Beffa ex Cinema Concerto ad Osimo

SOLO 120 MQ PER LE PROIEZIONI

OSIMO (AN) – di Lucia Principi –

 

Un presidio nel 2015 contro la “svendita” ai Frati Minori dello storico cinema. Foto tratta da: www.osimo5stelle.it
Un presidio nel 2015 contro la “svendita” ai Frati Minori
dello storico cinema. Foto tratta da: www.osimo5stelle.it

Un cinema che c’era, sarebbe dovuto esserci e adesso non c’è più. L’ultimo triste atto di una vicenda lunga e travagliata che ha per protagonista il Cinema Concerto di Osimo è stato decretato il mese scorso, con la decisione definitiva, da parte della maggioranza in Consiglio comunale, di (s)vendere lo storico immobile cittadino, chiuso nel 2009 e da allora oggetto di infuocate diatribe.

Due anni fa i Frati Minori Conventuali del santuario di San Giuseppe da Copertino avevano avanzato (prima all’allora sindaco Simoncini e, poco dopo, al nuovo sindaco Pugnaloni) la proposta di acquistare i locali dell’ex cinema per trasferirci la Biblioteca regionale francescana (al momento situata a palazzo Casari ad Ancona, nei pressi dell’ex convento di San Francesco alle Scale), istituire un centro di studi francescano e ricavare un auditorium polivalente.

Dopo anni di polemiche, dibattiti e ripensamenti, il Consiglio comunale, che in campagna elettorale si era opposto alla vendita e aveva promesso lunga vita al cinema, ha infine siglato l’accordo con i Frati Minori. Stando al progetto, una parte del piano terra e tutto il piano superiore dello stabile verranno ceduti ai frati, i quali destineranno i locali alla realizzazione del polo bibliotecario francescano e alla creazione di una mediateca. Tutte le spese legate ai lavori di restayling dell’edificio saranno interamente a carico dei religiosi e dell’ente Regione Marche, che ha già previsto lo stanziamento di 400 mila euro da erogare, nel corso del triennio 2016-2018, al Comune di Osimo. Una porzione del primo piano (circa 120mq) rimarrà invece di proprietà municipale e verrà trasformato in un auditorium capace di ospitare un centinaio di persone. Tramite la cessione del bene immobiliare, nelle casse osimane affluiranno 550mila euro. Questo il valore del gioiello osimano. Immediate le critiche da parte di molti cittadini e dei rappresentanti politici della minoranza, in particolare del Movimento 5 Stelle. L’accusa è di aver regalato a un prezzo irrisorio un bene che rappresenta un tassello importante della storia cittadina, che avrebbe meritato maggiore tutela da parte dell’Amministrazione.

Un movimento a difesa dell’ex Concerto era nato già nel 2014, imponendosi all’attenzione pubblica attraverso una raccolta di firme, tanti presidi e banchetti informativi. Tra le proposte avanzate, quella di trasformare l’edificio in una Casa delle Arti e delle Culture interamente gestita dalle associazioni osimane. Dopo gli ultimi risvolti politici, il movimento promette di ricorrere alle vie legali. Da parte sua, il sindaco Pugnaloni ribadisce che la nuova sistemazione regalerà in ogni caso agli osimani un nuovo polo culturale a costo zero dove fare cinema, musica, arte e spettacolo. La ragione del cambio di rotta rispetto alle posizioni abbracciate in campagna elettorale: quando si amministra si deve guardare al bisogno collettivo, e le condizioni dell’accordo, a costo zero per il Comune, che anzi ne trarrà degli introiti, è l’unico in grado di accontentare tutti.

Sta di fatto che quello che resterà del fu Cinema Concerto sarà solo una illusoria e ridotta imitazione.

(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)

 

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