Il mercato delle droghe online: chiuso il sito ‘Silk Road’

ANALISI GIURIDICA E MEDICA SUL FENOMENO

di Avv. Tommaso Rossi (Studio Legale Rossi- Papa- Copparoni) 

Notizia di Silk-Roadquesti giorni è la chiusura da parte delle autorità americane del noto sito “Silk Road”, la “via della seta”, l’ebay della droga su internet e l’arresto del suo fondatore Ross William Ulbricht.

Le accuse formulate dall’FBI sono gravi: traffico di stupefacenti – tra cui eroina, cocaina e marijuana – e riciclaggio di denaro sporco i reati principali.

L’accesso a Silk Road è del tutto anonimo, grazie al programma TOR (los tesso usato nel mondo dagli attivisti per i diritti umani per proteggere la sicurezza delle loro battaglie), una sorta di rete parallela completamente non tracciabile.

Un mercato nero, quello di Silk Road, da 2 milioni di dollari all’anno.

Mesi fa, un’inchiesta di Fatto&Diritto aveva svelato il funzionamento del sito. Nel “Silk road” la home offre finestre che invitano ad acquistare droga: un topic relativo alla droga ricchissimo, con 1.854 proposte. Anche convenienti, basti pensare che un grammo di cocaina costa 24.22 bitcoins. Stessa facilità di acquisto per ecstasy, acidi, eroina e sostanze dopanti. Nella descrizione di una partita di ketamina, il venditore consiglia “conosci te stesso, usa con cautela e divertiti”. Per ogni proposta e ogni spazio di e-commerce, ci sono dei feedback che spiegano come fare attenzione alla confezione del pacco da spedire, per evitare che se ne senta l’odore e che venga fiutato dai cani antidroga.

I principali fruitori di questi mercati paralleli della droga sono, ovviamente e purtroppo, i giovanissimi. Il migliore amico degli adolescenti di oggi, specie di quelli che nella rete vogliono scovare lo sballo, è il computer. Di tutto si trova online, ma sorpattutto le cosiddette droghe leggere naturali (cannabis e derivati), ma anche quelle chimiche (Lsd, ketamina e la miriade di pasticche di ecstasy col sorriso marchiato o accattivanti icone). Ma si possono anche trovare erbe, sostanze allucinogene, funghi psichedelici, additivi chimici o sostanze per migliorare le prestazioni sessuali (spesso spacciate come afrodisiaci, vedi il “popper”) e fisiche. Sostanze per aumentare i muscoli, non sentire la fatica o il dolore, utilizzabili anche come doping. Quelle vietate nel mondo dello sport, quelle che garantiscono risultati, ma distruggono il sistema renale e linfatico, quelle che affaticano il cuore e compromettono la capacità riproduttiva, creando dipendenza psicologica e fisica.

E per comprare non ci sono limiti, la rete permette tutto. Basta essere in possesso di una banalissima Postepay e il gioco è fatto. Due click o poco più e si diventa clienti, ‘amici’ di questo o quel sito. Lo specchio dei tempi. Ci sono siti come www.drugs-plaza.com in cui si entra senza troppa difficoltà e si accede a una fornitissima vetrina di prodotti che vanno dalla marijuana alle erbe allucinogene ai funghi magici. Basta un click sul prodotto di interesse per essere automaticamente inviati al “negozio on-line”: su “Shayana Shop.com”, sito bellissimo, coloratissimo e accattivante scritto in italiano, si può comprare di tutto, come al supermercato e oltretutto, a prezzi modici. Ci sono capsule a 10 €, funghi allucinogeni a 30 €, cactus psichedelici e fiori, il Catmint a 8 €, oltre alla classica e gettonatissima Salvia Divinorum (40 €), semi di cannabis (dai 45 ai 50 €) e poi pillole e pasticche a 10 €, spacciati come afrodisiaci ed energizzanti ma dagli effetti simili a quelli delle anfetamine. Per la vendita on-line si può rimbalzare anche al sito “azarius.net”, scritto addirittura in tutte le lingue, dal server ovviamente nascosto, in cui oltre allo shop si trovano anche consigli e news sulle legislazioni antidroga nel mondo.
La prova.

