Indagini fai da te grazie ad una App: i Carabinieri gli trovano lo smartphone

CIVITANOVA, 29 MAGGIo ’13- Era in sala d’attesa di in un ufficio di polizia per sporgere la denuncia di furto della sua ventiquattr’ore con all’interno tanti importanti documenti ed il suo nuovissimo smartphone. Ma, ragionandoci, gli si accendeva una lampadina e ricordava di aver installato un’app che consentiva di rintracciare il suo telefono. Rinuncia a fare la “classica” denuncia ed esce per strada dove, sulla statale 16, incrocia provvidenzialmente una gazzella del radiomobile dei carabinieri. Al capo pattuglia, l’investigatore “fai da te” gli spiega la storia e svela di avere con sé l’ipad col quale stava localizzando il suo cellulare in movimento a due passi. Il militare dell’Arma si poneva subito a disposizione del cittadino e gli chiedeva di consultare la mappa dell’ipad. Effettivamente il cellulare si stava “muovendo” fra la zona cecchetti e l’area ceccotti di Civitanova e andava subito rintracciato. Ai carabinieri, però, occorreva consultare passo passo quella mappa per non perdere d’occhio le tracce del cellulare. I militari, pertanto, tablet alla mano, affiancati dalla vittima che li seguiva a distanza di sicurezza, cominciano, come “pollicino” a cercare di individuare meglio il luogo. Addentratisi nell’area ceccotti, intravedono due stranieri che stavano entrando in un casolare abbandonato. Per avere certezza che fossero loro, il carabiniere faceva partire dal tablet, sul dispositivo asportato, la suoneria di allarme e … tac, gli suonava quel cellulare in tasca ad uno dei due malfattori.

Bloccati e perquisiti, sotto gli occhi del proprietario del telefono che poteva notare soddisfatto, da zona defilata, i carabinieri all’opera, balzava fuori quel cellulare. I due, tunisini senza fissa dimora, venivano condotti in caserma. Il professionista civitanovese ci teneva molto al telefono ma gli erano più preziosi quei documenti di lavoro che erano custoditi nella 24 ore. Ripercorrendo a ritroso l’itinerario percorso dai tunisini, i carabinieri di Civitanova riuscivano persino a recuperare l’importante valigetta e a restituire, in serata, l’intero maltolto al derubato. La verve del professionista e l’intuizione di non perdere tempo, ha consentito di rintracciare, grazie al pronto intervento dell’Arma, tutta quella refurtiva ed assicurare alla giustizia i due malfattori, responsabili di concorso in ricettazione.

Il professionista, quando è giunto nella caserma Piermanni dei carabinieri, per ritirare tutto il mal tolto, ha espresso note di apprezzamento a quei due carabinieri della pattuglia che hanno condiviso con lui l’esigenza di “fare presto”. Ha ringraziato oltremodo il capo pattuglia che, esperto conoscitore dei luoghi e dei vicoletti della zona San Marone, ha ottimizzato le tecnologie degli smartphone per condurre a termine le veloci indagini.

 LA REDAZIONE

 

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