezionato l’accordo per il prezzo d’affitto del locale dalla proprietà, per mettere tutto nero su bianco manca solo qualche dettaglio“.

I candidati alla rifondazione e gestione del circolo (che muterà nome) stanno valutando quel che c’è da fare per adeguare la struttura alle norme sulla sicurezza e l’igiene, (nel frattempo alcune sono cambiate). Poi tutto fa pensare che arriverà la firma delle carte per il passaggio di mano. A buon punto anche il confronto con l’ex gestore Gigi Santillozzi, per quale parte della dotazione di arredi e strutture interne sarà mantenuta (tra cui il bancone bar, l’area cucina, sedie e tavoli). Quasi certamente resterà al suo posto il grande palco attrezzato, col retropalco, quello che grazie dalla direzione artistica dell’ex CircolOff ha consentito un’offerta variegata e di buon livello di concerti, mostre, spettacoli di teatro, cabaret e danza, reading di poesia, presentazioni di libri, proiezioni di cortometraggi, laboratori, “condita” da birre artigianali e piatti di verdura e carne a km0.

L’associazione subentrante confermerà la formula del circolo, e quindi l’attività di ristorazione, pur di rilievo, sarà “al servizio” di eventi culturali. Alcuni legati alla cucina, con serate e degustazioni a tema su piatti di pesce, come lo stoccafisso all’anconetana o le vongole. Continuità assicurata per la musica, con djs in consolle e concerti. Da definire nel tempo altri appuntamenti socio-ricreativi, magari, chissà, anche mostre, tipo quelle allestite dagli artisti ospitati da Santillozzi. I portavoce del nuovo team di associati sono ottimisti, ma cauti sulla tempistica: la speranza, fondatissima, è che il locale possa riaprire già a novembre, o a dicembre.

Resta da chiedersi come mai il CircolOff (Arci) non abbia riaperto. Per dirla in modo sbrigativo, motivi economici, incassi non all’altezza per coprire le spese. Ma anche ragioni di tipo sociologico, antropologico su Ancona e gli anconetani. Gigi Santillozzi, 61 anni, presidente dell’Off, ha gettato la spugna con forte amarezza. Certo, è stato criticato proprio per il suo stile gestionale: ristorazione non all’altezza del gusto di alcuni clienti, piatti troppo “leggeri”, età media dei frequentatori troppo alta, alcuni spettacoli “bocciati”. Ma sulla pagina Facebook nessuna polemica da parte sua, si è limitato a ringraziare di cuore tutti quelli che ha ospitato e lo hanno aiutato. Tuttavia, nel nostro faccia a faccia ne ha da dire, e parla chiaro: “Il motivo economico, degli incassi non all’altezza della situazione, è racchiuso in più cause”. La madre di tutte le concause? “In questa città tanti, troppi, si lamentano del fatto che non ci sono abbastanza spazi per attività socio-ricreative-artistiche. Ma quando chiedi a qualcuno lui cosa fa per migliorare la situazione, di metterci del suo in questo senso, magari di darmi una mano nell’associazione, il discorso s’interrompe quasi sempre in modo sterile”. Già, metterci del suo. Che può significare anche solo andarci, per una volta, per curiosità, a vedere che aria tira in un nuovo locale. Troppi, forse, non hanno avuto questa curiosità. Perdendosi molto. A cominciare dalla musica dal vivo di ogni genere, con molta attenzione al blues e al rock, con gruppi e solisti, noti e meno noti di Ancona, anche di fuori regione. Passando per le band che hanno partecipato a San Remo Giovani e quelle proposte dall’Accademia Musicale di Ancona e dai Cantieri di Musica. E ancora, le serate di beneficenza pro Iom e ospedale Salesi; la conferenza- dibattito col noto filosofo, saggista e opinionista Diego Fusaro, coorganizzata col Circolo Proudon. Rodolfo Bersaglia, col suo show sulle “Aberrazioni antropologiche” di “Ancona horror” e dell’Ancunetà. Al CircolOff si è anche cercato di lavorare in rete con le altre realtà socio-culturali… “Gigi: “Sì, bene le collaborazioni con Nie Wiem per la poesia, con Max Miecchi per i cortometraggi (per fare un paio di esempi, ndr.). Ma chi non s’è visto sono le tante associazioni che non hanno un locale loro e qui avrebbero potuto trovare spazio per le loro proposte. Ecco, ad Ancona, si è un po’ perso il senso dell’associazionismo vero, dello stare insieme in un certo modo”. Stare insieme, secondo la proposta di Gigi, in questo senso: “Ho cercato di usare, proporre le arti, per poi berci e mangiarci qualcosa di buono come accompagnamento socializzante. Non ha funzionato del tutto. C’era chi veniva qui pretendendo che fossimo un ristorante…”.E i rapporti con l’Amministrazione comunale? “Lasciamo perdere… l’assessore alla Cultura, Paalo Marasca, s’è visto solo all’inaugurazione. Ci ho parlato, gli ho proposto di organizzare qui eventi insieme, zero risultati”.

Va sottolineato che Gigi Santillozzi aveva tutte le carte in regola per una lunga vita del CircolOff. Dal 1981 al 1984 gestisce la birreria “Il Boccale” in via Giannelli; dal 1985 al 1990 fa il super boom con l’accoppiata musica live e birra alla “Taverna del Trave” lungo la Provinciale del Conero. Dal 1993 al 2003 “emigra” a Castelfidardo ed è l’anima di una palestra molto frequentata. Tutti successi. Successi che auguriamo al nuovo team che punta a riaprire il locale.

(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)

 

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