Ci siamo messi nei panni di un adolescente qualunque alla ricerca dello sballo tramite Internet, magari per portare stupefacenti a una festa con gli amici o prima della discoteca. Siamo entrati, ci siamo qualificati con un nome fittizio e dei dati (che nessuno mai controllerà) e abbiamo frugato tra le offerte: ci sono prodotti, prezzi, dosi, effetti e consigli per la spedizione in modo da eludere i controlli, accorgimenti anti-polizia insomma. Tutto on-line, tutto in vetrina, tutto in vendita. Abbiamo compilato i campi dell’acquisto – armati solo di una semplicissima Postepay – e tutto è filato liscio. Il nostro acquisto, se avessimo concluso l’ordine con i dati della nostra carta, sarebbe stato concluso in pochi click e presto avremmo ricevuto per posta il nostro bel pacchetto di sostanze stupefacenti. Non abbiamo volontariamente completato l’acquisto, ma ci siamo resi conto concretamente di come sia facile accedere a questo tipo di vendita on-line in cui età, stato di salute, condizione sociale non contano perché l’unico requisito necessario è il poter pagare.


Droghe e consumo: i dati.

Il contrasto alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti è uno degli obiettivi primari delle forze dell’ordine. Ma secondo i dati Istat, nonostante i controlli e la rigidità imposta su droghe e doping, l’Italia si attesta lo stesso la nazione europea con il più alto consumo di cocaina tra i giovani: il 5,9% dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni l’hanno provata almeno una volta. Il 2,9% ha fatto uso di eroina; il 31,9% dei teenager preferisce la cannabis. Da un recente studio di Eurispes, emerge che il miglior alleato degli spacciatori sia proprio il web. Attraverso la rete l’acquisto di droghe chimiche aumenta in maniera esponenziale. Per il 2011 si stima che si avrà addirittura una crescita del 30%. L’allarme non è solo tra i giovanissimi, considerando che la soglia dei consumatori medi di sostanze stupefacenti si è notevolmente abbassata, ma anche tra gli sportivi.

L’ANALISI GIURIDICA

D: Com’è possibile che non via sia un controllo e un monitoraggio (con misure anche repressive, se necessario) di questi siti che vendono sostanze stupefacenti?

R: In genere è la polizia postale e delle telecomunicazioni a disporre l’oscuramento di un sito internet mediante il quale vengono promosse attività illecite di varia natura. Il sito quindi viene sottoposto a sequestro probatorio e/o preventivo da parte dell’Autorità Giudiziaria, per raccogliere elementi probatori ed evitare che l’attività delittuosa possa essere portata ulteriormente avanti attraverso il funzionamento del sito stesso. Il problema è che molto spesso questi siti sono ospitati su server stranieri difficili da rintracciare e di Paesi con i quali non sono previste convenzioni internazionali in materia di misure di polizia. Nel caso di siti che vendono le c.d. “smart drugs”, il fatto è che molto spesso queste sostanze non sono inserite ancora nelle tabelle ministeriali allegate al DPR. 309/’90 che definiscono gli elenchi delle sostanze considerate illecite, e pertanto non è possibile far nulla contro questi siti. Dovrebbe essere il Ministero della Salute, con decreto, di tanto in tanto ad inserire nelle tabelle delle sostanze stupefacenti le nuove sostanze che vengono “scoperte” e immesse sul mercato di continuo per finalità droganti, di modo che la loro vendita diventi reati. Finchè ciò non viene fatto vi è, in pratica, una sorta di cono d’ombra nel quale, pur sapendo che la sostanza ha un utilizzo stupefacente, non è possibile per lo Stato perseguire chi la immette sul mercato.

L’ANALISI MEDICA (a cura del Dott. Francesco Bravi)

D: Che cosa si intende per sostanza stupefacente?

R: Per droga o “stupefacente”si intende qualsiasi sostanza psicoattiva, naturale o artificiale, con effetti sul sistema nervoso e che altera l’equilibrio psicofisico dell’organismo. Alcune sono usate senza controllo dalle autorità sanitarie e giudiziarie, come la nicotina, la caffeina e l’alcool (in parte). Alcune, come gli psicofarmaci, sono inserite nelle Tabelle apposite ed usate a scopo curativo. Ma parlando di consumo di droga, ci si riferisce esclusivamente all’abuso o uso voluttuario e non terapeutico di sostanze psicoattive che, se usate per lungo tempo, possono provocare tolleranza o assuefazione. Si tende, pertanto, ad aumentare le dosi, sino ad arrivare alla dipendenza, che può essere fisica, psichica o entrambe.

