Cantieri per il recupero degli immobili esistenti e consumo di suolo zero

OK pag 3 logo forum paesaggioAncona, 9 giugno 2013 – Un governo partecipato del territorio marchigiano che ne sappia garantire una forte tutela ambientale e uno sviluppo eco-sostenibile. La richiesta di fondo che ispira i 40 articoli della proposta di legge d’iniziativa popolare presentata dal Forum Paesaggio Marche entra a pieno titolo nel dibatto politico-istituzionale della Regione. Merito delle 8.400 firme (ne bastavano 5.000) raccolte in soli sette mesi dal Forum, costituito da numerose associazioni attive nella società civile. La parola, adesso, spetta alla commissione competente del massimo ente locale. Che dovrà discutere le nuove regole normative avallate dai cittadini e confrontarle con quelle della proposta di legge in materia già presentata dalla Giunta regionale. “Siamo disposti ad accettare piccole modifiche, ma ci batteremo perché la nostra piattaforma programmatica si imponga su quella dell’esecutivo del governatore Spacca, perché è la sola che può davvero riconsegnarci il paesaggio come bene comune”, annunciano i portavoce del Forum.

Ed eccoli, i contenuti e gli obiettivi delle proposta di legge popolare, sintetizzati in una nota degli esperti del Forum: “Consumo di suolo zero e blocco delle espansioni urbanistiche dei PRG comunali, in gran parte sovradimensionati; salvaguardia e valorizzazione delle aree agricole con l’esclusione di grandi impianti per la produzione di energia; tutela degli ecosistemi e della biodiversità; introduzione dei Piani intercomunali d’area vasta; adeguamento del Piano paesaggistico regionale al nuovo Codice dei beni culturali con valenza prescrittiva su Piani provinciali e comunali; facile accesso alle informazioni territoriali e ambientali in possesso delle amministrazioni e attribuzione di un ruolo determinante alla partecipazione democratica dei cittadini sulle decisioni significative relative ai propri territori, decisioni fino ad oggi troppo spesso appannaggio della speculazione edilizia e di una green economy malintesa (fotovoltaico nelle campagne, stoccaggio di gas, centrali a biomasse, rigassificatori, elettrodotto),  a nostro parere  favorita dagli intrecci di interessi tra pochi privati e le aree grigie della politica e della burocrazia”.

Il “consumo zero di suolo libero” (compreso quello agricolo) è il punto più qualificante della proposta di legge del Forum: “I nuovi cantieri devono operare per la riqualificazione e il recupero edilizio di palazzi e complessi abitativi in disuso, fatiscenti o fortemente deteriorati. Ma anche di immobili ad uso commerciale e in genere del settore terziario deserti e sfitti”. Ad Ancona, come in altre città, esiste già un patrimonio immobiliare parzialmente o totalmente inutilizzato. Singoli edifici, a volte interi quartieri in situazione di abbandono e progressivo degrado. Ed è il recupero di questo patrimonio, per buona parte pubblico, a dover essere considerato prioritario,  piuttosto che la tendenza ad alimentare nuove campagne di cementificazione.

Per maggiori informazioni: www.paesaggiomarche.net

 

Giampaolo Milzi

 

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