Buon compleanno Nelson Mandela, sempre nei nostri cuori e nelle nostre menti

mandela

di Clarissa Maracci

 Si è spento il 6 dicembre 2013 Nelson Mandela, all’età di 95 anni, nella sua casa di Johannesburg, assistito dai suoi numerosi familiari. Il Sudafrica ha seguito con il fiato sospeso gli ultimi mesi di malattia del grande eroe, affetto da tubercolosi polmonare contratta durante i 27 anni di prigionia spesi a Robben Island. Il mondo intero è in lutto per la sua scomparsa e verrà ricordato per sempre come un combattente della libertà e dell’uguaglianza.

Il 18 Luglio del 1918 nasceva un uomo che avrebbe cambiato il destino del Sudafrica e restituito la libertà a quella popolazione vittima della segregazione razziale. Prima colonizzati, poi importati, sfruttati, segregati e lasciati ai margini della società. Mandela è stato la voce di un popolo che aveva ed ha fame di giustizia. Di uguaglianza. Un popolo che non ha mai perso la speranza nel cambiamento e nel miglioramento, proprio grazie a personaggi coraggiosi e amanti della libertà come Nelson Mandela.

Mandela mostra fin da subito il suo amore sfrenato per la libertà, rifiutandosi di sposare la ragazza impostagli dal capo del villaggio e scappando a Johannesbourg all’età di 22 anni, insieme al cugino Justice. Negli anni universitari, mentre era studente di legge, fondò l’associazione giovanile Youth League che si opponeva al nascente regime segregazionista. Fu poi nel ’55 che assunse un ruolo importante all’interno del movimento di resistenza contro l’apartheid, l’ANC, che adottò la Carta della Libertà a fronte delle violazioni che era costretta a subire la popolazione nera.

Nel suo studio legale “Mandela e Tambo”, lui e il suo collega fornivano assistenza pressoché gratuita alle vittime della discriminazione, sempre in onore della causa anti-apartheid. Il suo impegno si fece ancora più concreto nel 1961, quando divenne comandante dell’ala armata Umkhonto we Sizwe dell’ANC (“Lancia della nazione”, o MK), della quale fu co-fondatore. Già nel 1962 era dietro le sbarre, per via di informazioni che la polizia sudafricana diceva di aver ricevuto dalla CIA in merito a suoi viaggi illegali all’estero. Rimase in prigione per ben 27 anni, rifiutando perfino l’offerta di libertà condizionata in cambio di una rinuncia alla lotta armata (febbraio 1985).

Intanto, il mondo, al di fuori del carcere gridava “Nelson Mandela libero!”. Furono le pressioni della comunità internazionale, ad obbligare il presidente sudafricano F.W. de Klerk a rilasciarlo nel febbraio del 1990. Fu la fine dell’illegalità dell’ANC, il movimento anti-apartheid. Mandela e Klerk ottennero il Premio Nobel per la pace nel 1993.

 

Overcoming poverty is not a task of charity, it is an act of justice. Like Slavery and Apartheid, poverty is not natural. It is man-made and it can be overcome and eradicated by the actions of human beings. Sometimes it falls on a generation to be great. YOU can be that great generation. Let your greatness blossom.”

Superare la povertà non è una questione di carità, ma un atto di giustizia. Come la schiavitù e l’Apartheid, la povertà non è una condizione naturale. E’ una cosa fatta dall’uomo e può essere superata e sradicata con le azioni degli uomini. A volte, accade ad una generazione di essere grande. VOI, potete essere quella generazione. Lasciate sbocciare la vostra grandezza.”

Nelson Mandela, Nobel Prize 1993.

 

 

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