D: Quando si ha dipendenza?

R: Per dipendenza fisica si intende l’incapacità dell’organismo a funzionare senza una sostanza esterna alla quale si è adattato aumentandone le dosi. La dipendenza psichica è molto più subdola e insidiosa; resta anche quando il fisico è stato disintossicato e si manifesta con il desiderio spasmodico della droga o con la convinzione di non poterne fare a meno. In base al principale effetto, si suddividono in sedative-antidolorifiche-allucinogene, eccitanti-stimolanti.

D: Quali sono le droghe leggere? E quali gli effetti sull’organismo?

R: Sono stato sempre contrario alla distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti, soprattutto per quanto riguarda la Marijuana, rappresentando un facile giustificativo nel suo utilizzo. Ma non vanno sicuramente sottovalutati gli effetti terapeutici già dimostrati e quelli in fase di studio sperimentale. Per quanto riguarda il THC (tetraidrocannabinolo) principio attivo della marijuana e dell’hashish è ancora in discussione se crei dipendenza fisica o psichica. Io propendo per la seconda, sviluppandosi in individui con un particolare habitus mentale o che frequentano particolari compagnie che li predispongono a passare, se non altro per curiosità, alle cosiddette droghe pesanti. Purtroppo, non si pone sufficiente attenzione all’alcool come alla marijuana, a causa di una legislazione ancora inadeguata.

Si dice che con la marijuana si spostano “milioni di voti e miliardi di dollari”! Così, probabilmente, anche per la nicotina e per la caffeina. In questi ultimi mesi si assiste alla graduale svolta storica del legislatore olandese che sta via via restringendo sempre di più il consumo legalizzato all’interno dei coffee shops. A mio avviso, ma questa è solo una personale opinione, non dovrebbe esistere distinzione tra marijuana e eroina o cocaina, essendo stata evidenziata con la Risonanza Magnetica,che la cannabis provoca la distruzione dei neuroni e riduce lo spessore corticale della sostanza grigia soprattutto nei lobi frontali. Di conseguenza si viene ad avere un cervello malato.

Tra gli effetti nocivi della marijuana si possono enumerare disturbi mentali e depressione grave; attacchi di panico, confusione mentale, apatia, incapacità di programmare la vita. Se stimolati, possono scatenarsi in azioni violente, ma sembra meno frequentemente che in seguito ad etilismo acuto. In giovani adolescenti può essere causa di slatentizzazione della schizofrenia!

Tra gli usi terapeutici dimostrati si possono annoverare l’effetto sul dolore neuropatico e spastico, nel dolore tumorale, nei sintomi dolorosi della sclerosi multipla (spasticità, sintomi della vescica, qualità del sonno). Meno documentati gli effetti sulla anoressia e cachessia e sulla nausea e vomito, soprattutto durante chemioterapia.

In fase di studio nell’asma, la depressione, glaucoma, ansia, epilessia, ipertermia e cancro. Logicamente, l’uso deve essere controllato dai sanitari.

Anche l’Alcool è una droga, come a tutti noto, usato e a volte abusato: vino, birra o superalcolici. Oggi lo sballo si chiama “binge drinking” ed è riservato ai giovani che usualmente non fanno uso di alcoolici e poi al sabato notte bevono dosi “cavalline” fino alla perdita di conoscenza. Quindi, a seconda delle dosi ingerite, l’alcool può avere un effetto euforizzante, disinibente, stimolante o calmante. Ma può dare assuefazione e dipendenza. La sindrome da astinenza è molto più drammatica di quella da eroina. Si manifesta, prima, con tremori alle mani, sino alle convulsioni e delirio (delirium tremens). Provoca mancata coordinazione dei movimenti, lentezza dei riflessi, difficoltà a parlare e tendenza all’aggressività. Provoca il più alto livello di violenza verso se stessi e gli altri.

Anche la Caffeina è una droga molto comune, ma non molto dannosa. Cento tazzine provocherebbero la morte; 10 tazzine quasi certamente farebbero addormentare; 2 o 3 tazzine agirebbero da stimolante.

L’Arsenico è considerato un veleno, ma, in piccolissime quantità, agisce da stimolante e, in dosi ben calibrate, da sonnifero. Alcuni decigrammi provocano la morte.

