Rock & Diritto: La maledizione degli Lynyrd Skynyrd

  di Valentina Copparoni

In molti parlano di una sorta di nera maledizione che abbia prima aleggiato e poi tragicamente avvolto una band musicale conosciuta ai più per la famosissima canzone “Sweet Home Alabama”, colonna sonora di molti film e produzioni televisive e di quello che spesso viene definito “il sogno americano” che sembra concretizzarsi sulle note positive del brano.
E’ il 20 ottobre 1977 quando il volo charter su cui sta viaggiando la band di ritorno in Louisiana, a causa di alcuni problemi al motore, si schianta in una palude del Mississippi (Gillsburg). La tragedia porta alla morte sul colpo del cantante del gruppo Ronnie Van Zant, del chitarrista  e cantante Steve Gaines, della corista  Cassie Gaines, dell’assistente dell’organizzazione del tour Dean Kilpatrick, del pilota Walter McCreary ed ancora del co-pilota William Gray. Tutti gli altri membri della band rimangono gravemente feriti.
Appena la notizia fa il giro del mondo non si riesce a non interpretare la copertina del quinto ed ultimo album del gruppo Street Survivors, uscito solo qualche giorno prima dell’incidente,  come un terribile presagio. Infatti in copertina ci sono i sette componenti della band avvolti dalle fiamme con il chitarrista Steve Gaines  al centro con gli occhi chiusi ed il volto coperto dalle fiamme. In segno di rispetto, la copertina originale fu ritirata e sostituita dalla casa discografica con un’altra in cui al posto delle fiamme si ha uno sfondo nero e soltanto dopo 30 anni dalla tragedia l’originale è stato di nuovo distribuito.
L’incidente aereo spezza la vita di molti componenti della band e segna per sempre quella dei sopravvissuti ed il futuro del gruppo che infatti si scioglie non riuscendo a sopportare il peso  di quanto il destino gli ha riservato.

A fine anni ’80, però,  i sopravvissuti Rossington, Powell, King e Wilkeson si riuniscono anche con il fratello minore di Van Zant ma le condizioni fisiche di Collins gli permettono di partecipare solo come direttore artistico anche se solo per poco perché ancora una volta il destino maledetto non abbandona il gruppo. Infatti Collins viene colpito da una polmonite nel 1989 e muore nel 1990. Negli anni a seguire una vera e propria  maledizione sembra perseguitare il gruppo e tutti coloro che in qualche modo si avvinano ad esso: il nuovo bassista Leon Wilkeson muore per problemi renali nel 2001, il chitarrista Hughie Thomasson muore nel 2005 per un attacco cardiaco cosi come il tastierista Billy Powell nel 2009. La scia di morte continua sempre nel 2009 con il nuovo bassista Donald Evans e nel 2010 con Jojo Billingsley, ex corista del gruppo.

Sulla sciagura aerea  viene  aperta un’inchiesta per far luce sulle eventuali responsabilità che in questi casi possono essere attribuite a cause imprevedibili (quali improvvisi eventi atmosferici) o ad un errore umano dei piloti oppure ad eventuali omessi e/o inadeguati controlli sul mezzo. In realtà in questo caso le indagini sembrano accollare gran parte della responsabilità ai piloti dell’aereo i quali non avrebbero controllato, come dovuto, il livello del carburante  anche se viene pure accertato un disfunzionamento tecnico di una spia proprio del livello del carburante che, forse, potrebbe aver indotto in errore i piloti.
Sembra che qualche mese prima dello schianto l’aereo sia stato ispezionato anche dal manager di un’altra band, gli Aerosmith, che però decide di scartarlo in quanto ritenuto poco affidabile anche a causa dei membri dell’equipaggio.

Ascoltando il loro celebre brano “Sweet Home Alamaba” e la positività che esce dalla sue note, viene da chiedersi quale sia stato lo strano gioco del destino che invece ha deciso da lì a poco di segnare per sempre e  tragicamente la storia personale e musicale del gruppo.

 

 

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