“Art bonus”, bilancio ad Ancona

BEN 20 I PROGETTI IN CAMPO

foto 1 pezzo 1 foto-logo art bonusANCONA – di Giampaolo Milzi – Il cosiddetto “Art bonus” potrebbe essere una parola magica, capace – se coniugata a dovere in concreto – di dare un’ampia boccata d’ossigeno alle sempre più scarse risorse stanziate dalle istituzioni pubbliche per valorizzare il patrimonio artistico, culturale, architettonico, archeologico più grande del mondo, quello che così tanto rende l’Italia il Belpaese. Potrebbe, e aggiungiamo dovrebbe avere un effetto magico. Condizionale d’obbligo, visto il magro bilancio del ricorso del settore economico privato alla benemerita legge del luglio 2014 che introduce sgravi fiscali a favore di chi investe nei beni e servizi culturali. Un bilancio diversificato, a seconda delle regioni italiane. Per quanto riguarda le Marche, stando ai dati ufficiali di Ales spa, del ministero dei Beni e delle Attività culturali (Mibact), sono al quarto posto in Italia per i progetti presentati, ma al primo posto per il rapporto tra progetti e popolazione (1 su 22.276 abitanti). A riprova che, sebbene a fatica e al di sotto delle generiche potenzialità, stiano emergendo buone pratiche e casi di successo. Buone pratiche, va sottolineato in negativo, intraprese solo da i Comuni: i dati infatti “denunciano” che sono state ignorate da tutte le altre amministrazioni pubbliche (un numero altissimo) legittimate a beneficiare di “Art Bonus”

Per quanto riguarda il capoluogo regionale gli esiti non sono particolarmente brillanti, sebbene non irrilevanti. Una conferma in tal senso? A Macerata e Pesaro-Urbino (ma non ad Ascoli Piceno e Fermo, gli altri due capoluoghi di provincia) gli “Art Bonus” sono statu utilizzati più efficacemente.

Concentrandoci sui dati riferiti all’operato del Comune di Ancona, ad oggi è stata attivata la pratica per un totale di 20 progetti, divisi in due tranche di avvio (2015 e 2016), per un fabbisogno complessivo di circa 800.000 euro euro.

Purtroppo tra questi solo uno, quello relativo al riallestimento e alla rifunzionalizzazione della Sezione Ragazzi della Biblioteca Comunale “Luciano Benincasa” è stato comunicato al Mibact (e per tale motivo compare sul portale web www.artbonus.gov.it), e – nonostante sia stato finanziato solo per il 50% – è stato comunque portato a termine con l’inaugurazione dei nuovi spazi il 20 febbraio scorso. A colmare in gran parte il gap relativo all’importo lordo richiesto pari a 40mila euro, hanno provveduto una donazione di 20mila euro della Banca di Ancona di Credito Cooperativo e altri fondi disponibili in bilancio comunale.

Da allora nessuna ulteriore elargizione da soggetti privati (come banche, fondazioni, imprese) per concretizzare i restanti progetti. Quello per la Sezione Ragazzi della Biblioteca Comunale era incluso nella lista degli 8 complessivi approvati dalla Giunta comunale con delibera n°137 del 31 marzo 2015. Tra gli altri 7, ancora in stallo, ce n’è un secondo sempre a beneficio della Biblioteca Comunale, per interventi di trasferimento ed allestimento del front-office sul chiostro coperto al piano terra del nobile e antico edificio lato piazza del Plebiscito. Due riguardano invece la Pinacoteca Comunale “Francesco Podesti” (riaperta in gran parte dopo lunghi lavori di ristrutturazione nel giugno scorso), di cui uno per i sistemi di allarme e vigilanza e uno per la sistemazione dello spazio in Vicolo Foschi antistante l’ingresso lato mare. Gli altri quattro in lista d’attesa: due per la Mole Vanvitelliana (migliorie per sistema videoproiezioni e adeguamento sala conferenze), uno per la manutenzione del Centro Civico “Aldo Moro”, uno per l’illuminazione e l’allestimento di un’ala espositiva alla sala multifunzionale “Ex Polveriera di Castelfidardo” al Parco del Cardeto. Insomma, molta carne al fuoco, ma anche troppo fumo. Va da sé che per attirare l’attenzione dei potenziali sponsor non basta certo la pubblicazione dei progetti ideati dall’ente di turno, il Comune in questo caso, sul proprio sito internet istituzionale in forma dettagliata e sul portale web del Mibact. Va messa in campo una vera e propria politica di divulgazione pubblica dei progetti ”Art Bonus” e di ricerca di contatti diretti coi possibili donatori. L’Amministrazione comunale di Ancona, in ogni caso, si dà da fare. Innanzitutto, con delibera di Giunta del 5 luglio scorso, ha riconfermato la prima sfornata di piani d’azione ancora “papabili” del 2015 per una necessità totale di 142.174 euro, approvando una seconda lista di altri 12 progetti, per un importo necessario di altri 619.375 euro. Eccoli in beve: 2 vedono protagonista ancora la Biblioteca Benincasa, per cui urge il restauro di diversi stucchi artistici e la creazione di postazioni multimediali di consultazione; ben 4 prevedono eterogenei interventi per incrementare la fruibilità, soprattutto espositiva, del vastissimo complesso della Mole Vanvitelliana, il contenitore punta di diamante della politica culturale cittadina su cui la Giunta sta investendo di più dal punto di vista tecnico e operativo; assieme all’altra grande perla volta potenzialmente a brillare maggiormente, il Teatro delle Muse, con due articolati piani d’azione; un ulteriore progetto è proposto per la Pinacoteca, mirato alla riqualificazione del magnifico chiostro interno; un altro ipotizza l’uso anche estivo del Teatro Sperimentale “Lirio Arena”, previa installazione di impianto di climatizzazione; infine grande attenzione per due importanti opere d’arte, il miglioramento dell’illuminazione della Pala d’Altare del Tiziano nella chiesa di San Domenico e il restauro del quadro di Olivuccio di Ciccarello (XIV secolo) in dotazione alla Pinacoteca. “Il Teatro delle Muse e la sua crescente polifunzionalità, così come il piano di grande respiro per il massimo sfruttamento della Mole (”La Mole – Where culture lives) e della Pinacoteca ci stanno particolarmente a cuore. – sottolinea l’assessore comunale alla Cultura Paolo Marasca – Per tutti i progetti Art Bonus in campo mi sto adoperando personalmente con contatti e relazioni dirette, nono solo e soprattutto con istituti di credito e fondazioni, ma anche con imprese”. Di più: “Dato che è certamente vero che non basta pubblicare i nostri progetti sul sito del Comune, io e il sindaco abbiamo individuato alcune priorità, da presentare in incontri aperti al mondo delle imprese che si terranno in autunno. Tra queste, come detto, c’è la Mole Vanvitelliana, per cui opera appositamente l’agenzia Tonidigrigio proprio per intercettare sponsor per Art Bonus”.

(Articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile. inchiesta realizzata con la collaborazione del Coordinamento Musei Archivi e Biblioteche delle Marche)

 

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