D: Quali le droghe pesanti? E i loro effetti sull’organismo?

R: Tra le droghe “pesanti” occupano un posto importante la cocaina e l’eroina, entrambe responsabili della tolleranza, della dipendenza e della sindrome da astinenza.

La Cocaina deriva dalla “coca” che, nel linguaggio Indios significa “albero”; è ricca di vitamine e 60 gr. di foglie masticate al giorno, sono sufficienti per il supporto vitaminico di un individuo umano. Il thè “MATE” viene usato nella malattia da altitudine.

A volte usata come anestetico locale. Viene somministrata in vena o sniffata e provoca eccitazione, loquacità, disinibizione, potenziamento dell’attività mentale e aumento del lavoro muscolare con ridotto senso di fatica. Lucidità di coscienza, sicurezza e fiducia in se stessi. Inappetenza e aumento del desiderio sessuale. Insonnia. Insorge la tolleranza e l’aumento delle dosi provoca ansia, irritabilità, sospettosità, allucinazioni visive, uditive e tattili. Nella sindrome da astinenza compare depressione, incapacità a provare piacere, tristezza, malinconia, e desiderio impellente di provare sensazioni precedenti. In caso di assunzione cronica, compaiono cefalea, tremore, dimagramento, crisi epilettiche, perforazione del setto nasale e impotenza. A volte anche in singole assunzioni si possono avere aumento della frequenza cardiaca, gravi aritmie, infarto miocardico e ictus cerebrale. L’epatite acuta è causata da residui tossici che si formano nell’organismo.

L’Eroina è un derivato semisintetico dell’oppio, prodotto per la prima volta dalla Bayer, per curare le tossicomanie da morfina. Viene iniettata o sniffata. Provoca un “flash” dopo pochi minuti e può durare circa due ore. Agisce sul sistema nervoso centrale provocando sensazione di piacere, senso di tranquillità, riduzione del pensiero e del linguaggio, sonnolenza e rallentamento dei movimenti. Senso di piacevole distacco dalla realtà e forte egocentrismo. Rilassamento dei muscoli intestinali e dello stomaco. Difficoltà ad urinare. E’ mortale in caso di overdose o per miscele errate.

La sindrome da astinenza provoca freddo, caldo, brividi, crampi diffusi, nausea, diarrea, starnutazione, ridotta frequenza respiratoria e stato di agitazione. Midriasi.

Le Anfetamine sono sostanze sintetiche ad azione simpaticomimetica stimolanti il sistema nervoso simpatico. Appartiene alla classe delle fenetilamine. Numerosi sono i suoi effetti sull’organismo, a partire dal Sistema Nervoso Centrale con ridotta percezione della fatica, aumento delle capacità intellettive, aumentata concentrazione e attenzione, euforia, senso di benessere e sprezzo del pericolo. Aumento della frequenza cardiaca e respiratoria e della pressione arteriosa. Ipertermia.

Perdita dell’appetito. Utilizzato nel Doping in ambito sportivo e dietetico, ma illegalmente. Si può avere la morte per disordini cardiaci gravi in seguito a dosi eccessive con soppressione del senso della fatica. Possono comparire allucinazioni, bruxismo, cefalea, diarrea, vomito, secchezza delle fauci, irrequietezza.

In terapia viene usata nel morbo di Parkinson e nella narcolessia. Quando viene usato come stupefacente, l’abuso porta ad accumulo nel cervello, nel fegato, nei reni e polmoni. Viene eliminata dopo 6-32 ore. Porta a deperimento psicofisico e alla morte. Purtroppo può essere acquistata con molta facilità via Internet.

D: Cosa sono le smart-drugs? Sono in libera vendita?

R: Si intendono le cosiddette “droghe furbe” o “droghe intelligenti”: perché, poi, non si sa. Vengono distribuite negli smart shops e via internet. Sono diventate lo sballo preferito di molti giovani in discoteca e nelle palestre. Oltre al già citato “binge drinking” che provoca lo sballo con l’alcool. Sono sostanze legali, ma molto pericolose. Sostanze vegetali contenenti sostanze psicoattive che agiscono sui neurotrasmettitori dell’adrenalina, dell’acetilcolina e della dopamina. L’epinefrina, ad esempio, è un farmaco che si può comperare anche senza ricetta medica. Sono fortunatamente sparite la spice gold e la sniff coca che provocavano sballi devastanti. Comunque, la Tabella ufficiale non riesce a star dietro alla diffusione di sempre nuove droghe. L’elenco delle smart drugs è lungo e tutte con effetti nocivi in quanti ne fanno uso-abuso con l’illusoria convinzione procurarsi attimi di fuga dalla realtà o di senso di benessere psicofisico che si può avere molto più facilmente raggiungibile con una salutare frequenza di una palestra o facendo jogging.

