Marcia indietro sul fumo passivo: ora si “svapa” liberamente

CON L’EMENDAMENTO DEL PARLAMENTO, E-CIG SENZA PIU’ DIVIETI

del dottor Giorgio Rossi (Oncologo)

Il Parlamento ha approvato, il 23 ottobre scorso, l’emendamento “4.25” con cui viene cancellato il divieto dell’uso delle sigarette elettroniche nei luoghi pubblici, con la sola eccezione delle scuole .

Ovviamente il provvedimento ha suscitato numerose polemiche tra chi vede un ritorno all’antico, con possibili danni alla salute anche dei non fumatori e chi invece non ritiene dannoso il fumo passivo delle e-cig e che lo considera solo un sistema per favorire, dal punto di vista economico, un settore nascente.

Come risaputo le sigarette elettroniche nascono con la finalità della disassuefazione dei fumatori alle tradizionali sigarette di tabacco cercando di mimarla il più possibile . E’ composta da una batteria ricaricabile con sensore manuale o automatico , il quale attivando elettricamente la batteria fornisce energia all’atomizzatore che riscalda il liquido contenuto all’interno della cartuccia e del serbatoio detto “tank” creando una vaporizzazione del tutto simile al fumo di sigarette . Il liquido utilizzato può avere vari aromi ( menta,liquirizia, fragola, vaniglia, ed anche sapore di tabacco ) e può contenere nicotina .

La nicotina è un composto organico, un alcaloide parasimpaticomimetico presente nelle foglie della pianta del tabacco .E’ una sostanza stupefacente che crea una forte dipendenza psichica ed anche , in misura minore, fisica. Interrompere improvvisamente l’assunzione di nicotina può provocare una sindrome d’astinenza caratterizzata dalla sensazione di vuoto ed irrequietezza. La nicotina non è cancerogena , provoca invece a lungo andare effetti dannosi sul sistema cardiocircolatorio(ipertensione,cardiopatia ischemica ) e allo stomaco ( gastrite , ulcera) .

Per affrontare il problema della disassuefazione , specie per i fumatori più incalliti , la sigaretta elettronica non deve essere usata come addizionale alle sigarette tradizionali, ma va fatto un uso sostitutivo utilizzando liquidi con dosi di nicotina progressivamente decrescenti fino a quelli senza nicotina .Pertanto l’utilizzo della nicotina nelle e-cig rappresenta elemento fondamentale in una correta strategia di disassuefazione ; iniziare subito con e-cig senza nicotina , si rischia la sindrome d’astinenza per i motivi detti sopra , pur mantenendo il cerimoniale della gestualità che un ruolo così importante ha nella abitudine al fumo. D’altra parte l’uso delle e-cig con nicotina può rappresentare la causa di evoluzione verso l’abitudine al tabagismo specie nei giovanissimi ; giusto pertanto il divieto ai minori di 16 anni .

Ancona scarse o comunque non sufficientemente conclusive , sono le informazioni scientifiche riguardanti i potenziali danni che possono arrecare anche le sigarette elettroniche negli utilizzatori .La FDA (Food and Drugs Aministration) degli Stati Uniti ha rilevato nelle ricariche delle sigarette elettroniche la presenza di nanoparticelle di nichel,cromo e stagno elementi potenzialmente dannosi per l’ uomo. Comunque il danno maggiore proveniente dalla bionde è costituito dalla combustione del tabacco e della carta ove si liberano sostanze come il catrame e gli idrocarburi notoriamente altamente cancerogeni , non presenti ovviamente nelle sigarette elettroniche . E sono le stesse sostanze che arrecano gli stessi danni anche ai fumatori passivi .Per quanto riguarda quest’ultimo problema , non esistono dati scientifici che dimostrano pericolosità del fumo passivo con le e-cig. Infatti il vapore emesso , molto simile al fumo , non è altro che un aerosol del liquido contenuto nella tank .Resta il fatto che anche con la sigaretta elettronica viene trasmesso il messaggio della gestualità che può indurre all’emulazione .Per tale motivo tra i luoghi pubblici sono state escluse le scuole .

Al momento , fin tanto che la scienza procede nel suo cammino di ricerca volto a chiarire alcuni aspetti ancora non risolti sulla nocività o meno del prodotto, parallelamente è altrettanto importante procedere ad una specifica regolamentazione che consideri la sigaretta elettronica né un farmaco né un prodotto simile alla sigaretta tradizionale e contemporaneamente garantisca la qualità dei prodotti fabbricati in Italia .

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