D: Cos’è la Salvia Divinorum, di cui spesso si parla?

R: La SALVIA DIVINORUM fa parte della famiglia della menta ed è lontana parente della salvia da cucina. Principio attivo è il Salvinorin Ache, che provoca allucinazioni, altera lo stato di coscienza, fa perdere il senso della realtà, dà senso di lievitazione extracorporea, a volte causa di suicidio (gettandosi dall’alto). Per questo se ne consiglia l’uso affiancati da un “tutor”. Crea dipendenza psicologica.

D: Quali altri esempio di “droghe furbe”?

R: La SIDA CORDIFOLIA il cui principio attivo è l’EFEDRINA, viene usata per la cefalea, bronchite e asma. Produce aumento di energia, emozioni e senso di benessere. Molto attiva sul sistema cardiocircolatorio e nervoso. Può essere causa di gravi aritmie e morte per infarto miocardico. Usata nella medicina Ayurvedica, si è ipotizzato che la recente morte di un ragazzo asmatico possa essere attribuita a simile trattamento.

POPPER è un potente vasodilatatore; contenuto in bottigliette o fialette, viene inalato. Ha il mito di procurare prestazioni sessuali eccellenti. Dopo pochi secondi da inalazione produce euforia e sensazione breve di essere energici e vitali: ma le prestazioni sessuali devono essere interrotte per incrementare le insufflazioni, da cui, l’aumento dei rischi per la conseguente ipertensione e tachicardia.

REDBULL, comune bevanda che agisce per sinergismo tra caffeina e TAURINA, aminoacido presente nel cervello e cuore di adulto, con virtù antiossidanti, sensibilizzante il sistema immunitario e facilitante l’eliminazione di tossine per via renale. Aumenta del 20% il volume di sangue pompato dal cuore, da cui, miglior ossigenazione cerebrale con aumento di rendita dell’attività di veglia, idonea per la guida notturna. Ma, di converso, le è stata recentemente attribuita responsabilità per eventi cardiaci.

AFRODISIACI MASCHILI del gruppo Sex-e provocano eccessivo impegno del sistema cardiocircolatorio con gravi aritmie e stati di ansia.

AFRODISIACI FEMMINILI aumentano la sensibilità dermica di tutto il corpo e non solo delle aree pubiche.

RIVEA CORIMBOSA pianta magica azteca, ha come principio attivo l’acido lisergico, ma è meno potente dell’Lsd. Possibile effetto psicotico con rischio di tendenza al suicidio.

X PLORE classificata come migliore ecstasy sul mercato, nasce dalla pianta della famiglia dell’efedra. Aumenta la resistenza alla fatica, al dolore e provoca senso di benessere. Ma aumenta la frequenza cardiaca e l’ipertensione con il rischio di morte per infarto.

K.CEREMONY conosciuta come “bevanda della pace”, produce stato di spensieratezza; usato da chi cerca una “comunione spirituale con se stesso”, e per essere disinibito. Prima agisce come stimolante, poi depressivo

sino alla paralisi dei Centri del Respiro.

KHAT detto “fiore del paradiso”, viene masticato; produce effetti simili alle anfetamine. E’ euforizzante.

PIRACETAM è la più diffusa e più reperibile. Effetto descritto come un”reale risveglio della mente”. E’ un potente stimolatore cerebrale, usato nella demenza senile e nell’etilismo cronico. Nei sani produce aumento della capacità di attenzione e concentrazione, oltre a migliorare il processo di integrazione delle informazioni.

HYDERGINA ottenuta dall’ergotamina, fungo della segale cornuta. Usata come “anti-età” negli anziani. Migliora i tempi di reazione, la memoria, l’attenzione e lo sviluppo di pensiero astratto.

D: Quali sono i criteri con i quali vengono determinate e aggiornate le Tabelle ministeriali che definiscono quali sostanze sono stupefacenti?

R: Ritengo che si faccia riferimento alla possibilità delle sostanze sospette a provocare tolleranza, assuefazione, dipendenza, fisica e psichica e la sindrome da astinenza.

D: Quali sono i principali effetti delle sostanze dopanti su un organismo “sano”? Ci sono casi in cui le stesse sostanze sono utilizzabili dagli atleti in presenza di determinate patologie?

R: Abbiamo già parlato degli effetti  di alcune sostanze che vengono usate a scopo dopante. Tra queste, la cocaina, l’eroina e le anfetamine che, se usate erroneamente o se abusate, possono produrre condizioni di dipendenza, sino a portare a gravi conseguenze, anche mortali. Basti pensare alle anfetamine che alterano il termostato dell’organismo e, associate al caldo ambientale e conseguente allo sforzo fisico, possono provocare collasso e colpo di calore. Tanto più, se viene aggiunta cocaina. Sembra quasi impossibile, ma risulta che un atleta abbia confessato di aver assunto 10 sostanze in una sola giornata. Per quanto riguarda l’INSULINA, essa viene considerata il principale farmaco usato come dopante, in associazione a

steroidi anabolizzanti e con gli stimolanti. L’effetto ipoglicemizzante provoca senso di fame, capogiri e alterazioni della vista. In fase acuta si ha il coma e anche la morte. Per quanto riguarda gli STEROIDI che vengono usati come anabolizzanti per ottenere lo sviluppo delle masse muscolari, sono assai numerosi gli effetti dannosi, a partire dalla aggressività, cefalea e acne. Ma ben più gravi sono l’ittero, gli strappi muscolari, l’alterazione del sistema immunitario (con maggior predisposizione alle infezioni), l’impotenza, la sterilità, la ginecomastia negli uomini, la mascolinizzazione nelle donne, il sanguinamento, malattie cardiovascolari, e lo shock anafilattico. La CAFFEINA, usata come stimolante, non deve superare la concentrazione di12 microgrammi per millilitro (8 o più tazzine di caffè). Provoca insonnia, irritabilità, confusione, palpitazioni e aritmie, e si va incontro ad astinenza. I NARCOTICI, tra cui morfina, eroina e metadone usati come analgesici aumentando la soglia del dolore sono assolutamente banditi per i già noti e gravi effetti. Producono sindrome da astinenza.

I DIURETICI vengono usati per perdere rapidamente peso e rientrare in determinate categorie (come i pugili). Provocano perdita di acqua e di sali minerali organici con grave ipotensione sino al collasso e grave ipokaliemia sino all’arresto cardiaco. Inoltre, insufficienza renale ed epatica.

L’ORMONE DELLA CRESCITA (detto GH) usato per l’effetto lipolitico e anabolizzante. La GONADOTROPINA CORIONICA, estratta dalla placenta, viene usata per rimediare agli effetti degli ormoni anabolizzanti, ma può produrre ginecomastia, depressione ed emicrania. Più nota è l’ERITROPOIETINA (EPO) sintetizzata dai reni e dal fegato, modula la produzione dei globuli rossi e controlla l’ematocrito. Aumentando i globuli rossi, l’atleta può aumentare la disponibilità di ossigeno, migliorando le prove di resistenza, ove conta il metabolismo aerobico, quello in cui l’ossigeno viene costantemente bruciato insieme alle sostanze energetiche. Altro metodo è l’AUTOEMOTRASFUSIONE o passando un certo periodo in camera IPERBARICA. Ma l’aumento dell’ematocrito (globuli rossi) comporta l’aumento della viscosità del sangue e conseguente rischio di trombosi ed infarto miocardico. I BRONCODILATATORI BETA 2 STIMOLANTI possono essere usati in soggetti asmatici, ma solo se dichiarati anticipatamente (come i CORTISONICI) alla commissione tecnica, somministrati per via inalatoria. Certamente, a parte l’asma bronchiale e il diabete, che possono consentire di svolgere la propria attività sportiva, con l’uso di farmaci idonei, non penso che individui affetti da grave anemia possano consentirsi di dedicarsi ad attività sportive, ricorrendo magari all’EPO, sia a livello professionale, ma anche dilettantistico.

Gli atleti non devono diventare dei robot. Non basta una pillola o una decina di pillole per diventare campioni. Prima di tutto serve una predisposizione genetica, poi un duro allenamento fisico e un’adeguata preparazione tecnica.

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